Lettere - L'aeroporto di Ronchi non è di Trieste e l'autostrada non è di Monfalcone o Redipuglia

Ci scrive Marco Barone, segnalando come a suo avviso andrebbero rinominati lo scalo aeroportuale e la vicina uscita autostradale per «rispetto del territorio».

Come è noto si continua a chiamare il nostro aeroporto, Trieste Airport. Per ragioni commerciali. Un nome che comunque non unisce, ma divide, perché attualmente non rappresenta il Friuli Venezia Giulia, ma solo la Venezia Giulia. Vero è che storicamente l'aeroporto doveva sorgere nel territorio triestino, e che alla fine si è optato per ragioni logistiche su Ronchi, ma Ronchi è in provincia di Gorizia, a 30 km di distanza da Trieste ed equidistante tra il capoluogo regionale e quello friulano. E poi esistono anche Gorizia e Pordenone. 

Il nostro aeroporto è regionale, il nome giusto potrebbe essere semplicemente Ronchi Airport Friuli Venezia Giulia. Perché è lo scalo di tutta la regione e non certamente di Trieste. Certo, all'italiana si è adottata la soluzione di chiamare lo scalo Trieste Airport e mantenere l'intitolazione all'esploratore di origini friulane Pietro Savorgnan di Brazzà, cosa che alla quasi totalità delle persone sfugge. Ma come è evidente una soluzione del genere non è rispettosa dell'identità dei luoghi. 

Altro compromesso all'italiana riguarda le indicazioni per l'uscita della nostra autostrada. Dove c'è il nome di Redipuglia e di Monfalcone Ovest ma non di Ronchi che ospita lo scalo aeroportuale regionale. Adesso si apprende che dopo l'intervento della nostra amministrazione comunale, si cercherà di posizionare un secondo cartello che indichi chiaramente l'uscita per Ronchi. Un primo cartello è collocato a 500 metri dall'uscita e indica genericamente Ronchi, l'aeroporto, Monfalcone centro, il Sacrario di Redipuglia e la zona industriale. Quanto bisogna aspettare per restituire al territorio ciò che è dovuto? Con la modifica del nome dell'uscita dell'autostrada? Dipende da Roma, il Comune ha fatto positivamente il suo, ma è evidente che serve l'ausilio anche della politica regionale per riuscire dopo vent'anni a modificare questa indicazione in modo non all'italiana, ma definitivo. 

Il nome dei luoghi è importante, perché oltre ad identificare una località è anche un senso di rispetto per il Territorio, quello che è venuto meno in questi anni sia per le indicazioni autostradali che per lo scalo aeroportuale. Il nome dell'aeroporto è fuorviante perché induce anche in errore: i passeggeri pensano di essere arrivati a Trieste, come inappropriate sono le indicazioni attuali dell'uscita autostradale e come improprio è il suffisso "dei Legionari" di cui nel 2025 ricorre il centenario, ma questa è una storia diversa, forse.

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