Lettera di risposta dopo il 25 aprile dalle 3 sezioni Anpi di Gorizia

Lettera di risposta dopo il 25 aprile dalle 3 sezioni Anpi di Gorizia

la replica

Lettera di risposta dopo il 25 aprile dalle 3 sezioni Anpi di Gorizia

Di Redazione • Pubblicato il 08 Mag 2023
Copertina per Lettera di risposta dopo il 25 aprile dalle 3 sezioni Anpi di Gorizia

La lettera delle tre sezioni Anpi sulle polemiche attorno al 25 aprile: «Sindaco e Lega Nazionale confermano le nostre preoccupazioni»

Condividi
Tempo di lettura

In occasione dei festeggiamenti nazionali del 25 aprile, come sezioni ANPI di Gorizia abbiamo voluto segnalare al Presidente della Repubblica esattamente ciò che sta succedendo in questi giorni a Gorizia. Dal Sindaco e dalla Lega Nazionale viene chiesto rispetto per le vittime deportate a fine guerra dai partigiani di Tito. È giusto ricordarle e ricordare le circostanze storiche che determinarono l’episodio. Fa parte della storia cittadina, è l’epilogo tragico di un ventennio di odio scatenato ed alimentato dal fascismo. Ma quando sostengono di inseguire la verità storica, ai tanti errori segnalati ripetutamente sul lapidario dovrebbero rimediare, prima di un suo ampliamento, del quale, a questo punto, è lecito dubitare della congruità dei nomi.

Evidenziamo ancora un aspetto importante. Nella storia vissuta nelle nostre zone, da tutta la popolazione, italiana aderente al fascismo, italiana non aderente al fascismo e soprattutto slovena, i 40 giorni di occupazione sono stati solo l’epilogo di un lungo periodo storico. Ricordarli senza il contesto che li ha determinati, cambia la visione storica dell’evento, ed è questo che il Sindaco e Lega Nazionale vogliono ottenere. Facciamo notare che gli ideali nazionali e patriottici che la Lega Nazionale porta avanti da fine ottocento, divennero la solida base sulla quale si formò e sviluppò l’ideologia del fascismo, tutta la sua storia, tutti i suoi crimini, che causarono poi, alla resa dei conti, l’episodio finale. Solo nei Balcani occupati da fascisti e nazisti si ebbero più di un milione di morti, per la gran parte civili.

L’odio per il fascismo e per gli italiani era stato alimentato dal fascismo stesso, non nacque dal niente. Senza considerare ciò il Sindaco e la Lega Nazionale, chiedendo rispetto per le vittime dell’epilogo dei 40 giorni, ma non riconoscendo il 25 aprile come “liberazione” da un regime, non rispettano le ben più numerose vittime causate precedentemente da vent’anni di regime.

Negano la Storia.

E ciò emerge chiaro dalle loro ripetute dichiarazioni. Sminuire il valore simbolico del 25 aprile e della sua lotta al nazifascismo equivale ad avvalorare la sua ideologia, violentemente nazionalista, prevaricatrice, opprimente. Con queste premesse di giustizia
storica ed umana possono poi chiedere una pacificazione? Se vogliono realmente una riconciliazione storica, soprattutto nei confronti della popolazione slovena di Gorizia e del circondario, devono smetterla di tentare, in maniera strisciante ed ambigua, la riabilitazione del fascismo e dei suoi crimini. I rappresentanti istituzionali non possono a loro volta consentire che il 25 aprile sia messo in ombra da altre date che non corrispondano al calendario della Repubblica che il paese riconosce.

Da ultimo, non ci resta che ringraziare sia il Sindaco che la Lega Nazionale che confermano le nostre preoccupazioni segnalate al Presidente Mattarella.

Le sezioni ANPI-VZPI di Piedimonte-Podgora, Sant’Andrea-Štandrež Gorizia-Gorica. Gorizia, 8 maggio 2023

Foto Sergio Marini

Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.

Contenuto con finalità promozionale. Per acquistare pubblicità sul Goriziano scrivi a redazione@ilgoriziano.it oppure telefona al numero 328 663 0311.

Articoli correlati
...
Occhiello

Notizia 1 sezione

...
Occhiello

Notizia 2 sezione

...
Occhiello

Notizia 3 sezione