Legambiente promuove la foce dell'Isonzo, ancora rifiuti al lido di Staranzano

Pubblicato il nuovo report sulle acque dei fiumi. Situazione sotto controllo nel Goriziano, ma preoccupano le spiagge.

Il monitoraggio della Goletta verde di Legambiente fa tirare un sospiro di sollievo sulle condizioni del fiume Isonzo, ma l’attenzione rimane alta. Le analisi condotte dall’associazione alla foce presso Punta Sdobba, a Grado, rientrano infatti nei limiti di legge. L’area rientra tra le tre inserite nel report per quanto riguarda la provincia di Gorizia, con altre due località: la spiaggia libera presso il parco giochi di via delle Giarrette, in località Marina Julia a Monfalcone, e quella presso viale del Sole, all’incrocio con via Svevo sull’Isola d’oro.

Anche l’area posta tra i due pennelli di massi a Barcola e la spiaggia di Sistiana a sinistra del porto turistico a Duino Aurisina mostrano una situazione positiva. “La situazione delle nostre coste è discreta - ha dichiarato Sandro Cargnelutti, presidente Legambiente Friuli Venezia Giulia in una nota -, ma le foci continuano, anno dopo anno, a registrare delle criticità”. In particolare è quella del fiume Stella a preoccupare, “ancora una volta fortemente inquinata, nello storico dei nostri campionamenti”, risultando “entro i limiti di legge solamente due volte in 11 anni”.

“Questi sono chiari segni di un evidente problema di depurazione nella Bassa Friulana - sottolinea -. Bisogna accelerare la realizzazione delle infrastrutture e  allacciamenti alla fognatura nei comuni del bacino scolante e portare a compimento il revamping del depuratore di Lignano. A proposito di problemi sul bacino scolante, non possiamo non richiamare il ritardo nelle operazioni di bonifica della Caffaro a Torviscosa, che dista quattro chilometri dalla Laguna, rispetto ai tempi  stabiliti da un apposito decreto”. Sul tema, sarà richiesto un confronto con la Regione.

Il documento arriva all’indomani del report Onu del Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico, a cui la portavoce di Goletta verde, Katiuscia Eroe, si ricollega. “Non abbiamo più tempo per aspettare politiche di rottura rispetto al passato - ha dichiarato - abbiamo bisogno che Regioni e comuni, di concerto con i ministeri, si impegnino in modo concreto e immediato nella definizione di politiche e azioni che proteggano le risorse strategiche come l’acqua, che determinino un cambio di passo sull’energia e di protezione alla cittadinanza da eventi climatici sempre più estremi e devastanti”.

“Le bellezza dei nostri territori - prosegue - lo sviluppo sostenibile e la qualità della vita potranno essere protetti solo se tutti insieme inizieremo a percorrere strade opposte da quelle passato. Non è più ammissibile pensare ad esempio a riconversioni a gas metano, 75 volte più climalterante della CO2, invece di pensare a rinnovabili e accumuli". Monitorate anche le spiagge di Canovella de’ Zoppoli a Duino-Aurisina e il lido di Staranzano. Sono stati così monitorati 1700 metri quadri di spiaggia lungo le coste, raccogliendo 1856 rifiuti di varia provenienza. Ogni 100 metri, sono stati trovati 124 rifiuti.

In questi due casi, la plastica è il materiale più trovato, pari al 94,6% del totale dei rifiuti rinvenuti, seguita da metallo (1,3%), vetro e ceramica (0,9%), carta e cartone (0,9%). Le altre categorie rappresentano in totale il restante 2,3%. Al progetto ha preso parte anche il Consorzio nazionale per degli oli minerali usati (Conou): la stessa realtà, ha commentato il presidente Riccardo Piunti, “dovrà continuare a fornire il massimo contributo possibile verso gli obiettivi di economia circolare, che resta il pilastro fondamentale della battaglia per ridurre lo sfruttamento delle risorse naturali”.

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