a breve un incontro
Legambiente apre al restyling del centro di Monfalcone ma chiede più verde

L'associazione plaude l'eliminazione di alcuni parcheggi ma chiede un parco giochi in via Matteotti.
Interviene anche il circolo Legambiente di Monfalcone sul progetto Morena-Valcovich di modifica del centro cittadino. L'opera, che prevede un ampio restyling dell'area, trova accordi e disaccordi da parte dell'associazione ambientalista. In particolare, si giudica "con favore l’eliminazione della corsia degli autobus e taxi sul lato sud della piazza Unità d’Italia - spiega il presidente Stefano Sponza in una lettera aperta al sindaco Anna Maria Cisint - ed il conseguente ampliamento dello spazio pedonale e verde. Non siamo però d’accordo sulla eliminazione del doppio filare di lecci nell’ampia aiuola spartitraffico attualmente esistente".
Nel rendering pubblicato, infatti, "sono quasi totalmente spariti: sembra che ne rimarranno forse 8 sui 39 attuali, recentemente sfoltiti con un’intensa e costosa opera di manutenzione". Inoltre, "non è chiaro come si farà riaffiorare la roggia San Giusto, ma la sezione della fontana esistente ci pare veramente poco accettabile: se si vuole mettere in luce il tracciato delle antiche mura, allora è preferibile ripensare la struttura e la collocazione della fontana". Opposizione anche all'idea di eliminare il parco giochi per i bambini: una scelta incomprensibile dal punto di vista sociale".
"Il senso dei giardini urbani - sottolinea Sponza - è quello di favorire la socialità ed il benessere dei cittadini, tra i quali la componente dei più piccoli è essenziale. Togliere loro gli spazi significa non considerare i loro bisogni, anche perché non esiste un posto alternativo nelle vicinanze (il parco giochi più vicino è infatti quello della Rimembranza, decisamente troppo lontano per i piccoli residenti in centro). Suggeriamo piuttosto di provvedere ad una riorganizzazione dell’area verde, semmai ampliandola e collocandola nel nuovo contesto". Sulla piazza principale, invece, piace poco la rimozione di 10 lecci "sul lato sud, sostituiti da una grande fontana rettangolare".
In questo modo, accusa il sodalzio, "la piazza diventa un’ampia spianata senza un filo d’ombra. Nel periodo estivo, è questa l’area più utilizzata per la sosta e il ristoro, anche perché l’unica in ombra e con qualche panchina residua. Una piazza deve essere un luogo vivibile, e questa soluzione, oltre al danno ambientale rappresentato dall’eliminazione delle piante, la rende ancora più un luogo estraniante. Le più recenti riqualificazioni delle piazze, in Italia e all’estero, inseriscono sempre aree verdi e gli esempi non mancano: piazza Verdi a La Spezia, piazza Dettori a Sassari, e a Milano il restyling di Piazza della Scala, Piazza San Luigi-Gamboloita ed altre nell’ambito del progetto SeMiniAmo".
"Tutte - prosegue la missiva - sono state arricchite con aiuole alberate e panchine allo scopo di fornire ai cittadini un luogo piacevole e salubre in cui sostare e socializzare. Questo progetto va in contro-tendenza e non tiene conto delle problematiche ambientali legate alla crisi climatica che ci apprestiamo a vivere. La pandemia stessa ha modificato le necessità di vita delle persone che vivono in città, alla ricerca di spazi aperti e a contatto con la natura interconnessa all’abitato: questo dovrebbe essere la 'Piazza grande'." Da qui, il suggerimento di mettere "in luce il tratto della roggia San Giusto che passa al di sotto".
Il recupero della roggia, infatti, "porterebbe, oltre ad un probabile risparmio di denaro, alla reale valorizzazione del paesaggio storico della città, scelta che a nostro avviso doveva essere obiettivo prioritario su cui progettare il tratto sud dell’opera". Piacciono poco anche le "proiezioni degli edifici sulla pietra d’Istria con una serie di strisce senza simmetria", mentre è "piacevole" ritrovare "il 'biscotto' della giovinezza di molti monfalconesi, che però a suo tempo non era un elemento estetico ma una specie di aiuola spartitraffico attorno alla quale ruotavano autoveicoli e autobus che scaricavano i loro gas inquinanti sui pedoni e ciclisti".
Chiesto quindi di eliminare eventuali scalini "tra questo e il resto della piazza, per non creare inciampi alle persone che la attraverseranno e alle corse dei bimbi". Apertura, poi, verso l'eliminazione dei parcheggi lato Carso della piazza, "in coerenza con gli obiettivi di mobilità sostenibile", disincentivando il ricorso all’auto privata. Mancano però " piste o corsie ciclabili di accesso al centro". Infine, l'invito ad "acquisire l’area dell’ex stazione di servizio difronte al parcheggio di via Matteotti allo scopo di realizzare un parco giochi per bambini, in modo di ampliare l’offerta di aree verdi in centro città a beneficio, soprattutto, di bambini e anziani".
Nella foto: Piazza della Repubblica (Archivio Katia Bonaventura, uso concesso al Comune di Monfalcone/ Wikicommons)
Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) +39 328 663 0311.

Occhiello
Notizia 1 sezione

Occhiello
Notizia 2 sezione
