La Lega fa quadrato a Staranzano, Fedriga chiama i cittadini al voto per Venudo

La Lega fa quadrato a Staranzano, Fedriga chiama i cittadini al voto per Venudo

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La Lega fa quadrato a Staranzano, Fedriga chiama i cittadini al voto per Venudo

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 04 Giu 2024
Copertina per La Lega fa quadrato a Staranzano, Fedriga chiama i cittadini al voto per Venudo

Ieri il tour elettorale dei tre candidati alle Europee della Lega con Fedriga, il sostegno all'aspirante sindaco Venudo e poi l'appuntamento a Gorizia.

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Ha invitato a «sostenere le forze del territorio e non quelle calate dall’alto» e a «non seguire le ideologie, ma pensare a chi meglio può amministrare la città». Nella serata di ieri, il presidente della Regione Massimiliano Fedriga è stato a Staranzano per il sostegno al candidato sindaco del centrodestra, Giuliano Venudo. «Qui è necessaria la rivoluzione del fare – ha affermato nel suo intervento – Giuliano ha dimostrato la sua professionalità e i suoi valori al territorio. Ora il nostro compito è quello di far riflettere le persone. Questo Comune ha un’occasione di crescita ed è necessario che si traducano in atti amministrativi le scelte frutto di ambizioni di governo».

«È necessario scegliere un sindaco che tuteli la mia comunità» ha rimarcato. Al comizio tenutosi all’Azienda agricola La Ferula, erano presenti le varie anime del centrodestra che sostiene Venudo. L’incontro è stato introdotto dal segretario provinciale della Lega Paolo Bearzi e organizzato dalla coordinatrice di questa campagna, Tiziana Maioretto. Presenti anche le candidate alle elezioni europee Anna Cisint ed Elena Lizzi. Con loro anche il segretario regionale del partito, Marco Dreosto. «Il clima è molto positivo – sono le parole di Venudo – ci daremo sotto fino all’ultimo minuto. C’è un buon vento che da Roma arriva fino alla nostra regione. Garantiremo il massimo impegno».

Per l’eurocandidata bisiaca, «l’obiettivo è dare risposte a una realtà in difficoltà e che paga anni di mancato lavoro». «Le liste di Giuliano sono assolutamente competitive – aggiunge il sindaco – bisogna lavorare pancia a terra sin da subito. Questo è il vento, non dell’ormeggio, ma della partenza, della riscossa». Cisint si è inoltre detta «certa che Giuliano saprà dare una risposta diversa da quella ideologica del passato perché insieme si riesce a decollare». «Ragionevolmente ottimista» della candidatura stranzanese si è detta Lizzi, convinta – passando al voto europeo - che sia necessario «accorciare la distanza percepita con le istituzioni europee contro le nefandezze burocratiche e tutelando il Made in Italy».

Delle candidature alle elezioni europee ha parlato anche il coordinatore regionale della Lega Dreosto che ha definito Cisint, Lizzi e Zannier «esponenti di livello». Poi l’invito ad essere «uniti nelle diversità sociali, culturali ed economiche» e a tenere conto della «sovranità popolare sancita dalla Costituzione che si esprime andando a votare». In chiusura, anche Fedriga ha riferito sulla consultazione europea: «Quelle espresse dalla Lega sono candidature di estremo valore, non figurine da spettacolo». Ancora, sul voto amministrativo: «Gli obiettivi devono essere: riuscire a lasciare le cose meglio di prima, fare scelte di interesse collettivo e amministrare come fosse la propria azienda che riesce a far vivere la propria famiglia».

A concludere il pomeriggio di tour elettorale del Carroccio, iniziato a Gradisca, è stata la tappa in serata al Best Western di Gorizia. Qui, Fedriga (sempre con Lizzi, Cisint e il terzo candidato Stefano Zannier) ha rimarcato come «la scelta che si fa per le Europee è per sé stessi e non per fare un favore ad altri. Si decide chi governerà l'Europa e condizionerà le nostre vite. Serve una scelta consapevole dei cittadini. Cisint ha dato una nuova prospettiva alla sua città, Lizzi ha fatto un grande lavoro sotto banco a favore dei cittadini e ha tutelato i loro interessi contro le derive che rischiavano di danneggiarci, e Zannier ha lavorato bene perché quando siamo arrivati l’agricoltura era in subbuglio».

Ha quindi rivendicato che «ciò che ci contraddistingue è che la Lega, quando amministra, si mette al servizio dell’amministrazione. Mettere l'amministrazione al servizio del partito significa tradire il mandato ricevuto. Abbiamo voluto mettere la fiducia dei cittadini al servizio della comunità. Bisogna confrontarsi con le persone in modo diverso e si può, con un qualcosa che superi le frase ad effetto. Anche dicendo dei no e non sempre dei sì per il facile consenso. Dobbiamo avere la forza di cambiare, altrimenti la politica perderà sempre più peso e affidabilità».

Ha collaborato Timothy Dissegna

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