Lavoro, sicurezza e salute: Cisint presenta il Piano Monfalcone in Regione

Lavoro, sicurezza e salute: Cisint presenta il Piano Monfalcone in Regione

L'AUDIZIONE

Lavoro, sicurezza e salute: Cisint presenta il Piano Monfalcone in Regione

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 19 Dic 2023
Copertina per Lavoro, sicurezza e salute: Cisint presenta il Piano Monfalcone in Regione

L’incontro è stato promosso dai consiglieri di centrosinistra Enrico Bullian e Diego Moretti, Cisint ascoltata in Aula. Le reazioni nella politica.

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Dopo il rinvio di metà novembre, la II Commissione regionale guidata dal presidente Markus Maurimar si è riunita ieri per l'audizione del sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint. In agenda ci sono state le importanti questioni contenute in quello che è stato definito il "Piano Monfalcone". Fincantieri, lavoro, caporalato, manodopera locale e non, le pesanti ripercussioni dovute alle contaminazioni da amianto, l’integrazione difficile e il “caos contratti” nel settore navalmeccanico sono stati i temi trattati nella lunga riunione tenutasi in Regione a Trieste. L’incontro è stato promosso dai consiglieri di centrosinistra Enrico Bullian e Diego Moretti.

Quest'ultimi hanno parlato di “complessità sociale e del lavoro innegabile” concentrandosi sulla richiesta di modifiche legislative in merito ai temi affrontati e ravvisando la necessità di convocare un ulteriore tavolo di confronto per ragionare sul modello produttivo di Fincantieri e su retribuzioni adeguate e dignitose.

Nel suo intervento, la prima cittadina bisica ha analizzato le dinamiche che hanno portato all’attuale sistema produttivo e le questioni aperte in particolare dal punto di vista del lavoro, sottolineando l’azione che il Comune sta portando avanti. “I cantieri navali – sono le parole del sindaco - fondati nel 1908 dai Cosulich sono stati un modello innovativo e lungimirante di gestione attenta alla responsabilità sociale d’impresa perché lo stabilimento è stato accompagnato da rilevanti investimenti che hanno riguardato le abitazioni e i servizi, dal teatro, alle scuole, alla mensa, agli impianti sportivi e ha rappresentato un riferimento per la crescita delle professionalità della manodopera locale e per le forniture da parte delle imprese del territorio”.

“Dall’inizio degli anni Duemila – ha ravvisato ancora Cisint - con la responsabilità di chi gestiva allora le istituzioni, c’è stata una profonda trasformazione basata sull’esternalizzazione tramite appalti e subappalti riducendo al minimo le assunzioni dirette, con l’arrivo indiscriminato di stranieri con tutte le conseguenti ricadute negative sul mercato del lavoro e sulla dequalificazione degli addetti e sulla città che ha dovuto affrontare gli effetti dirompenti che ne sono derivati sotto l’aspetto urbanistico, della viabilità, delle abitazioni e dei servizi sociali, scolastici e sanitari”.

La prima cittadina ha pure ricordato come l’azienda sia riuscita a compiere “passi in avanti” per quanto riguarda la responsabilità sociale, la formazione e i corsi. Ha chiesto una riduzione radicale dei subappalti, parlato chiaramente dei rischi derivanti dal “dumping contrattuale”, richiesto garanzie sulla sicurezza affrontando la conseguente necessità dell’aumento di organico alle sedi locali dell’Inps, dell’Inail e del Commissariato.

“Questo contesto - conclude Cisint - ha portato il Comune a farsi carico di promuovere due tavoli di confronto, uno a livello regionale con l’assessorato competente e le parti sociali e imprenditoriali, e uno a livello ministeriale, del quale il vice ministro Gava ha la direzione, in considerazione anche del fatto che Fincantieri è una società a prevalente partecipazione pubblica. È sempre più importante che sia proprio l’azienda a perseguire questi obiettivi di qualità e lotta al dumping giuridico e salariale con un modello adeguato”.

E ancora: “È a livello nazionale che vanno risolti problemi come quello della modifica delle norme sui ricongiungimenti e sui controlli delle residenze collettive temporanee e quelli di un modello produttivo che non si basi più sull’arrivo indiscriminato di stranieri dai paesi poveri ma punti alla qualificazione del lavoro e alla crescita dell’indotto del territorio. Il tavolo verrà aggiornato a gennaio. Ora vedremo se chi ha promosso la commissione avrà anche la capacità di far squadra con il Comune per il bene collettivo o se invece prevarranno le logiche che hanno contraddistinto fino ad ora il lavoro delle opposizioni”.

Ad esprimere le proprie reazioni,è stata la consigliera della minoranza consiliare, Cristiana Morsolin de La Sinistra per Monfalcone. “Oggi eravamo presenti alla commissione regionale e tre cose ci hanno colpito. Il Piano Monfalcone, in realtà non è un piano né un progetto, non c'è nulla di scritto ma è un appuntamento nell’ agenda della sindaca. A gennaio, con i suoi referenti nazionali, non è previsto ci siano né Regione, né parti sociali. I Recruiting day hanno avuto un impatto insignificante sulle assunzioni in Fincantieri. Su circa 3000 aspiranti lavoratori, sono state solo 40 le assunzioni dirette in Fincantieri. Un numero microscopico rispetto al volume di persone che ogni giorno entrano dai cancelli della fabbrica”.

“Volumi di persone in continua crescita, in una fabbrica piena di diseguaglianze – aggiunge Morsolin - ogni giorno in cantiere operano circa 7mila lavoratori a cui spettano però solamente 3700 stipetti. Sembra una battuta, una storia d'altri tempi, ma un lavoratore su due, in una azienda tra le più potenti d'Italia, non ha nemmeno lo stipetto. Sono solo tre immagini, ma dopo sette anni di annunci, ci danno l'idea che la politica spettacolo della destra cittadina non ha risolto i veri problemi del lavoro e dei lavoratori”.

“La lunga audizione ha permesso di fare luce su alcuni importanti aspetti del Piano illustrato dal sindaco Cisint che si sintetizza in un tavolo di confronto tra governo, Comune e Fincantieri finalizzato a superare e migliorare gli affidamenti in subappalto considerati alla base del depauperamento sociale nel territorio della Bisiacaria – sono le parole del presidente Maurmair - alle commissioni permanenti spetta il compito di dare voce a tutti i soggetti presenti, nel pieno rispetto delle regole democratiche pertanto confermo che darò seguito a quanto richiesto dalle opposizioni, riportando alla giunta regionale la loro richiesta di coinvolgimento della Regione e delle categorie sociali nei prossimi impegni del tavolo di lavoro Stato, Fincantieri e Comune di Monfalcone".

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