monfalcone
Bullian: «Cisint pensa di essere outsider, luoghi comuni contro musulmani»
Il consigliere regionale Bullian ribatte alle parole del sindaco Cisint, «lei è intrisa di luoghi comuni verso lo straniero islamico di pelle scura».
Il tema “lavoro e donne musulmane” tiene acceso il dibattito nella politica di Monfalcone. Il sindaco Anna Maria Cisint riferisce che le donne bengalesi sono «segregate ed escluse dall’impiego come dalle relazioni sociali» e parla di «sottomissione ideologica dell’Islam» sulla quale è «adagiata la sinistra» che tollera «le prescrizioni islamiche più retrive e inaccettabili di sopraffazione». Di tutto questo non è convinto il consigliere regionale di Patto per l’Autonomia, Enrico Bullian che ribatte ancora una volta alla prima cittadina.
Per l'esponente di centrosinistra, ciò che afferma Cisint «è il ribaltamento sistematico della razionalità, della ragionevolezza e della capacità di analisi e di soluzioni tese a mantenere a Monfalcone una coesione sociale». «Lei pensa di fare l’outsider - continua Bullian - uscendo dal politicamente corretto e dal pensiero unico, ma in realtà è intrisa di luoghi comuni verso lo straniero islamico di pelle scura, che ha sostituito nell’immaginario della destra, sempre alla ricerca di un nemico, lo slavo comunista della Prima Repubblica».
«Superata la fase leghista contro gli italiani meridionali e contro i clandestini, ora ci si scaglia contro le persone originarie del Bangladesh, dentro un pensiero diffuso assai poco originale». Secondo Bullian, le affermazioni di Cisint «assecondano in maniera qualunquista gli umori di una parte della popolazione», senza risolvere nessuna questione sul tavolo «come dimostra il sostanziale raddoppio della comunità originaria dal Bangladesh nel corso dei suoi anni da sindaca».
«Ci vuole più coraggio e impegno a lavorare per migliorare la situazione esistente, all’insegna di un’inclusione e di una convivenza da coltivare giorno per giorno, con corsi di italiano, politiche per l’infanzia e collaborazioni puntuali -conclude l’esponente del Patto- Monfalcone va pacificata perché, alla lunga, tutti si accorgeranno che questa contrapposizione è insostenibile, anche per la stessa immagine della città, oltre che per la tenuta sociale e economica».
«Smascherata dai dai ufficiali continua con la sua polemica strumentale -intervengono anche i consiglieri comunali Morsolin e Saullo de La Sinistra per Monfalcone - rispetto al numero di donne bengalesi che lavorano a Monfalcone aspettiamo che Cisint citi e mostri fonti finalmente verificabili per i numeri che dice. Noi verifichiamo sempre, ed invitiamo tutti a farlo, ogni sua affermazione, perché la serietà è anche fatta di precisione e chiarezza, la matematica non è un'opinione ed otto è un numero undici volte inferiore ad ottantanove».
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