La riunione
Lavori sulla superstrada H4, Amirante chiede più condivisione dalla Dars. Moretti invoca Tajani
Ancora preoccupazioni sul flusso di mezzi verso Fernetti e sulle ricadute negative sull'interporto di Gorizia.
Riunione, questa mattina, in prefettura a Trieste, per la gestione degli effetti conseguenti la chiusura per lavori della superstrada H4 in Slovenia, previsti nel mese di febbraio. Tra i presenti, oltre al prefetto di Trieste Pietro Signoriello e a quello di Gorizia Ester Fedullo, anche l’assessore regionale alle infrastrutture, Cristina Amirante, i vertici tecnici della società slovena Dars e del ministero sloveno dei trasporti, i sindaci Igor Gabrovec (Duino Aurisina) e Tanja Kosmina (Monrupino), l'ambasciatore italiano a Lubiana Vincenzo Celeste, il console generale della Repubblica di Slovenia a Trieste Gregor Šuc e i rappresentanti dell'Interporto di Gorizia.
«Come Regione, abbiamo voluto insistere per soluzioni alternative che limitino l'impatto economico, occupazionale e sociale causato dalla chiusura della superstrada slovena H4. Effetti che riguarderebbero in primo luogo l'attività dell'Interporto di Gorizia e tutto l'indotto, comprendente anche gli operatori sloveni. Per questo motivo, abbiamo richiesto alla Dars un cronoprogramma dei lavori e una rivalutazione tecnica per l'alternativa costituita dalla strada regionale slovena del Vipacco, che prevederebbe un numero di automezzi giornalieri compreso tra i 200 e i 500, al fine di consentire all'Interporto di sopravvivere», ha commentato Amirante.
L'assessore, ricordando che il problema riguarderà il traffico proveniente dalla Slovenia, ha sottolineato la necessità di trovare una gestione transfrontaliera del carico di traffico - nell'ordine dei 4mila automezzi giornalieri in più - che ricadrà sul valico di Fernetti e, conseguentemente, sul collegamento autostradale italiano.
«Su questo punto, sulla scorta di quanto fatto in situazioni simili a livello nazionale ed europeo, la proposta - ha detto Amirante - è quella di un contingentamento del numero dei mezzi applicato sul versante sloveno, prima della frontiera di Fernetti, affinché si prevengano le code di automezzi pesanti e i rallentamenti del traffico sulla nostra rete autostradale».
Nel corso della riunione, Amirante si è rivolta ai rappresentanti del ministero sloveno e della Dars, rimarcando l'opportunità di uno spirito di condivisione sulle scelte, sia perché Italia e Slovenia fanno parte della «casa comune europea», sia perché, in assenza di correttivi, le ricadute negative non si limiteranno all'Interporto di Gorizia, ma coinvolgeranno anche il suo indotto sloveno.
«Che sulla vicenda della chiusura della superstrada slovena H4 servisse l'intervento del governo nazionale l'avevamo detto quasi due mesi fa all'indomani della risposta dell'assessore Amirante alla mia interrogazione. Oggi, a fronte della conferma di chiusura a un accordo da parte delle autorità slovene, ribadiamo la necessità di un interessamento diretto del ministro degli Esteri, Tajani», ha ribadito il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Diego Moretti, a margine dell'incontro odierno in prefettura a Trieste per discutere dei lavori di adeguamento autostradale della superstrada H4 che collega l'A1 all'altezza di Razdrto con il valico di Gorizia, con la conseguente deviazione dei mezzi pesanti sul valico confinario di Fernetti.
Secondo Moretti, che a novembre per primo ha portato attraverso un'interrogazione la questione in Consiglio regionale, «i disagi si ripercuoteranno necessariamente sul nostro territorio, riguardo agli eventi di Go!2025 e del traffico commerciale dell'autoporto gestito da Sdag». E ancora, continua «il comportamento, da parte slovena, è inaccettabile nel momento in cui la stessa superstrada è stata finanziata, ai sensi degli Accordi di Osimo, anche con risorse dello Stato italiano. Riteniamo necessario che il presidente Fedriga solleciti l’interessamento del ministero degli Esteri e dello stesso ministro Tajani, che in più occasioni ha dimostrato amicizia nei confronti di Gorizia e del Friuli Venezia Giulia, proprio per rinviare i lavori e ridurre al minimo i disagi, cosa che oggi, da parte slovena, è stata negata».
Sulla questione è intervenuta anche la senatrice in quota Fratelli d'Italia, Francesca Tubetti. «Tra Stati membri dell’Unione europea dovrebbe vigere un rapporto di collaborazione. Per questo trovo inopportuno il comportamento emerso oggi dalle autorità slovene nel corso del vertice tra Italia e Slovenia a proposito dei lavori sull’autostrada H4 in territorio sloveno.», ha ribadito la senatrice. «Il Ministero dei Trasporti di Lubiana e Dars, l’ente che gestisce le autostrade slovene, hanno infatti respinto la richiesta italiana di far passare centinaia di tir sulla viabilità secondaria regionale durante il periodo di chiusura dell’autostrada a causa dei lavori. Ricordo che questa situazione di traffico intenso causa ripercussioni sull’Interporto di Gorizia e su tutto l’indotto. Auspico, dunque, che le autorità slovene possano giungere a più miti consigli nel corso del prossimo vertice. In caso contrario, tornerò a ribadire quanto già fatto con un’interrogazione ai ministri degli Affari esteri e delle Infrastrutture e dei Trasporti, ossia di valutare seriamente delle compensazioni, compresa la sollecitazione in sede Ue di una procedura di infrazione nei confronti della Slovenia».
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