LA SOLUZIONE
Lavori alla primaria Dante di Gradisca, studenti ospitati alla Brovedani
La Fondazione si è detta da subito aperta alla collaborazione, così come la dirigenza scolastica. Studenti ospitati già da Pasqua.
Annuncia una soluzione il sindaco di Gradisca d’Isonzo, Alessandro Pagotto, per il periodo dei lavori alla scuola primaria. Una soluzione arrivata dopo le numerose richieste dei genitori di non far rimanere ragazzi e ragazze nel plesso scolastico durante demolizione e ricostruzione. Ragazzi e ragazze saranno, dunque, ospitati dalla Fondazione Osiride Brovedani dal prossimo anno scolastico – «forse già da Pasqua», si sbilancia il sindaco Pagotto – consentendo anche una prosecuzione più rapida dei lavori». Obiettivi principali «ridurre i disagi determinati dalla vicinanza del cantiere e mantenere una qualità alta del tempo scuola per i nostri bambini. Era questa l’idea centrale che ci eravamo dati e che in molti genitori, lecitamente, hanno richiesto nel corso dei passati incontri pubblici».
La soluzione che l’amministrazione presenta «ridurrà i disagi determinati dalla vicinanza al cantiere e garantirà una più agile organizzazione dell’attività scolastica. In questi mesi abbiamo lavorato per questo scopo nel trovare la migliore soluzione possibile per garantire un migliore periodo transitorio scolastico. Abbiamo voluto una soluzione che rimanesse all’interno del nostro Comune ed evitasse difficili gestioni di trasferimento e, di conseguenza, guardato alla struttura della Fondazione Brovedani, vicina alla scuola media».
La Fondazione si è detta da subito aperta alla collaborazione, così come la dirigenza scolastica. «Stiamo collaborando e lavorando alla costituzione di un unico polo scolastico delle scuole primaria e secondaria di primo grado che porterà a importanti sinergie con benefici del servizio scolastico per i nostri ragazzi, per le famiglie e per lo stesso personale scolastico».
La soluzione, dunque, prevede lo spostamento temporaneo, in alcune fasi di costruzione della scuola nuova, degli studenti nella scuola media e negli spazi della Fondazione Osiride Brovedani, previa realizzazione di alcune opere contenute a tale scopo. Sono attualmente in corso le attività amministrative necessarie e di progettazione da parte dei tecnici e professionisti per conseguire tale risultato.
«Tutto ciò – prosegue Pagotto – comporta anche lo svincolo dalle precedenti tempistiche per il trasferimento dei nostri ragazzi che potrà realizzarsi al termine delle realizzazione delle opere temporanee in particolare nella scuola Fondazione Brovedani. Crediamo che la soluzione individuata risponda in modo soddisfacente alle perplessità rappresentate da parte delle famiglie nei vari incontri pubblici e riferite alle problematiche derivanti dal rumore del cantiere, dalle polveri e dalle possibili interferenze nelle fasi di demolizione, di fatto, superandole».
La costituzione di un unico polo scolastico, tenuto conto della fase provvisoria e temporanea di realizzazione della nuova scuola, porta con sé anche «importanti miglioramenti del servizio scolastico per i ragazzi e per il personale scolastico. Sarà inoltre possibile prevedere una mensa presso gli spazi messi a disposizione della Fondazione e fruire degli spazi sportivi scolastici, degli spazi aperti e delle adiacenti aree pubbliche». Al più presto, promette Pagotto, verrà promosso un incontro con le famiglie, per il quale si attende che siano delineati da parte dei tecnici in modo più definito le varie fasi ed attività in modo da poter dare per tempo informazioni certe alla comunità scolastica tutta, alle famiglie ed ai portatori di interesse.
A dare il proprio placet positivo è stato il presidente della Fondazione, Marco Stener, e il CdA – confermata nella riunione del 18 ottobre scorso – per «garantire una migliore situazione per la nostra comunità in corrispondenza dei lavori di realizzazione della nuova scuola primaria», così ancora Pagotto che conclude: «Ringraziamo anche la dirigente dell’Istituto comprensivo Della Torre – Verni, Luisa Zappa, per la disponibilità alla riorganizzazione della suddivisione degli spazi scolastici nel pervenire ad una soluzione che vada incontro agli interessi di tutta la città».
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