Lavori da 1,3 milioni al Fabretto, parte la seconda gara a Gorizia

Lavori da 1,3 milioni al Fabretto, parte la seconda gara a Gorizia

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Lavori da 1,3 milioni al Fabretto, parte la seconda gara a Gorizia

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 10 Ago 2023
Copertina per Lavori da 1,3 milioni al Fabretto, parte la seconda gara a Gorizia

Riparte la gara che alla fine era andata deserta, dopo il ricorso al Tar della Green System. Gli interventi in programma, rabbia dell'Atletica goriziana.

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Serve un'altra gara d'appalto per affidare i lavori di riqualificazione dell’impianto di atletica “Fabretto” di Gorizia. La procedura era partita inizialmente nel 2021 ma si era bloccato a causa di un contenzioso con l’azienda vincitrice del primo appalto e per l’aumento vertiginoso delle materie prime, costringendo l’amministrazione a rivedere il progetto e il capitolato. In questi giorni, quindi, l'amministrazione comunale ha avviato la seconda gara dal valore di 1,3 milioni di euro, in netto aumento rispetto al quadro economico iniziale di 830mila euro. Di questi, 500mila sono stati stanziati recentemente dalla Regione.

“Siamo ripartiti imprimendo una velocizzazione alle procedure perché riteniamo che ci siano già stati abbastanza ritardi, peraltro non certo imputabili alla volontà dell’amministrazione - commenta il sindaco, Rodolfo Ziberna -, e desideriamo che questo impianto pienamente, al più presto, il suo importante ruolo. Quindi, avanti tutta”. La giunta ha riapprovato il progetto, adeguandolo ai nuovi costi, mentre il dirigente dei lavori pubblici Paolo Lusin ha firmato la determina che dà il via libera al nuovo capitolato, che le imprese partecipanti al bando dovranno seguire. Una vicenda annosa che affonda le radici già nel 2017.

Dopo i lavori fatti all'epoca sulla pista, era stato necessario un ulteriiore intervento, andando a interessare anche il resto dell'impianto. Nel 2021, quindi, la procedura negoziata aveva affidato i lavori alla Green System che però, in seguito, era stata esclusa perché le caratteristiche dei materiali che la stessa aveva offerto in fase di gara non corrispondevano ai minimi previsti nel capitolato. La ditta aveva quindi fatto ricorso al Tar, con i giudici che hanno dato ragione all’amministrazione. Nel frattempo, l’aumento dei costi delle materie prime aveva reso vano lo scorrimento della graduatoria, facendo sì che la gara andasse deserta.

Il progetto
Per la compensazione dell’aumento dei prezzi, inoltre, è stato necessario il reperimento di ulteriori risorse per rifinanziare il progetto. Dalla Regione sono arrivati 500mila euro che hanno permesso ai progettisti della società di ingegneria Set srl di aggiornare il piano. “L’approvazione del progetto definitivo-esecutivo - rimarca l’assessore ai lavori pubblici, Sarah Filisetti- dovrebbe, e il condizionale è d’obbligo viste le vicende patite sin d’ora dall’iter amministrativo di quest’opera, consentire all’Ufficio di procedere velocemente con la gara per l’affidamento dei lavori e l’esecuzione di tutte le opere previste".

Queste vanno "dal rifacimento della pista di atletica a quella per i salti con raddoppio della pista di rincorsa. E così per le piste per il lancio del giavellotto e del salto con l’asta e per le pedane per il lancio di disco, martello e peso. Grazie all’intervento della Regione attraverso i fondi della concertazione, si è potuto far fronte all’esorbitante aumento dei prezzi che ha visto lievitare in due anni il quadro economico". L'esponente della fgiunta confida "nel fatto che ora, con risorse adeguate, si possa presto avere un eccellente impianto per i nostri atleti e che possa attrarre sportivi e competizioni di livello internazionale, soprattutto nell’ottica di Go!2025”.

Lo sfogo
Meno ottimista è invece Maurizio Pecorari, presidente dell'Atletica Gorizia che da anni protesta per la situazione in cui si ritrova la struttura. Non nasconde la propria delusione per i lunghi tempi attesi: "I lavori potranno cominciare solo l’anno prossimo e saremo così sei anni senza pista. È una realtà fattuale, non la racconto io. A marzo la Regione ha stanziato i fondi, perché sono stati attesi tutti questi mesi? Se si facevano prima le cose, il cantiere poteva essere già aperto e poteva chiudere entro ottobre. Avremmo voluto inaugurare un evento Alpe Adria in vista del 2025, ma non riusciremo a fare nemmeno quello".

Il vertice dell'associazione attacca ancora l'amministrazione, dopo il flash mob di marzo 2022 con cui gli atleti si erano presentati sotto il municipio: "Noi paghiamo il canone del campo ed è nelle condizioni che sappiamo. Dobbiamo allenarci a Nova Gorica, spendendo ulteriori soldi, e i nostri atleti riescono a fare buoni risultati. Si può comprendere tutta la nostra rabbia ed esasperazione, non solo per l'atletica goriziana ma per quella regione, noi siamo sempre stati un epicentro di tante iniziative. Da sei anni abbiamo le manette ai polsi, non ci sono giustificazioni. Nello slittare dei tempi, sono aumentati anche i costi, è una situazione che grida vendetta".

Foto di archivio

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