Cantiere fermo su via Aquileia a Gorizia, stallo da superare con i subappalti

Cantiere fermo su via Aquileia a Gorizia, stallo da superare con i subappalti

le domande

Cantiere fermo su via Aquileia a Gorizia, stallo da superare con i subappalti

Di Rossana D'Ambrosio • Pubblicato il 26 Mar 2024
Copertina per Cantiere fermo su via Aquileia a Gorizia, stallo da superare con i subappalti

Numerose le domande poste in Aula dai consiglieri comunali, a partire dai cantieri avviati in vista del 2025. Focus anche sulla Protezione civile.

Condividi
Tempo di lettura

Proiettata verso il 2025, Gorizia è in attesa di ultimare alcuni lavori in piedi da tempo. Molte le proposte emerse durante le interrogazioni, svoltesi nella serata di ieri in Consiglio comunale. Al di là del rifacimento di via Brigata Abruzzi e dei parcheggi di via Cadorna ricordati già nella precedente assise, si è domandato sulla creazione dell'apposita commissione per Go!202, sui lavori lungo via Aquileia e lo stato di fatto dell'Isonzo beach, punti sui quali Giulia Roldo (Martina sindaco) ha richiesto chiarimenti. Secondo l’assessore ai lavori pubblici Sarah Filisetti «non manca molto, ma abbiamo un problema con i subappaltatori».

In merito a via Brigata degli Abruzzi, invece, c'è la lettera presentata in Aula mesi fa dalla consigliera Rosa Tucci (Gorizia è tua), ascoltando direttamente le proposte dei cittadini. Dopo essere stati ricevuti dalla vicesindaca Chiara Gatta, il dirigente Licinio Gardin, dal Rup e già dall’architetto Alessandro De Luisa, Filisetti ha ribadito come «non si ravvisi l’interesse pubblico», né tantomeno «ragioni giuridiche». Secondo l’assessore alla viabilità Francesco Del Sordi, era necessario creare ulteriori spazi in centro città, e in attesa della conclusione dei lavori di via Cadorna, i parcheggi sono stati trasformati da gratuiti a pagamento.

Domande anche in merito al direttivo della Protezione civile dimessosi di recente. Del Sordi ha puntualizzato come siano stati individuati due volontari, uno nominato coordinatore e l’altro vicecoordinatore. Dal canto suo, l’assessore Patrizia Artico ha ribadito «piena disponibilità a partecipare a qualsiasi commissione per parlare del Go!2025», mentre il sindaco Rodolfo Ziberna ha auspicato l’intervento di privati per il recupero dell'area di Parco Piuma, replicando a Roldo: «Dopo quattro anni, la Regione sta per pubblicare la lista delle alienazioni». Non soddisfatta la centrista, secondo cui «l’evento che doveva unire la città non riesce a unire l’aula».

Un’interrogazione in merito alla ciclovia della cultura è stata invece posta da Andrea Picco (Noi mi noialtris Go), che ha chiesto conto delle spese finora sostenute, in considerazione del fatto che il 72% degli esercenti sarebbe comunque favorevole alla realizzazione della ciclovia: «Anche se tutti i Comuni hanno adottato il biciplan, dopo 5 anni non è ancora pervenuto alla città di Gorizia». Ha anche riportato il problema dell’elevato costo sostenuto dalle società sportive per gli sponsor, su cui è intervenuto l’assessore allo sport Giulio Daidone, che ha ricordato come la legge non preveda più l’esonero dal pagamento delle insegne per gli sponsor.

«Anche Gorizia si è adattata a questa legge», con un costo annuo di 21 euro a metro quadro. Daidone ha auspicato di proporre per il prossimo anno un’agevolazione per le associazioni sportive.  A chiedere notizie sui lavori al Castello è stata Eleonora Sartori (Noi mi noaltris Go). Filisetti ha replicato che «sono in essere le fasi di collaudo». Il primo step eseguito è l’ascensore, dal quale si accederà a un altro elevatore verticale e alla biglietteria anche per disabili. Roberto Sartori (Lega) ha posto al centro della sua interrogazione la questione della capitale della cultura: «Dalla stampa sappiamo che sarà il manager Claudio Tognoni a imbastire la campagna di promozione e comunicazione».

Analizzando la pianificazione di Matera - che ha svolto una campagna di 15 mesi investendo 3milioni e 900mila euro, coinvolgendo emittenti radiofoniche e media locali – Sartori auspica che vengano coinvolti Gect, Zavod o lo stesso Comune, per proporre di stilare un cronoprogramma di massima ed «eventuali suggerimenti». Quello che si sta già svolgendo è in realtà «un confronto e un incontro costante fra i soggetti coinvolti nella gestione della capitale europea della cultura – ha risposto Artico – La settimana prossima ce ne sarà uno con Tognoni», in primis per affrontare la questione della comunicazione.

Sottolineando come anche la Slovenia sia coinvolta nella comunicazione e marketing, ha ribadito la necessità di affidare la promozione degli eventi anche ai social e ai media. «Solleciterò eventualmente per creare una commissione specifica, magari usando la commissione cultura. Spero di poter chiamare lo stesso Tognoni a relazionare». Riccardo Stasi (Martina sindaco) ha chiesto notizie sui lavori in via Androna della Pergola, per poi affrontare il tema scottante della sanità pubblica. «Nonostante si sia sempre sentito dire che il tema è fuori dalle argomentazioni politiche, non ho mai visto partecipare esponenti di destra».

«È perché riteniate che non esistano queste problematiche, oppure che vengano strumentalizzate da parte dell’opposizione?» così il centrista. Filisetti ha puntualizzato come siano stati posti in essere i lavori nella zona, per i quali si attende di avviare la progettazione. Sul tema della sanità ha preso invece la parola Ziberna, ricordando come la competenza sia «in capo ad Asugi, non all’amministrazione comunale, che può fungere solo da amplificatore». Celestino Turco (Gorizia che vorrei) vede invece «una luce nell’oscurità», con i fondi Pnrr disposti per la sanità. E nonostante tutto secondo Turco si tratta di «un’assistenza che non è assistenza», per la quale è necessario che qualcuno si prenda carico soprattutto di anziani e disabili.

A completare l’assistenza, secondo il consigliere, sarebbe opportuno creare uno sportello per arginare le truffe, eventualmente con la collaborazione delle forze dell’ordine. Articolata la risposta dell’assessore al Welfare Silvana Romano, che ha presenziato alle due riunioni svolte presso la sala Dora Bassi e a San Rocco sulla sanità: «Nei documenti presentati alla conferenza dei sindaci con Asugi si sono prese in considerazione varie situazioni». Previsto un percorso dedicato alle donne, oltre che il monitoraggio dei tempi di attesa per i ricoveri oncologici.

In merito alla disabilità adulta, è stato invece richiesto ad Asugi un piano di individuazione delle giornate e degli orari di accesso, mentre per l’invecchiamento attivo si auspica che Asugi prenda in considerazione le ricadute sugli anziani, sottolineando come da parte delle Oss siano già state effettuate ben 3800 telefonate preventive. Riallacciandosi al tema della sanità, la dem Laura Fasiolo ha ricordato le difficoltà incontrate da disabili in carrozzina o non vedenti nel raggiungere le Asap, costretti a percorrere «un tragitto in mezzo a buche» per raggiungere strutture distanti.

«Sarebbe il caso di pensare a un’Asap in centro, dove ci siano tavolini e bar e soprattutto le linee per i non vedenti» così l'esponente del Pd, che ha poi chiesto a Ziberna «dov’è finito il Festival vegetariano» e quello delle Barbatelle, nonostante la grande risonanza raggiunta fino al 2015, quando si sono registrate 30mila presenze. Romano ha assicurato che i disabili potranno far riferimento al dottor De Benedetti, unico ad avere l’accesso per le carrozzine. Dal canto suo, il primo cittadino ha rilevato come via Boccaccio possa risolvere problemi di spazio e accogliere qualunque evento, ma bisognerà «trovare qualcuno che se ne intenda».

Foto d'archivio (Tibaldi)

Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram e Whatsapp, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.

Articoli correlati
...
Occhiello

Notizia 1 sezione

...
Occhiello

Notizia 2 sezione

...
Occhiello

Notizia 3 sezione