le considerazioni
Lavoratori stranieri e produzione in Fincantieri, sinistra incalza a Monfalcone
Dal centrosinistra, Enrico Bullian e Furio Honsell puntano il dito verso il mondo dei lavoratori nel colosso della nautica all'indomani del varo della Star Princess.
All’indomani dell'inaugurazione della nuova nave da crociera Star Princess presso i cantieri navali di Monfalcone, l’attenzione si sposta non solo sui successi industriali di Fincantieri, ma anche sui temi cruciali della sicurezza sul lavoro e dell’integrazione dei lavoratori stranieri. A sollevarli sono alcuni esponenti del centrosinistra in Consiglio regionale, come Enrico Bullian (Patto per l'Autonomia-Civica Fvg) che ha richiamato l’importanza dei corsi di italiano per i lavoratori stranieri, una misura che ritiene fondamentale per favorire l'integrazione.
«A febbraio 2024 - commenta - assieme al collega Diego Moretti, abbiamo scritto un documento programmatico sulla Monfalcone che verrà». In questo documento, per l'ex sindaco di Turriaco si sottolineava la necessità di ampliare i corsi di lingua italiana, pratica che si è finalmente concretizzata. «Anche i lavoratori stranieri di Fincantieri a Monfalcone avranno la possibilità di ricevere questa alfabetizzazione attraverso la propria azienda», ha affermato Bullian, sottolineando come ciò rappresenti un importante passo avanti.
Parallelamente, l’ampliamento delle infrastrutture nell’area di Panzano e l’avvio di nuovi modelli di produzione da parte di Fincantieri stanno consolidando Monfalcone come uno dei poli industriali più importanti in Italia. Tuttavia, queste espansioni non sono prive di criticità. Furio Honsell, esponente di Open Sinistra Fvg, ha sollevato preoccupazioni sul tema della sicurezza sul lavoro e sulle condizioni dei lavoratori nei subappalti.
«Stiamo assistendo a infortuni sul lavoro, che in alcuni casi hanno avuto esiti drammatici. Le continue esternalizzazioni e subappalti mettono spesso a rischio il rispetto degli standard di sicurezza», ha dichiarato Honsell, che ha poi richiesto maggior controllo e responsabilità da parte delle autorità locali e aziendali, invitando anche l'assessore regionale alla Salute a riflettere sui tempi di risposta in caso di emergenza nell’area industriale. «Potenziare il presidio sanitario locale e riconsiderare la riattivazione della postazione di automedica è essenziale», ha l'ex primo cittadino di Udine.
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