la manifestazione
Lavoratori della sanità in agitazione, protesta al San Polo di Monfalcone
Un centinaio di dipendenti ieri ha protestato nel piazzale antistante il parcheggio dell’ospedale, raggiunti anche dal sindaco Cisint.
Ieri pomeriggio dopo le 13, ha avuto luogo una grande manifestazione di protesta davanti all’Ospedale San Polo di Monfalconeche ha visto la partecipazione di oltre 100 lavoratori della sanità isontina. Nonostante la difficoltà per assentarsi dal servizio e la carenza di personale nei reparti, i dipendenti sono riusciti a scendere nel piazzale antistante il parcheggio dell’ospedale per sostenere lo stato di agitazione proclamato da Uil Fpl e Nursind per sanare le gravi criticità che da anni affliggono l’area isontina dell’azienda sanitaria.
“A tal fine abbiamo convocato la direzione di Asugi dal prefetto di Gorizia – spiegano in un comunicato congiunto il segretario regionale Uil Fpl, Luciano Bressan e il segretario generale di Nursind, Luca Petruz - senza conciliazione i lavoratori sono pronti allo sciopero. Chiediamo un piano di assunzioni straordinario per l’area isontina, servono immediate assunzioni per ripristinare i servizi che hanno già subito riduzione di posti letto e sedute operatorie, causando l’aumento delle liste d’attesa, con possibili ulteriori chiusure. Contestiamo la mancata applicazione dei dipartimenti trasversali, oggi inesistenti, infatti a compensazione delle gravi carenze nell’area isontina non sono mai state attivate mobilità del personale dall’area giuliana”.
“La Regione, la Direzione Centrale Salute e la Direzione di Asugi se ne assumano tutte le responsabilità – continuano i sindacati - inoltre pretendiamo una equa distribuzione delle risorse fra l’area isontina e l’area giuliana, l’impietoso confronto fra le due anime dell’Asugi evidenzia una grave discrepanza di personale, non giustificabile a fronte del bacino di utenza, della vastità del territorio isontino e dell’effettivo volume di attività svolta. Serve intervenire sulla riallocazione delle risorse umane, i servizi vanno riorganizzati per fronteggiare le criticità esistenti, Asugi è un’azienda unica e come tale deve garantire pari dignità a tutti i lavoratori ed i cittadini che afferiscono alle due aree”.
All’incontro di ieri è stato pure richiesto dai presenti di assumere nuovo personale in deroga al tetto di spesa. “Attraverso un’attenta analisi sul fabbisogno – si legge ancora - risulta che nell’area isontina manchino 70 infermieri, 15 medici, 20 operatori socio-sanitari e molte altre figure tecniche, sanitarie e amministrative. Deve essere effettuata una revisione dei tetti di spesa del personale della Regione con particolare attenzione ad Asugi che detiene le performance migliori nel rispetto dei tempi d’attesa per l’anno 2023”.
“Bisogna investire sul capitale umano per implementare la dotazione organica per garantire adeguati standard assistenziali e per aggredire le liste d’attesa. La soluzione per abbattere le liste d’attesa non potrà mai essere il privato accreditato perché non si pone la tutela della salute come mission bensì la redditività e il profitto. Se non investiamo sul personale, con adeguati piani di reclutamento e politiche retributive per valorizzare competenze e professionalità, il nostro sistema sanitario pubblico universalistico è destinato a scomparire” così in conclusione i sindacati.
All’incontro hanno partecipato anche il sindaco Anna Maria Cisint e l’assessore alla salute Stefano Vita. “Siamo viciniai lavoratori, alla salute dei cittadini e al futuro del nostro territorio – sono le parole del sindaco Cisint - serve personale per i nostri malati. Si pensi che al 30 settembre gli accessi al Pronto Soccorso del San Polo sono stati più di 41mila. Un ambito che comprende anche Duino Aurisina e l’altopiano, poi Aquileia e Cervignano ha bisogno di molte attenzioni”. “Le assunzioni sono necessarie e urgenti anche perché il calcolo di partenza è basato su una spesa bassa. I nostri cittadini devono aver gli stessi diritti di quelli di altri luoghi magari meno complessi” così il sindaco in chiusura.
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