Gorizia, la cultura assume: ecco i nuovi lavori nel progetto del Galilei

La cultura assume, ecco i nuovi lavori nel progetto del Galilei di Gorizia

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La cultura assume, ecco i nuovi lavori nel progetto del Galilei di Gorizia

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 22 Nov 2022
Copertina per La cultura assume, ecco i nuovi lavori nel progetto del Galilei di Gorizia

Presentati i risultati del percorso, possibilità di impiego in molti ambiti: 100 profili ricercati.

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È partito dall’Istituto Galilei di Gorizia il progetto dedicato al rapporto tra scuola e mondo del lavoro nel campo culturale. Questa mattina, nel polo è stato presentato il lavoro durato due anni, che ha visto coinvolti una quarantina di partner coordinati proprio dalla scuola cittadina. Oltre a questa, c’erano il liceo artistico Sello di Udine, che si è concentrato sulle filiere produttive e professioni; il Marinoni di Udine con le opportunità dell’alternanza scuola-lavoro; lo Ial Fvg con certificazioni e competenze.

Attivati anche l’Enfap Fvg per l’arricchimento dell’offerta scolastica e formata a supporto dei processi di innovazione, mentre l’Enaip si è concentrata sulla capacity building. “Il poli tecnici-professionali sono luoghi d’incontro per varie realtà” ha esordito il dirigente scolastico, Alessandro Puzzi, rimarcando gli obiettivi perseguiti dalla ricerca sulla filiera tra mondo dell’istruzione e quello del lavoro. Un lavoro portato avanti in parallelo a quello su altri settori economici e sociali afferenti al tessuto regionale.

Di particolare rilievo l’indagine condotta da Ires Fvg insieme alle università di Udine e Trieste, intervistando 88 aziende del settore. I dati, snocciolati dal ricercatore Alessandro Russo, mostrano che la pandemia ha colpito duramente le imprese: il 60% ha infatti dichiarato un calo del fatturato nel 2020. Metà delle imprese culturali, però, ha rilevato una crescita su base annua nel biennio successivo. Ben l’80%, inoltre, ha introdotto innovazioni o lo farà nel breve periodo, soprattutto nel campo della digitalizzazione.

Particolare attenzione è andata sulle opportunità di lavoro. Quasi il 40% delle realtà intervistate ha manifestato l’intenzione di assumere entro un anno dalla rilevazione, calcolando 100 posti vacanti possibili. Tra le posizioni aperte, soprattutto tecnici marketing, analisti e progettisti di applicazioni web. Per questi ultimi, è richiesta in particolare la conoscenza di linguaggi di programmazione, mentre ci sono spiragli anche per figure non qualificate nei servizi ricreativi e culturali, come il personale di sala in cinema e teatri.

Dal canto loro, le aziende hanno sottolineato l’importanza di possedere la capacità di relazionarsi e comunicare in modo efficace, con propensione al lavoro di gruppo e mediazione. Quello che comunemente è ritenuto prioritario per il prossimo futuro, ossia entro il 2024, è il miglioramento dell’organizzazione del lavoro (74,8%), investimenti in formazione (76,1%) e strategie di commercializzazione (64,8%). Sulla formazione, l’80% intende far partecipare i suoi dipendenti a percorsi formativi nel prossimo triennio.

Su questo fronte, più della metà die profili ricercati (53,7%) richiede almeno la laurea come titolo di studio. Per questo, l’85% degli intervistati manifesta difficoltà nel trovare personale adeguato, attingendo soprattutto da curriculum presentati dai diretti interessati. Il progetto, finanziato dal Por Fesr della Regione Friuli Venezia Giulia, ha cercato di capire le opportunità di impiego nel campo che va da musei e biblioteche al mondo degli spettacoli dal vivo, editoria, radio-tv ma anche musica, videogame, cinema e design.

Il coordinamento è stato quindi del Galilei, permettendo la realizzazione del sito web dedicato, la produzione e raccolta di tutte le best practice analizzate all’intento dei diversi progetti, oltre alla strutturazione di database delle risorse a disposizione del polo.

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