Kepown fa volare a Hollywood la giornalista

Kepown fa volare a Hollywood la giornalista Elisabetta De Dominis

LA STORIA

Kepown fa volare a Hollywood la giornalista Elisabetta De Dominis

Di Rossana D'Ambrosio • Pubblicato il 20 Nov 2024
Copertina per Kepown fa volare a Hollywood la giornalista Elisabetta De Dominis

La casa editrice digitale della nostra regione presentata con successo anche negli Stati Uniti.

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Alla NeueHouse di Hollywood i riflettori erano puntati anche su Kepown, la casa editrice digitale made in Italy e targata Friuli Venezia Giulia che, grazie alla fondatrice di Ad Futuram Memoriam srl Elisabetta De Dominis, è stata da poco presentata negli Stati Uniti. «Ero un po’ terrorizzata nel dover tenere una conferenza in inglese – confessa la giornalista – invece mi hanno posto molte domande, e un agente mi ha chiesto subito dei testi. In mancanza di un accordo scritto ancora non possono essere forniti. Ad ogni modo, mi ero già accordata con alcuni scrittori, alcuni dei quali mi avevano trasmesso la liberatoria. Per cui nei giorni successivi ho avuto diversi incontri con i produttori americani». Il forum era chiuso al pubblico, ma vi hanno preso parte i più grandi produttori di serie televisive americane, compreso uno canadese. Un meeting incentrato su quelle produzioni che al momento rappresentano la fetta più ampia di mercato negli States, oltrepassando le 400 unità già nel 2023. «Ho portato oltreoceano questa piattaforma di storie perché il mio desiderio è trasformarle in serie tv – spiega con entusiasmo – Nei giorni seguenti diversi agenti e produttori si sono mostrati interessati alle tante storie presenti in piattaforma, alcune delle quali davvero originali».

Dopo aver presentato il video “Words become Words” realizzato dal filmaker Simone Vrech, De Dominis ha tenuto un pitch su vision, mission e goal di Kepown, inseguendo la convinzione che ciascuno abbia una storia da raccontare. «La vision è stata in realtà premiata anche dall’Unione europea, ed è quella di fornire a tutti l’opportunità di scrivere la propria storia, in maniera da poterla lasciare alle generazioni future – rimarca – Un’operazione attuata attraverso la memoria, che è l’unica forma di immortalità concessa a noi mortali». A partire dall’antica Grecia, in cui la figlia di Urano e Gea denota il carattere di un popolo e di una cultura della memoria come condizione universale, fino ad arrivare ai giorni nostri - dove l’esperire quotidiano può cristallizzarsi nella piattaforma digitale – il ricordo consente il perpetuarsi del nostro vissuto. «La “mission" è la conservazione e la valorizzazione della cultura della civiltà occidentale, in quanto America e Italia hanno radici comuni», specifica.

Radici che costituiscono le fondamenta di questa collaborazione internazionale, non solo in nome di principi democratici e libertà, ma anche nel segno del pieno sviluppo delle eccellenze, calamitate dalla sfera hollywoodiana. «E per concludere, abbiamo il cosiddetto “goal”, cioè quell’internazionalizzazione attraverso la condivisione che la struttura social di Kepown offre». Di qui l’interesse mostrato dai grandi produttori, alla ricerca di novità e idee giovani. «Hollywood guarda all’Italia. Questa piattaforma è nata dall’idea di lasciare qualcosa di sé. Quelle che prediligiamo sono le storie familiari, ma i generi presenti sono diversi. Molti si cimentano anche nei concorsi letterari che vengono regolarmente indetti», che rappresentano una modalità di selezione per approdare al cinema o alla serie tv. Dalla fiction al thriller e alle storie per l’infanzia, o alla propria storia raccontata in forma di diario, Kepown raccoglie ormai numerosissimi testi, costituendo un serbatoio al quale attingere anche in futuro.

«Cercano l’originalità, perché la concorrenza delle serie turche e coreane è molto forte – osserva – Che non avranno la qualità americana, ma raccontano storie più leggere e familiari, contrapponendosi alle classiche sparatorie americane». Interessati alla produzione italiana, alcuni produttori si sono già fatti avanti per ottenere qualche opera. «Proprio dopo la conferenza mi hanno chiesto se intendessi lasciare qualche storia, e qualcuna è già tradotta – ribadisce – Ho proposto i testi vincitori dei concorsi precedenti, inseriti sulla piattaforma con le rispettive sinossi in inglese». Circa una ventina i lavori che la fondatrice di Kepown sottoporrà all’attenzione dei produttori statunitensi. «Tutto si è svolto durante una cena d’affari – sottolinea - Mentre la mattina seguente si sono alternati diversi panel e una quarantina di relatori. Presenti al meeting - oltre ai più grandi produttori di serie e colossi cinematografici - la regista Maria Grazia Saccà e la stessa De Dominis a rappresentare la piattaforma.

«È stato un successo, e penso di tornare fra un anno o prima, perché per certi versi trovo sia più semplice muoversi all’estero che in Italia», confessa. Un evento organizzato dalla giornalista della Rai Valentina Martelli - fondatrice della californiana ITTV - e dalla cofondatrice e sceneggiatrice Cristina Scognamillo. Al momento la realtà digitale di Kepown raccoglie soci per gran parte residenti in regione, con uno stand presente al Salone di Torino ormai da tre anni e tutte le potenzialità per decollare in America. «Lì ho diverse conoscenze. Tanti conoscono Trieste e la nostra regione. Vediamo cosa viene fuori. Sarà da impegnarsi, unendo le forze con quanti scrivono in piattaforma».

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