L'ironia davanti la paura della morte, Lorenzo Balducci porta Ego a Gradisca

L'ironia davanti la paura della morte, Lorenzo Balducci porta Ego a Gradisca

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L'ironia davanti la paura della morte, Lorenzo Balducci porta Ego a Gradisca

Di Redazione • Pubblicato il 14 Mar 2024
Copertina per L'ironia davanti la paura della morte, Lorenzo Balducci porta Ego a Gradisca

Il performer famoso su internet Lorenzo Balducci porta in scena per tre serate lo spettacolo, dedicato alle nostre paure sulla fine della vita.

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"Innesti-Connessioni teatrali affatto prevedibili" ospiterà da oggi, giovedì 14 marzo, a sabato 16 marzo alle 20.30 in Sala Bergamas a Gradisca d’Isonzo lo spettacolo "E.G.O. Extreme Game Over" di Riccardo Pechini e Mariano Lamberti. Regia di Mariano Lamberti con Lorenzo Balducci (produzione Arteteca). Chi di noi non si è posto l’amletico quesito di cosa ci aspetti al termine della nostra esistenza? Con il suo inimitabile stile da performer, Lorenzo Balducci passerà in rassegna le tragicomiche strategie con le quali rifuggiamo dal pensiero della nostra dipartita.

Come l’ossessione per la chirurgia plastica per esorcizzare la vecchiaia o l’uso spasmodico di app per incontri. Perché la paura della morte è soprattutto un business che fattura miliardi: industrie farmaceutiche, spacciatrici di improbabili elisir di eterna giovinezza o le agenzie funebri, che organizzano esequie per i nostri animaletti estinti. Lo spettacolo trova in Balducci (attore poliedrico e star del web) un interprete capace di divertire pur trattando temi scomodi e importanti.

Dopo il successo di "Allegro non troppo" e del recente "Fake", torna la graffiante ironia di Lorenzo Balducci a chiusura di un’ideale trilogia di spettacoli che, utilizzando il classico registro ironico e provocatorio della stand up comedy, hanno sempre trattato temi impegnativi e di rilevanza socio-culturale. Col suo inimitabile stile da performer, che lo ha reso star del web, prendendo spunto dall’arguta frase di Marcello Marchesi “Spero che la morte mi colga ancora vivo", lo spettacolo passa in rassegna tutte quelle ridicole strategie con le quali cerchiamo di allontanare dal pensiero la paura della nostra fine.

Ciò non si declina solo come paura della morte fisica, ma anche freudianamente come paura del cambiamento, dell’invecchiamento, della solitudine e dell’abbandono. Come negli altri spettacoli, non mancheranno incursioni nella filosofia e nella letteratura, senza tralasciare però una confessione più intima e personale dello stesso Balducci sul tema della perdita e di come questa aiuti paradossalmente a ritrovare un senso profondo all’esistenza.

Lo spettacolo, scritto come i precedenti da Riccardo Pechini e Mariano Lamberti (che ne cura anche stavolta la regia), trova in Lorenzo Balducci un interprete ideale, capace con il suo grande talento di performer di divertire pur trattando temi importanti, passando con disinvoltura da Kierkegaard, Heidegger e Hillman a una coreografia sulle canzoni di Paola e Chiara. La rassegna ‘Innesti’ partecipa al progetto ‘Visioni Future 2024’ di Quarantasettezeroquattro. Prevendite anche un’ora prima delle recite.

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