le critiche
Irisacqua, Pd contro la scelta di Martellos: «Blitz del centrodestra guidato da Cisint»
La segretaria provinciale del Pd Sara Vito attacca la nomina della nuova amministratice unica, eletta con i voti di 8 Comuni soci su indicazione di Monfalcone.
La nomina di Giulia Martellos (nella foto) alla guida di Iriacqua, l'ente gestore della rete idrica nei 25 comuni dell'ex provincia di Gorizia, scatena la reazione del Partito democratico. La segretaria provinciale Sara Vito parla di «un blitz vergognoso che mette in piena luce un centrodestra che si allinea alla volontà arrogante della Lega acchiapatutto, tutti agli ordini di una sindaca Cisint che è ex ma incombe sempre sul territorio». Attacca così la scelta di otto Comuni di sostenere il nome espresso da Monfalcone: Gorizia, Cormons, Fogliano Redipuglia, Capriva, Moraro, Medea, San Lorenzo Isontino e la stessa Monfalcone.
«In barba ai patti parasociali del 2021 – rileva la dem - non solo si è imposto un amministratore unico dai precisi e graditi connotati politici, ma soprattutto sono stati frantumati i più elementari principi di democraticità istituzionale. Sono stati definitivamente spezzati equilibri territoriali che in passato per anni hanno garantito il coinvolgimento e la condivisione di tutti i Comuni nelle scelte sulle partecipate, assicurando servizi di qualità ai cittadini a prescindere dalle appartenenze. Ora il principio si rovescia, le regole non valgono e si fa valere la prepotenza politica su una partecipata che ha fatto importanti investimenti e che ha ricevuto fondi Pnrr».
«Irisacqua - prosegue Vito - non può essere cosa che appartiene all'uno o all'altro schieramento politico, ma rappresenta una realtà territoriale e pubblica di tutti Non sappiamo quanto l’accordo dei Comuni a guida centrodestra – conclude la segretaria del Pd - sia stato davvero sostanziale o se qualche dubbio sia circolato. E poco chiari sono anche i retroscena che hanno governato il passo indietro cui è stato indotto Graziani. Sono posizioni e tattiche che capiremo presto dagli sviluppi futuri».
Va all'attacco anche il capogruppo regionale Diego Moretti, secondo cui «la sostituzione dell'amministratore unico di Irisacqua, Gianbattista Graziani, da parte del centrodestra, è un chiaro colpo di mano giuridico e amministrativo, contro i patti parasociali votati da tutti i Consigli comunali nel 2021. Ancora una volta appare in maniera chiara la natura di questo centrodestra isontino dove comanda uno, Cisint, e gli altri (Ziberna e Felcaro e gli altri cinque comuni) abbassano la testa e obbediscono senza proferire parola».
«Calpestare e infischiarsene delle regole - incalza il dem - senza colpo ferire, conferma uno spregio delle regole tipico del centrodestra. Al loro confronto, il Marchese Onofrio del Grillo era un dilettante. Sorprende però che Gorizia e Cormons abbiano permesso tutto ciò: da Fogliano, Capriva, Moraro, Medea e San Lorenzo Isontino invece la conferma che, nonostante il civismo di cui si pavoneggiano i vari Sergon, Donda, Godeas e Clocchiatti, sono al soldo del centrodestra. Lasciando stare l’ipocrita (con tanto di foto) ringraziamento del “sindaco di fatto” Cisint al “giubilato” Graziani, mi chiedo: Fratelli d’Italia non ha nulla da dire in merito?».
Infine, conclude Moretti, «non posso che rimarcare come questo atteggiamento irresponsabile rischia di far venire meno la funzione stessa della società in house e lo stesso affidamento diretto da parte dei Comuni. Su queste cose, le smanie di potere di qualcuno dovrebbero passare in secondo piano».
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