invisible cities
Gradisca lancia il bikesharing green, nuova vita alle vecchie bici

Non un semplice bikesharing ma un sistema di vera economia circolare che coinvolge cittadini, associazione e amministrazione pubblica.
Troppo spesso si sente parlare del negativo impatto ambientale dei grandi eventi. Certo, difficile è invertire la rotta nelle manifestazioni di dimensioni importanti ma qualcosa può cambiare a partire da realtà più piccole. È quanto accadrà a Gradisca d’Isonzo dove, in occasione di Invisible Cities, verranno messe in atto una serie di buone pratiche finalizzate alla sostenibilità. Il festival, che coinvolgerà Gorizia dal 31 agosto al 3 settembre per poi spostarsi nella Fortezza da mercoledì 6 a domencia 10 settembre, conterà infatti quest’anno su alcune novità rivolte in primis allo staff e agli artisti ospiti.
Spiega infatti Alessandro Cattunar, presidente dell’associazione Quarantasettezeroquattro che cura la manifestazione: «Quest’anno abbiamo pensato di ridurre l’impatto delle bottigliette di plastica distribuendo una borraccia del festival a ogni ospite che potrà rifornirla nel distributore installato in piazza Unità da Irisacqua. Poi ricicleremo i banner e tutto il materiale delle passate edizioni per realizzare per esempio delle borse». Ma l’idea più originale, al momento unica in regione, riguarda l’iniziativa “Una bici in comune”: non un semplice bike sharing ma un sistema di vera economia circolare che coinvolge cittadini, associazione e amministrazione pubblica.
«Abbiamo pensato di offrire un mezzo di trasporto ecologico e a costo zero agli artisti e allo staff, almeno per questo primo anno in cui l’iniziativa è a un livello di sperimentazione. Viste anche le brevi distanze che separano i luoghi della manifestazione – prosegue Cattunar - chiediamo ai cittadini di portarci le loro biciclette usate che magari hanno sostituito con un modello più alla moda o che possono anche avere dei problemi. Noi penseremo a rimetterle in sesto e a brandizzarle grazie alla collaborazione con alcuni artigiani che individuerà il Comune a cui, una volta concluso il festival, resteranno questi mezzi che potranno poi essere utilizzati per altri eventi culturali».
«Quest’anno ormai è troppo tardi, ma per le prossime edizioni pensiamo di fare un passo ulteriore affidando il servizio di manutenzione a delle cooperative sociali». Le bici dovranno essere consegnate preferibilmente entro il 31 agosto secondo le modalità che verranno concordate inviando una mail all’indirizzo segreteria@quarantasettezeroquattro.it o chiamando il numero 328 8535125. Una volta sistemate, per la durata del festival verranno parcheggiate a Palazzo Torriani dove potranno essere prese in prestito e riportate prendendo accordi direttamente con gli organizzatori.
Saranno ben accetti tutti i modelli di bicicletta (preferibilmente da adulto) e una volta terminato il festival verranno depositate in uno spazio del Comune che è ancora in via di individuazione. Entusiastico il commento dell’assessore culturale Marco Zanolla: «Si tratta di un’iniziativa lodevole che rientra in un percorso nuovo di economia circolare dove la cultura si sposa con l’attenzione all’ambiente. Non è un semplice bike sharing ma un riciclo ancora più virtuoso e complesso da organizzare perché vede coinvolti cittadini, associazione e l’amministrazione comunale. Noi cercheremo di pubblicizzare nel miglior modo possibile quest’idea sui nostri canali social per renderla permanente a vantaggio anche dei turisti che intenderanno visitare Gradisca in occasione di prossimi eventi culturali».
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