Gradisca lancia il bikesharing green, nuova vita alle vecchie bici

Gradisca lancia il bikesharing green, nuova vita alle vecchie bici

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Gradisca lancia il bikesharing green, nuova vita alle vecchie bici

Di Eliana Mogorovich • Pubblicato il 24 Ago 2023
Copertina per Gradisca lancia il bikesharing green, nuova vita alle vecchie bici

Non un semplice bikesharing ma un sistema di vera economia circolare che coinvolge cittadini, associazione e amministrazione pubblica.

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Troppo spesso si sente parlare del negativo impatto ambientale dei grandi eventi. Certo, difficile è invertire la rotta nelle manifestazioni di dimensioni importanti ma qualcosa può cambiare a partire da realtà più piccole. È quanto accadrà a Gradisca d’Isonzo dove, in occasione di Invisible Cities, verranno messe in atto una serie di buone pratiche finalizzate alla sostenibilità. Il festival, che coinvolgerà Gorizia dal 31 agosto al 3 settembre per poi spostarsi nella Fortezza da mercoledì 6 a domencia 10 settembre, conterà infatti quest’anno su alcune novità rivolte in primis allo staff e agli artisti ospiti.

Spiega infatti Alessandro Cattunar, presidente dell’associazione Quarantasettezeroquattro che cura la manifestazione: «Quest’anno abbiamo pensato di ridurre l’impatto delle bottigliette di plastica distribuendo una borraccia del festival a ogni ospite che potrà rifornirla nel distributore installato in piazza Unità da Irisacqua. Poi ricicleremo i banner e tutto il materiale delle passate edizioni per realizzare per esempio delle borse». Ma l’idea più originale, al momento unica in regione, riguarda l’iniziativa “Una bici in comune”: non un semplice bike sharing ma un sistema di vera economia circolare che coinvolge cittadini, associazione e amministrazione pubblica.

«Abbiamo pensato di offrire un mezzo di trasporto ecologico e a costo zero agli artisti e allo staff, almeno per questo primo anno in cui l’iniziativa è a un livello di sperimentazione. Viste anche le brevi distanze che separano i luoghi della manifestazione – prosegue Cattunar - chiediamo ai cittadini di portarci le loro biciclette usate che magari hanno sostituito con un modello più alla moda o che possono anche avere dei problemi. Noi penseremo a rimetterle in sesto e a brandizzarle grazie alla collaborazione con alcuni artigiani che individuerà il Comune a cui, una volta concluso il festival, resteranno questi mezzi che potranno poi essere utilizzati per altri eventi culturali».

«Quest’anno ormai è troppo tardi, ma per le prossime edizioni pensiamo di fare un passo ulteriore affidando il servizio di manutenzione a delle cooperative sociali». Le bici dovranno essere consegnate preferibilmente entro il 31 agosto secondo le modalità che verranno concordate inviando una mail all’indirizzo segreteria@quarantasettezeroquattro.it o chiamando il numero 328 8535125. Una volta sistemate, per la durata del festival verranno parcheggiate a Palazzo Torriani dove potranno essere prese in prestito e riportate prendendo accordi direttamente con gli organizzatori.

Saranno ben accetti tutti i modelli di bicicletta (preferibilmente da adulto) e una volta terminato il festival verranno depositate in uno spazio del Comune che è ancora in via di individuazione. Entusiastico il commento dell’assessore culturale Marco Zanolla: «Si tratta di un’iniziativa lodevole che rientra in un percorso nuovo di economia circolare dove la cultura si sposa con l’attenzione all’ambiente. Non è un semplice bike sharing ma un riciclo ancora più virtuoso e complesso da organizzare perché vede coinvolti cittadini, associazione e l’amministrazione comunale. Noi cercheremo di pubblicizzare nel miglior modo possibile quest’idea sui nostri canali social per renderla permanente a vantaggio anche dei turisti che intenderanno visitare Gradisca in occasione di prossimi eventi culturali».

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