La nota
Investimenti su Terme Romane Monfalcone, Capozzi (M5S): «Dalla regione nessuna risorsa»
L’emendamento dei pentastellati non è stato accolto in Regione in sede di approvazione del bilancio.
«Tra i numerosi emendamenti presentati, abbiamo voluto dare un seguito all’impegno portato avanti nel tempo dal Gruppo consiliare del M5S di Monfalcone che, già nel 2018, aveva sollevato la delicata questione con una mozione tematica. Pertanto, anche in sede di Assemblea legislativa regionale siamo intervenuti per quanto ci compete rispetto a un sito importante della nostra regione, le Terme romane di Monfalcone, la cui acqua viene classificata come solfurea-salso-solfato-alcalino-terrosa e che costituisce l’unica vera fonte termale del Friuli Venezia Giulia».
Lo rimarca attraverso una nota stampa il consigliere regionale Rosaria Capozzi del Movimento 5 Stelle e presidente del Gruppo Misto, facendo riferimento all’istanza da lei stessa presentata in aula nel corso dei lavori sulla Manovra 2025. «La zona in cui sono localizzate le Terme Romane è l’antichissimo sito di Lacus Timavi, sede di rovine e reperti archeologici, di bellezze paesaggistiche e di singolari presenze naturalistiche ad altissima presenza di specie viventi in biodiversità» aggiunge.
«L’interesse rivestito dalla fonte termale per la collettività monfalconese come fatto storico, sociale ed economico, oltre a risultare documentato – continua l’esponente pentastellata – dagli scritti di scienziati, medici ed eruditi negli ultimi dieci secoli, è preso in considerazione anche dai precursori della promozione della nostra zona industriale di interesse nazionale e regionale. Più specificatamente dal podestà di Monfalcone, Arturo Rebulla, che nel suo volume ‘Per il Risorgimento di Monfalcone’, edito a Trieste nell’agosto del 1918, cita espressamente l’utilizzo delle Terme romane come uno dei pilastri per l’economia del territorio».
«Ritenevamo perciò corretto - precisa Capozzi – inserire delle risorse specifiche su questa realtà, perché l’area di Lacus Timavi e quella del Lisert via Timavo, sedi di rovine e reperti archeologici, vengano riqualificate a beneficio dello stabilimento termale. A fronte delle ingenti finanze disponibili si è invece ritenuto di bocciare il nostro emendamento, anche da chi in maggioranza è presente sul territorio interessato». «Evidentemente, Monfalcone deve emergere soltanto per la sua vocazione industriale e per la presenza degli immigrati - conclude il consigliere – che, in tempi di campagna elettorale, fanno più presa».
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