Intrappolato sull'Isonzo in piena, migrante salvato a Sagrado

Il giovane salvato dai vigili del fuoco, traffico bloccato sulla regionale.

Poteva avere risvolti ben più tragici, concludendosi fortunatamente nel migliore dei modi. Questa mattina, un ragazzo è stato soccorso dai vigili del fuoco a Sagrado, sotto il ponte della strada regionale 305, rimasto sorpreso dalla piena del fiume Isonzo provocata dalle abbondanti piogge delle ultime ore e che si sono accumulate anche nei giorni scorsi nel tratto a monte, in Slovenia.

I vigili del fuoco hanno così salvato un giovane migrante di 35 anni che si trovava in riva al corso d'acqua in quel momento. Da chiarire ancora se la persona fosse accampata nella zona, come altri stranieri avvistati negli ultimi giorni per la mancanza di spazi all'interno del Cara, o se trovasse già alloggio in quest'ultima struttura e fosse sul fiume per altri motivi. In ogni caso, non è stato necessario l'intervento dei sanitari. Presenti anche i carabinieri del comando gradiscano.

I vigili del fuoco giunti sul posto hanno individuato l’uomo e, dopo aver valutato la situazione, hanno deciso di recuperare la persona issandola sul ponte con tecniche di derivazione speleo alpinistica. Dopo aver preparato la manovra di “calata e recupero” un vigile del fuoco è stato calato dal ponte fino a raggiungere l’uomo in pericolo che è stato imbragato e poi, assieme al soccorritore, è stato issato fino a raggiungere il piano stradale. Le operazioni di soccorso si sono protratte per circa 40 minuti, la persona soccorsa era in buone condizioni fisiche.

Il malcapitato è infatti in buone condizioni di salute, se non per il forte spavento per essere stato sfiorato dal flusso forte dell'acqua. Per permettere l'intervento, i mezzi dei vigili del fuoco hanno bloccato per diversi minuti il traffico tra Sagrado e Gradisca lungo la principale arteria, con conseguente ingolfo di mezzi attorno alle 9.30. Sul resto del territorio, non si segnalano particolari interventi degli operatori per il maltempo, monitorando comunque l'Isonzo in piena.

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