L'ITER
Monfalcone, ecco la trasformazione della centrale A2A: progetto alla F&M
Il tavolo di concertazione ha avuto luogo ieri in Regione. Cisint: «Cambiate le sorti della città». Scoccimarro: «Forte riduzione delle emissioni».
Si è tenuto nella giornata di ieri a Trieste il tavolo di concertazione previsto dall'accordo attuativo - sottoscritto a fine agosto 2023 dalla Regione e A2A Energiefuture - per la dismissione della centrale a carbone di Monfalcone. L'ente ha infatti comunicato che prosegue l'iter che porterà allo smantellamento del sito industriale monfalconese, per procedere poi alla creazione di un nuovo impianto per la transizione energetica a ciclo combinato con idrogeno verde e al suo recupero ambientale.
«Quelli che sono riusciti a chiudere con il carbone impegnando A2A con investimenti di più di 60 milioni di euro, dismissione, smantellamento degli impianti e infrastrutture compresi, grazie al lavoro di squadra con il viceministro Vannia Gava e il presidente Massimiliano Fedriga, beh, quelli siamo noi – commenta con soddisfazione il sindaco Anna Maria Cisint - si tratta in assoluto della più grande operazione di risanamento ambientale di un’area inquinata dal carbone mai realizzata in ambito locale e regionale. Ulteriori 19,5 milioni verranno utilizzati da A2A per bonificare e riqualificare un’area attualmente occupata dalla centrale».
A parlare di «uno straordinario progetto di decarbonizzazione portato avanti insieme ad A2a, Comune di Monfalcone, Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Orientale, Consorzio di sviluppo economico della Venezia Giulia e i progettisti coinvolti nell'iniziativa» è pure l'assessore regionale alla Difesa dell'Ambiente, Fabio Scoccimarro. «L'intera iniziativa porterà alla realizzazione di un innovativo impianto a ciclo combinato alimentato a gas in grado di rispettare perfettamente le disposizioni del Piano nazionale integrato per l'energia e il clima – sottolinea Scoccimarro - stiamo parlando di un intervento molto atteso che porterà a un netto miglioramento dell'efficienza della centrale e a una significativa riduzione delle emissioni di anidride carbonica».
Al tavolo, non sono poi mancati i riferimenti al piano di rigenerazione urbana con la nascita di una nuova stazione marittima per la nautica da diporto e di una passeggiata ciclo-pedonale turistica lungo la banchina del Canale Valentinis, sostenuti con un finanziamento privato complessivo di quasi 20 milioni di euro. Nel dicembre scorso, a seguito di un'apposita gara, A2a ha individuato la società F&M Ingegneria Spa - già attiva in questo territorio avendo progettato la riqualificazione dell'area portuale di Monfalcone – per la realizzazione della riqualificazione dell’area di 75mila metri quadrati.
«Siamo riusciti a cambiare le sorti di Monfalcone - continua il sindaco Cisint - con una visione di grande apertura della città, che non è più stretta tra mare e Carso, ma dal Carso si allarga verso il mare e nel progetto che abbiamo presentato alla Regione e A2A abbiamo voluto sviluppare questo concetto, inserendo una serie di opere che si integrano nell’ambiente e che daranno un nuovo volto alla città, con prospettive di sviluppo economico e occupazionale». Oltre alla costruzione della stazione marittima e di strutture dedicate alla nautica da diporto, il primo cittadino annuncia l’insediamento di un polo tecnologico per lo svolgimento di attività didattiche e formative delle scuole, che rivolgerà una particolare attenzione ai percorsi dedicati alle tematiche inerenti alla transizione ecologica.
Prevista anche la realizzazione di un albergo, di alcuni bar e ristoranti. Dai progetti, sono anche previsti due boschi laterali all’area in questione, un giardino centrale e un parcheggio di 250 posti auto coperto con pannelli fotovoltaici. L’intera struttura verrà connessa con la viabilità cittadina e la pista ciclabile - che attraverserà tutta l’area tra gli ormeggi e gli edifici - sarà collegata alla ciclovia che collegherà il punto più a nord del Mediterraeo con l’aeroporto. «Monfalcone riacquisterà così uno spazio importante del suo territorio con un grande progetto di rigenerazione urbana, in aree di proprietà di A2a che saranno rese disponibili alla collettività» conclude il sindaco Cisint.
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