Piano regolatore di Nova Gorica, la ministra Čalušić difende i terreni: «Trovare un equilibrio»

Piano regolatore di Nova Gorica, la ministra Čalušić difende i terreni: «Trovare un equilibrio»

L'incontro

Piano regolatore di Nova Gorica, la ministra Čalušić difende i terreni: «Trovare un equilibrio»

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 14 Ago 2024
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La richiesta del Comune è trasformare 50 ettari in edificabili mentre il ministero richiama alla necessità di proteggere la natura e trovare un equilibrio.

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Il sindaco di Nova Gorica, Samo Turel, ha incontrato oggi la ministra dell'Agricoltura, Silvicoltura e Alimentazione, Mateja Čalušić, per discutere delle modifiche al piano urbanistico comunale numero 7. L'incontro, cui ha partecipato anche il ministro Matej Arčon, ha riguardato la trasformazione di alcuni terreni agricoli in terreni edificabili, con particolare attenzione alla necessità di preservare le aree agricole pur favorendo lo sviluppo economico e turistico.

La modifica al piano urbanistico comunale interessa infatti circa 50 ettari di terreni agricoli che il comune intende trasformare in aree edificabili, mentre circa 20 ettari verrebbero riconvertiti da edificabili a agricoli. Questa operazione ha creato un bilancio negativo a danno delle terre agricole, come spiegato dal sindaco Turel: «Quando modifichiamo il piano urbanistico comunale, il bilancio dei cambiamenti, ovvero la conversione di terreni agricoli in edificabili, viene riesaminato da zero, indipendentemente dai piani precedenti. Nel nostro caso, il piano numero 5 ha portato a un aumento di oltre 20 ettari di terreni agricoli senza conversioni a edificabili, ma ora stiamo cercando di trasformare circa 50 ettari in edificabili, con solo 20 ettari riconvertiti in agricoli».

Turel ha anche sottolineato le difficoltà legate alla classificazione dei terreni: spesso le aree definite come agricole ad alta qualità risultano, nella pratica, inadatte all'agricoltura, causando insoddisfazione tra i cittadini che non possono destinarle ad altri usi. «Abbiamo chiesto alla ministra di affrontare questi problemi e abbiamo deciso di approfondire la questione in un nuovo incontro che si terrà a settembre al Ministero dell'agricoltura a Lubiana, con la speranza di giungere a una soluzione rapida per la modifica del piano urbanistico».

Dal canto suo, la Ministra Čalušić ha ribadito l'importanza di preservare i terreni agricoli in Slovenia: «Le terre agricole sono un bene prezioso e dobbiamo fare tutto il possibile per mantenerle. Stiamo lavorando a un inventario completo dei terreni agricoli su tutto il territorio nazionale. Incontriamo ogni giorno cittadini, rappresentanti delle comunità locali e imprenditori che affrontano difficoltà nell'inserimento di progetti economici, industriali e turistici nel contesto territoriale. Dobbiamo proteggere la nostra natura e trovare un equilibrio che permetta la produzione agricola e lo sviluppo in altre aree».

La ministra ha inoltre menzionato l'idea di una suddivisione del territorio sloveno, una proposta già discussa in passato: «In passato si è pensato alla regionalizzazione della Slovenia, ma si è concluso che il Paese è troppo piccolo. Io ritengo ancora che questa sia la strada giusta. Dobbiamo stabilire regole chiare: dove produrre cibo, dove piantare colture permanenti, dove costruire strade e dove collocare campeggi o strutture turistiche. Quando le regole del gioco sono chiare, tutto diventa più facile», ha concluso. 

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