LE PROSPETTIVE
Incontro tra Anmil e Fincantieri, Della Ricca: «Più sostegno su sicurezza, inclusione e solidarietà sociale»
Riprende a inizio 2025 il dialogo tra associazioni e azienda dopo le interlocuzioni del luglio scorso. Saranno richieste ancora maggiori garanzie sulle cure dei malati di amianto.
L’incontro tra Fincantieri e Anmil, l’Associazione Nazionale fra lavoratori e invalidi del lavoro è previsto per gennaio 2025 a Trieste. Proprio nei giorni scorsi infatti, l’Anmil e l’Associazione Esposti Amianto della sezione del Friuli Venezia Giulia, hanno ricevuto la conferma da parte dell’Azienda a continuare il confronto che si era interrotto lo scorso 10 luglio a Trieste quando l’azienda della cantieristica navale si era detta interessata ad approfondire la richiesta delle associazioni di costituire un comitato scientifico chiamato ad individuare le modalità per contribuire alla ricerca clinica sulle cure contro il mesotelioma.
«Tra circa un mese – Fernando Della Ricca, presidente Anmil – ci sarà questo primo incontro e non possiamo che attendere fiduciosi, dopo che a Roma qualche giorno fa sono stati presentati gli obiettivi della Fondazione Fincantieri che unirà alla parte storica dell’industria navalmeccanica, un nuovo impegno più deciso sui temi dell’inclusione e della solidarietà sociale».
«Abbiamo appreso con favore gli intenti di Fincantieri che con la sua Fondazione ha inaugurato una nuova missione a favore della solidarietà sociale – continua il presidente - chiediamo, dunque, che ci siano un fattivo confronto e una collaborazione sia sul fronte del sostegno alla promozione della cultura della sicurezza, che del contributo diretto a favore delle famiglie delle vittime dell’amianto, uomini e donne che sono morti sul lavoro a causa di un’infame fibra killer che non ha lasciato scampo, ma anche a coloro che sono rimasti invalidi».
Il sodalizio ha dunque accolto con favore le parole dell’amministratore delegato, Pierroberto Folgiero, quando ha ricordato che questa grande realtà produttiva «Poggia su due pilastri, da un lato il dna industriale, dall’altro tutte le aree adiacenti ad un’industria del futuro, come l’innovazione e la responsabilità sociale». Ed è in quest’ottica che l’Anmil chiederà a Fincantieri di farsi carico di dare una speranza di cura alle vittime dell’amianto, che purtroppo sono state tante nei cantieri navali e che continuano ad avere una prospettiva critica per il futuro.
«Pensiamo che alla storia della cantieristica navale promossa dalla Fondazione attraverso un progetto che prevede l’allestimento di una nuova sala espositiva al Museo della Cantieristica di Monfalcone realizzata in collaborazione con il Comune di Monfalcone – conclude Della Ricca – ci si debba soffermare alla narrazione di uomini e donne che hanno contribuito a creare un indissolubile rapporto tra le costruzione navali altamente tecnologiche che negli anni hanno sfruttato le moderne tecniche di realizzazione con i materiali più innovativi e il territorio con il suo splendido mare, ricordando a tutti i giovani che è possibile la produzione solo se c’è la cultura della sicurezza per i lavoratori e per le loro opere che realizzano e attraversano tutto il mondo».
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