Incontri d’Estate porta 10mila presenze a Ronchi, «ora più eventi nei rioni»

Incontri d’Estate porta 10mila presenze a Ronchi, «ora più eventi nei rioni»

il bilancio

Incontri d’Estate porta 10mila presenze a Ronchi, «ora più eventi nei rioni»

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 01 Ago 2024
Copertina per Incontri d’Estate porta 10mila presenze a Ronchi, «ora più eventi nei rioni»

L'assessore Carta comunica i numeri dell'evento, commenta il format e le proposte. Saranno coinvolti altri rioni, apprezzato il contenitore Ronchi Giovani.

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È terminata qualche giorno fa la 25esima edizione della rassegna “Incontri d’Estate in biblioteca” organizzata dall’assessorato alla Cultura e dalla biblioteca comunale “Sandro Pertini” di Ronchi dei Legionari. La manifestazione è stata realizzata in collaborazione con il Kulturni dom di Gorizia, associazione Folkest, l’Associazione internazionale dell’Operetta del Fvg e l’Istituto di Musica Vivaldi di Monfalcone. Gli eventi si sono svolti principalmente in piazzetta della Concordia, ma anche nella chiesa di Santa Domenica a Selz, e in piazza Santo Stefano a Vermegliano. Abbiamo incontrato Monica Carta, assessore alla Cultura del Comune di Ronchi, per fare un bilancio di questa edizione.

Assessore, partiamo dai numeri che riguardano presenze, ospiti e appuntamenti proposti: come commenta in linea generale questa rassegna?
Quella che è appena terminata è stata una rassegna record. Sono trascorse cinque settimane, venti sono stati gli appuntamenti proposti e più di trecento gli ospiti, cui vanno aggiunti i laboratori e le letture per bambini in biblioteca. Tutte le iniziative hanno registrato una grandissima affluenza di pubblico che ha risposto con entusiasmo e partecipazione. Sono state registrate tra le 600 e le 700 persone a serata. Una partecipazione che ci ha reso molto orgogliosi del lavoro svolto e che ci motiva ulteriormente a crescere. La nostra è una rassegna che continua a rappresentare un importante punto di riferimento culturale per tutta la comunità di Ronchi e per i comuni limitrofi, grazie ad iniziative di qualità e di grande spessore culturale. Il cartellone, ricco e articolato, ha voluto dare spazio alle molteplici espressioni artistiche e culturali che sono andate dal teatro, alla musica, all’operetta, all’arte, alla lirica: questa grande ricchezza ed eterogeneità di proposte continua a rappresentare un punto di forza di questa evento, molteplicità che caratterizzerà anche la prossima edizione. Inoltre, è stata importante l’attenzione posta alle varie iniziative locali, nazionali ma anche internazionali.

È stata sperimentata una nuova formula della manifestazione? Quali sono stati i temi e i “generi” proposti?
Anche se il format è ormai consolidato da numerosi anni e continua a rafforzarsi e innovarsi, io la definirei anche una rassegna di ampio respiro, dove tradizione e innovazione hanno dato vita a delle connessioni di grande qualità. Sono state in tutto circa 10mila le persone che hanno aderito alla programmazione che si è conclusa con un concerto dell’orchestra da camera “GO!Unite” diretta da Igor Zobin, dal titolo “Armonie sconfinate; la musica che unisce”, proposta inserita nell’ambito del progetto “The Passenger Experience”, finanziato con un bando di Go2025! e che è stato replicato anche a Gorizia.

Lo spettacolo musicale che ha valorizzato il nostro territorio attraverso le letture delle poesie di Silvio Domini, ha rappresentato pure un momento di condivisione della linea culturale adottata ed individuata per GO2025! che ha come obiettivo quello di sviluppare una strategia transfrontaliera innovativa sia nei due comuni confinanti di Gorizia e Nuova Gorica, sia in tutti i Comuni coinvolti come il nostro. È stato un momento di condivisione e innovazione attraverso questi due appuntamenti musicali che - riprendendo le parole di John Rutter - “uniscono le persone, le uniscono in armonia ed è quello di cui abbiamo bisogno nel mondo di oggi”. Questa rassegna ha continuato ad essere il prodotto di un grande lavoro di squadra che condivide tempo, luoghi, competenza e abilità.

Dopo aver “spalmato” gli eventi anche nelle frazioni di Vermegliano e Selz, avete pensato di coinvolgere anche i rioni di San Vito e Soleschiano? Quali risorse economiche sono state impiegate per realizzare questa venticinquesima edizione?
Questo è un ulteriore aspetto di rilievo. Abbiamo inteso puntare sulla valorizzazione degli spazi del centro cittadino e dei diversi rioni, intesi come luoghi di aggregazione e socialità per la nostra comunità. Due sono stati gli eventi organizzati rispettivamente nel rione di Selz e di Vermegliano, il cui scopo è stato proprio quello di riscoprirli attraverso momenti di condivisione e di promozione culturale. Per le prossime edizioni l’obiettivo è quello di proporre delle iniziative anche negli altri due rioni cittadini attraverso il coinvolgimento di associazioni, di privati e con l’individuazione di spettacoli adatti agli spazi rionali. Qualche idea c’è già ma è prematuro presentarla ora. Questa rassegna ha beneficiato di un contributo di 10mila euro ricevuti dalla Fondazione Carigo, altrettanti sono stati quelli aggiunti dal Comune.

Parliamo ora di “Ronchi Giovani”. Potremmo definirla una “costola” di “Incontri d'Estate”. Questo format sembra aver impreziosito le opportunità offerte in città e ha generato un certo movimento serale nel centro cittadino. Quali riscontri ci sono stati e quale è la visione futura che ha l'amministrazione comunale per questo spazio?
Anche questa proposta si è conclusa con una grande partecipazione di pubblico. Si è trattato di tre serate con i giovani e per i giovani organizzata dal nostro assessorato alla Cultura e dalla nostra biblioteca Pertini in collaborazione con World Music School, Cooperativa Thiel, Cam Art&Musica, associazione Leali delle Notizie e IoDeposito. Il progetto Ronchi Giovani si è arricchito per il 2024 con laboratori di produzione artistica dedicati a ragazzi e ragazze di età compresa tra i 14 e i 18 anni oltre alle serate di musica pop e rap. Dal 22 al 26 luglio scorso, anche grazie ad un contributo regionale, sono stati proposti dei laboratori di produzione artistica dedicati ai giovani di questa fasce d'età. Gli iscritti sono stati 20. Con l’aiuto di artisti, fotografi, videomaker e cantautori, hanno potuto esprimere la loro creatività e vedere il lavoro svolto prendere vita durante i concerti serali sul palco.

Invece, sono stati tre i concerti serali dedicati ai giovanissimi. L’idea di creare questa manifestazione nasce, infatti, dall'intento di valorizzare e diffondere tra i giovani l'arte e la pratica della musica come momento formativo per perfezionare e accrescere la loro personalità e come mezzo per una sana socializzazione. È stata riscontrata una buona partecipazione di pubblico che ha potuto ascoltare diversi generi musicali e diverse interpretazioni di grande qualità. Grande successo ha riscosso in particolare il cantautore Lorenz Simonetti, idolo dei giovanissimi e numerosissimi accorsi al suo concerto assieme ai genitori. È stato un pubblico diverso da quello della rassegna estiva, ma ugualmente attento e partecipativo. Anche questa rassegna è il prodotto di un grande lavoro di squadra, fatto di contaminazioni e condivisioni di diverse modalità, che sono già al lavoro per il prossimo anno. Possiamo definirla una manifestazione giovane, che sta crescendo e acquisendo una propria identità.

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