sull'isola
Incidenti sulle strade scivolose di Grado, arrivano le richieste di danni

Presentate le prime domande di risarcimento: «Non era un semplice sversamento di gasolio».
Sono già sei i casi segnalati a Giesse Risarcimento Danni da altrettanti cittadini, caduti nelle scorse settimane lungo le diverse vie e zone di Grado, tra loro anche casi purtroppo di lesioni vere e proprie, con persone che hanno riportato fratture anche scomposte.
A piedi, in bici, in monopattino, gli esperti di Giesse hanno già raccolto casistiche ben diverse tra loro, ma dalla trama pressoché univoca: “Mentre camminavano, pedalavano in sella alla propria bicicletta o circolavano su un monopattino – spiega Riccardo Rigonat, responsabile della sede di Gradisca d’Isonzo – tutte queste persone ci hanno riportato lo stesso racconto: all’improvviso sono caduti, senza capire neppure perché. Qualcosa rendeva l’asfalto, marciapiedi e zone pedonali completamente scivolosi”.
La società, specializzata in risarcimenti di varie tipologie, ultimerà ora la raccolta di documentazione relative a ciascuna casistica per poi procedere a una richiesta congiunta di risarcimento danni nei confronti del Comune: “Dai primi elementi e riscontri emersi appare chiaro che non possa essersi trattato solo di un semplice sversamento di gasolio, il problema era evidente e ben oggettivo ormai da diversi giorni – prosegue Rigonat di Giesse – e va doverosamente accertato che tipo di sale è stato utilizzato, in quali condizioni e con quali modalità esso sia stato sparso dagli addetti del Comune".
"Se ci sono dei responsabili è giusto che ne rispondano perché alcune di queste persone si sono fatte molto male e stanno subendo conseguenze pesanti sia nella gestione delle proprie professioni che nella vita di tutti i giorni”, conclude Rigonat.
Dal canto suo il sindaco, Claudio Kovatsch, aveva rimarcato durante la seduta del consiglio comunale del 18 febbraio che “i nostri collaboratori hanno posto la segnalazione di manto scivoloso, di limitazione della velocità ed eseguito tutte le misure del caso. La limitazione è stata anche estesa a Porto Mandracchio e alla rotonda del cimitero. Alle 12.20 ci è arrivata la prima segnalazione della caduta di un motociclista sulla rotonda della Schiusa”.
L’arrivo, quindi, dei vigili del fuoco, con la conseguente segnalazione circa la necessità di chiudere la rotonda, proposta poi scartata dalla polizia locale dal momento che avrebbe comportato un grande disagio alla popolazione. “Nel pomeriggio è stata chiamata anche una ditta esterna. Nell’ipotesi in cui il problema fosse stato causato da un mezzo in avaria con spargimento di idrocarburi, il responsabile del servizio manutenzioni ha contattato l’Apt e Isontina Ambiente che facessero controllare i mezzi”, ha sottolineato ancora il sindaco.
Vari gli interventi di pulizia nel pomeriggio di venerdì 11 e nella mattina di sabato 12 febbraio. “Il responsabile del servizio manutenzioni ha depositato alla Polizia Locale una denuncia contro ignoti che avrebbero sparso sul manto stradale del materiale che ha poi reso le strade scivolose”. Agli uffici sono giunte segnalazioni “per le quali – conclude Kovatsch – non so se è ancora stata aperta la procedura di sinistro”.
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