Incidente auto-moto nella notte sulla regionale 56 a Mossa, centauro in ospedale

Incidente auto-moto nella notte sulla regionale 56 a Mossa, centauro in ospedale

all'incrocio

Incidente auto-moto nella notte sulla regionale 56 a Mossa, centauro in ospedale

Di T.D. • Pubblicato il 20 Giu 2024
Copertina per Incidente auto-moto nella notte sulla regionale 56 a Mossa, centauro in ospedale

Lo scontro tra auto e moto poco prima della mezzanotte, la protesta dei residenti continua: «Situazione grave e inaccettabile per la sua pericolosità».

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Nuovo incidente nella notte lungo la strada regionale 56, tra Mossa e Lucinico. All'altezza dell'incrocio tra via Udine, il sottopasso di via del Camposanto e via della Stesa, sono rimasti coinvolti una motocicletta e un'automobile. Il fatto è avenuto attorno alle 23.30 di ieri (mercoledì 19 giugno), provocando un ferito che fortunatamente non ha riportato gravi lesioni: si tratta del centauro, che è stato trasportato all'ospedale di Gorizia. Illeso il conducente della Fiat Panda, mentre la parte anteriore del mezzo è rimasto fortemente danneggiato.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Savogna d'Isonzo per eseguire i rilievi e gestire la circolazione, presenti anche i vigili del fuoco del comando provinciale. Il nuovo episodio è stato denunciato dal gruppo di cittadini che da tempo chiede una limitazione alla velocità sul tratto. Claudio Franzò e Sergio Medeot rilevano che «ora, se mai serviva, c’è anche un documento formale che attesta questi eccessi. Il rilievo è stato fatto dal comando di Polizia locale di Gorizia nel mese di aprile per quattro giorni, nel punto cruciale e più pericoloso della strada».

Si tratta appunto dell’intersezione di via alla Stesa (Gorizia) e via del Camposanto (Mossa) con la regionale 56, a metà del rettilineo. «Si va da punte di 120 chilometri orari in direzione verso Lucinico - rilevano -, di 150 chilometri orari in direzione verso Mossa, con ciclomotori che vano tranquillamente a 143 chilometri orari. Pur tenendo conto anche della presenza dei mezzi d'emergenza, traspare in tutta evidenza una situazione grave e inaccettabile per la sua pericolosità e per la vivibilità di chi vi abita. È sufficiente posizionarsi cinque minuti su questo tratto per rendersi conto di quanto avviene».

«La regionale 56 è rimasta bloccata per tre ore - rimarcano -. Allora la domanda che viene posta fino allo sfinimento da anni è sempre quella: cosa deve accadere ancora perché il Comune di Mossa, quello di Gorizia e Fvg Strade facciano qualcosa per regolamentare questa intersezione importante e la velocità fuori controllo che imperversa su questa strada? Com’è possibile che chi ha il dovere principale di tutelare la sicurezza e la vivibilità dei cittadini non si renda conto della pericolosità che incombe su questo rettilineo a tutte le ore del giorno?»

«Perché il Prefetto, e l’sssessore regionale al Territorio Amirante che conoscono bene questa situazione estremamente critica non convocano le parti in causa per definire una soluzione? Non sono bastati finora nègli avvisi, nè i solleciti, né le rimostranze, nemmeno una petizione popolare e un’istanza agli Enti in causa per far capire che bisogna intervenire urgentemente su questo tratto prima che succeda di vedere anche qualche morto per terra. Da parte di chi abita in via Olivers, via Udine e via alla Stesa c’è tanta rabbia, incredulità e delusione nel vedere tanta disattenzione».

«Allora vanno poste due domande a chi di competenza - incalzano i residenti, che già in passato hanno promosso una raccolta firme per chiedere risposte - come si può permettere che in un centro abitato accadono queste violazioni? Perché gli enti pubblici, che hanno competenza in materia di gestione della strada e di garantire sicurezza, non intervengono nonostante i ripetuti solleciti? Sono domande che attendono una risposta concreta da almeno quattro anni, quando è stata presentata una petizione per chiedere un intervento urgente».

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