il fronte
Incendio tutta la notte sopra Merna, bonifica nella zona di Jamiano
Incendio ancora acceso oltreconfine, nuova ordinanza a Monfalcone. La situazione.
Un tuono e un sibilo lungo una manciata di secondi ha perforato l'aria, nella notte tra ieri e oggi, nella zona dell'incendio di Merna. Era l'ennesima bomba rimasta nascosta sotto terra per decenni, che come molte altre della Grande guerra riemergono prepotentemente in questi giorni, innescate dal calore sprigionato dalle fiamme che divorano il Carso. L'eco del boato si è udito fino a Gorizia, mentre sul campo i vigili del fuoco sloveni hanno trascorso l'ennesima notte di battaglia per cercare di soffocare il rogo.
Una situazione che ha già divorato oltre 30 chilometri quadrati di territorio, come mostrano le immagini satellitari di Sentinel-2, il satellite dell’Agenzia europea spaziale che è tornato a passare a queste latitudini nella mattinata di ieri. “Le misurazioni dell'infrarosso a onde corte - spiega Luca Cadez, ricercatore dell’Università di Udine - possono aiutare gli scienziati a stimare quanta acqua è presente nelle piante e nel suolo, ma in questo caso il terreno appena bruciato si riflette fortemente nelle bande Swir”.
Tutto questo le rende “preziose per la mappatura dei danni da incendio. Addirittura è possibile notare l'area incendiata colorata di arancione e rosso. Questi satelliti e altri del programma Copernicus consentono di tenere sotto osservazione una moltitudine di aspetti ambientali del pianeta”. L’analisi si riferiva alle fotografie del 19 luglio, con un quadro che oggi si è ulteriormente complicata. Nel frattempo, migliorano sul fronte italiano a Jamiano le condizioni con le operazioni di bonifica del territorio.
Circoscritti i piccoli focolai, mentre la lotta più dura rimane oltreconfine. A Monfalcone, questa mattina il sindaco Anna Maria Cisint ha firmato la nuova ordinanza per estendere fino a domani l’obbligo della mascherina Ffp2 all’esterno, anche se i livelli di Pm10 nell’aria sono attualmente nella norma. Secondo la simulazione numerica della dispersione dei fumi dell’incendio, elaborata da Arpa e Crma, per le ore diurne e fino alle sera di oggi la diffusione dei fumi sarà in direzione Nord-Nord Est, verso il territorio sloveno.
“Le ricadute potranno interessare Gorizia - spiega l’agenzia -. Anche i fumi dell’incendio attivo presso Resia saranno dispersi prevalentemente in direzione Nord-Nord Est”. Proprio sulla montagna friulana, si è acceso un nuovo fuoco sul monte Cervo, sopra Pontebba. In Slovenia, in diversi abitati del territorio di Renče, quasi duemila persone hanno lasciato le proprie case, evacuati in parte nel centro di Bucovizza e altri da parenti e amici. La presenza del fumo ha portato ad annullare anche diversi eventi, tra cui la serata cinema in Transalpina.
Sempre ieri, attorno alle 20, un edificio residenziale ha preso fuoco nelle vicinanze di Žigoni, comune di Renče-Vogrsko, poi spento dai vigili del fuoco.
Foto Daniele Tibaldi
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