L'incendio rimane acceso, squadre di elicotteri sopra il Carso

L'incendio brucia ancora, le squadre di elicotteri sopra il Carso

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L'incendio brucia ancora, le squadre di elicotteri sopra il Carso

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 24 Lug 2022
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All'opera oltre mille gasilci oltreconfine, 14 elicotteri sul fronte. Appello ai taglialegna.

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Una nuova notte complessa sul fronte degli incendi, quella trascorsa sul Carso tra Italia e Slovenia. Ore concitate per l'evacuazione di circa 300 persone dagli abitati di San Michele e Rupa, per il timore che le fiamme potessero varcare nuovamente il confine a causa della bora. Nell'area di Merna e Renče, i gasilci sono stati impegnati costantemente nel cercare di stringere le fiamme, limitandone l'espansione. La pioggia ha portato un po' di sollievo, ma la situazione rimane ancora spinosa.

Fiamme presenti nuovamente anche sul Brestovec, sempre in comune di Savogna d'Isonzo, nonché un altro focolaio a Sablici. Avviati nelle prime ore del mattino gli elicotteri, anche due canadair. Veivoli impegnati anche in Slovenia, provenienti da Austria, Slovacchia, due da Serbia, Ungheria, Romania, insieme ai mezzi italiani, due SV, il Pilatus e due della polizia. Alle 11 erano presenti 1.111 vigili del fuoco, oltre a 260 forestali e taglialegna, otto soccorritori EMS e 13 membri della Croce rossa.

Attivi anche una decina di poliziotti, 17 volontari della Protezione civile, oltre a un'altra ventina di personale di vari reparti. In mattinata, in diversi punti è iniziata un'intensa pulizia dei bordi delle aree antincendio, operando le bonifiche laddove è già possibile. Da ieri mattina, molti volontari taglialegna hanno risposto all'appello della Slovenski državni gozdovi, l'ente demaniale sloveno per le foreste, con 250 persone ritrovatesi a Komen per eliminare arbusti e tronchi sulla linea di fuoco.

Un'azione resasi necessaria per evitare che le fiamme possa espandersi ulteriormente. Il personale, arrivato da tutto il Paese, sarà attivo anche oggi. Per ulteriori informazioni per prestare servizio come volontario si può contattare il numero +386 8 2007 100. Sul fronte degli ordigni bellici inesplosi, invece, ieri mattina si sono susseguiti numerosi interventi nell'area di Renče, impegnando gli artificieri nel recupero di reperti principalmente della Grande guerra. Il focolaio sotto la cima del Trstelje rimane difficile da raggiungere per lo spegnimento.

Sul fronte della qualità dell'aria, "Gorizia è stata interessata solo per brevi momenti della giornata dal fumo e dal Pm10 - spiega il sindaco Rodolfo Ziberna - che, salvo picchi sopra soglia, non hanno generato la necessità di una apposita mia ordinanza, d'intesa con Prefettura, vigili del Fuoco ed Arpa, ma solo di raccomandazioni". Da qui i consigli su chiudere porte e finestre, non uscire se non necessario e, se si deve farlo, indossando mascherine Ffp2, fare attenzione ai soggetti più deboli della famiglia, tenere in casa gli animali da affezione, pulire con straccio bagnato balconi e davanzali, lavare bene le verdure con foglia larga dell'orto.

Ieri sera, verso le 22, i dati Arpa indicavano un livello di polveri sottoli Pm10 a Gorizia di 32.6 µg/m3., mentre nel solo lembo di terra a Merna era di 59.2 µg/m3., vista la prossimità con i luoghi più coinvolti dagli incendi. Ricordo che la soglia di attenzione inizia a 50 µg/m3. Valori sotto i limiti anche a Monfalcone e nelle alre aree del Carso italiano, scesi durante la notte.

Foto Protezione civile, Daniele Tibaldi, Manuel Bianchet

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