La riunione
Incendio di Mossa, copertura sull'ex Bertolini prima della bonifica
Briefing in mattinata. Preoccupa anche il capannone di via Aquileia, Del Sordi chiede più controlli.
A poco più di un mese dal rogo del deposito di rifiuti tossici all’ex Bertolini, una volta ottenuta dalla Procura l'autorizzazione ad accedere all'area dell'ex stabilimento in via Isonzo, le istituzioni si interrogano non solo su come muoversi per risolvere la situazione già critica a Mossa ma anche per prevenire problematiche simili in situazioni analoghe. Come, ad esempio, per uno stabile in via Aquileia a Gorizia. Ma andiamo con ordine.
Questa mattina il Palazzo della Prefettura a Gorizia è stato la cornice per enti e istituzioni, che già si erano ritrovati il giorno seguente al grave rogo che ha interessato la cittadina di Mossa, per alcuni aggiornamenti proprio sull’ex Bertolini. L’assessore regionale Fabio Scoccimarro ha annunciato lo stanziamento di 750mila euro nei confronti della municipalità per risolvere alcune criticità.
“Si provvederà a mettere in massima sicurezza l’area e dare sicurezza ai cittadini”, ha sottolineato a margine Scoccimarro. “L’area va completamente bonificata e con i fondi il comune provvederà a mettere le coperture in modo che con le piogge o il maltempo non ci siano problemi per il terreno, ma anche iniziare a togliere le strutture e smaltire il rifiuto che è completamente diverso da quello precedente”.
“I tecnici dell’Arpa dicono che in base alle indagini attuali non ci sono rischi alla salute. Mi metto nei panni dei cittadini che vedono una struttura con rifiuti che possono essere tossici. Noi siamo lì ogni giorno a controllare che sia tutto a posto. Ricordo che non si può ancora entrare nell’area in quanto le strutture sono pericolanti. Lasciamo qualche settimana: prima la copertura dei rifiuti e poi la bonifica dell’area ma parliamo di settimane e mesi e non di anni”, conclude Scoccimarro.
“Per quanto riguarda Mossa abbiamo fatto il punto: la situazione sembra sotto controllo mentre le autorità tecniche stanno concludendo le verifiche di competenza. Cercheremo di definire il punto della situazione anche con l’autorità giudiziaria per capire come intervenire per il ripristino dei luoghi. Per quanto riguarda la discarica di via Aquileia abbiamo cercato di definire gli aspetti oggettivi della situazione come procedere anche visti gli sviluppi giudiziari di questa primavera”, ha sottolineato il prefetto, Raffaele Ricciardi.
A seguire il tavolo si è riunito nuovamente, questa volta non con i comuni di Mossa e Capriva del Friuli – presenti con i sindaci Emanuela Russian e Daniele Sergon – ma con i rappresentanti di Gorizia. Presente l’assessore Francesco Del Sordi.
“La situazione è tornata alla ribalta dopo il tragico evento di Mossa – ha ricordato Del Sordi – e ricordo che di recente il sindaco aveva emesso un’ordinanza per intimare la proprietà a mettere mano alla faccenda ma il Tar l’ha bocciata. Il prefetto ci ha chiesto di riunirsi nuovamente ma mi sono permesso di proporre una serie di soluzioni per coinvolgere tutti gli enti che hanno titolo”.
Ma c’è anche un problema amministrativo, oltre a quello economico. “Dobbiamo trovare una soluzione – prosegue Del Sordi – ma non esiste un percorso chiaro e definito su come muoversi. Ecco la proposta di una conferenza dei servizi affinché ci possano permettere di agire”.
I rischi alla salute ci sono ma “parliamo di imballaggi in plastica. La situazione non è di particolare pericolo. Il problema non è il contenuto del capannone ma la presenza della ferrovia, dell’ospedale e del distributore dei carburanti, più che un evento in sé come a Mossa ci preoccupa un’eventuale reazione a catena”, conclude Del Sordi che ha ribadito di aver chiesto al questore un’intensificazione dei controlli in quella zona.
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