Incendio sul Carso sloveno, 200 vigili e 5 elicotteri per spegnere il rogo

La colonna di fumo rimane ben visibile, presenti ordigni bellici. Arrivato il Canadair.

Rimane ancora accesa la furia dell'incendio che da questa mattina divampa tra Opatje Selo e Temnica, nel territori comunale di Miren-Kostanjevica. Sul posto sono attivi i vigili del fuoco sloveni e italiani, con quasi 200 operatori tra personale di ruolo e volontari. Sono stati messi in azione gli elicotteri dell'esercito sloveno e della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, insieme a un Canadair arrivato dalla Croazia pochi minuti fa che ha fatto rifornimento nella baia di Sistiana.

Le condizioni drammatiche hanno costretto Lubiana ad attivare il piano nazionale anti-incendio, concentrando sulla zona le forze della Primoska e della vicina Carniola. Attivati 50 mezzi di soccorso, ma lo spegnimento delle fiamme è reso difficile dalla bora. Nel cielo sono presenti ben quattro elicotteri. A complicare ulteriormente lo scenario anche la presenza di ordigni bellici inesplosi, risalenti alla Grande guerra, alcuni dei quali saltati in aria a causa delle fiamme. Attivata un'unità nazionale di artificieri d'oltreconfine.

Dal lato italiano, rimangono in pre-allarme i vigili del fuoco di Gorizia e il Corpo forestale, oltre la Protezione civile che continua la sua opera di monitoraggio della situazione con le squadre dei comuni limitrofi alla zona confinaria. La colonna di fumo grigio rimane ben visibile sui cieli di Gorizia e del circondario, anche nel resto della pianura, con cenere e odore di bruciato che ha invaso anche i comuni della Bisiacaria, in particolare San Pier d'Isonzo, Fogliano Redipuglia e Ronchi dei Legionari. Auto e tetti presentano patina biancastra che si è accumulata in queste ore.

Foto Uprava Republike Slovenije za zaščito in reševanje

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