Incendio sul Carso, evacuati i residenti a Sablici e arriva il Canadair

Sul campo anche cinquanta volontari sloveni. Le operazioni.

Si aggrava il quadro degli incendi che stanno divorando il Carso tra Italia e Slovenia. Prosegue incessante il lavoro dei veivoli attivati per far fronte alle fiamme nell'area di Monfalcone, con il Canadair arrivato da Roma nel pomeriggio che sta compiendo ripetuti sorvoli sui roghi. Bloccati metanodotto e elettrodotto a causa del pericolo, mentre è in corso l'evacuazione dei residenti di Sablici, in comune di Doberdò del Lago, a poca distanza dal Lisert.

Attivato anche un quarto elicottero, che opera oltre a quello dei vigili del fuoco e della Protezione civile regionale. Attivati anche una cinquantina di volontari sloveni, con 11 mezzi a supporto delle squadre dalle provincie di Gorizia e Trieste. Presente anche la Guardia forestale che coordina le attività. Nel frattempo, oltreconfine, l'elicottero dell'esercito di Lubiana è impegnato sul fronte di Merna dove hanno ripreso vigore le fiamme che si pensavano ormai debellate dalla notte scorsa.

Rimane chiuso il tratto dell'autostrada A4 tra Redipuglia e Monfalcone, direzione Trieste, con uscita obbligatoria a Redipuglia. Consigliata la deviazione già a Villesse. Per lo stesso motivo, è ancora chiuso il percorso Sistiana-Redipuglia in direzione Venezia, con uscita obbligatoria a Sistiana. Il traffico ferroviario rimane paralizzato lungo l'asse Trieste-Venezia. Da Gorizia, è arrivata una cisterna di 3mila litri con quattro squadre e nove volontari di Protezione civile, insieme a quelli di San Lorenzo Isontino.

Il vento soffia verso sud, con odori e cenere avvertiti anche in città a Gorizia. Savogna d'Isonzo ormai è avvolta nel fumo, le forze dell'ordine si sono incontrati in prefettura a Gorizia per fare il punto della situazione e coordinare le prossime attività.

Foto Protezione civile e Nicola Aleksandr Graziani

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