Incendio senza fine sopra Caporetto, fiamme sulla montagna slovena

Incendio senza fine sopra Caporetto, fiamme sulla montagna slovena

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Incendio senza fine sopra Caporetto, fiamme sulla montagna slovena

Di Redazione • Pubblicato il 10 Lug 2022
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Le prime operazioni mercoledì, oggi riattivati i soccorsi sul monte Stol.

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Non si ferma l’emergenza incendi nella zona del monte Stol, a pochi chilometri da Caporetto. Da questa mattina, le autorità slovene sono impegnate nuovamente nello spegnimento delle fiamme che da giorni interessano la zona montuosa delle Prealpi Giulie, impegnando le squadre locali dei vigili del fuoco e di Breginj, sul posto fin dalle prime luci dell’alba. Anche la vetta del Muzec è interessata dalla problematica, con i primi soccorsi avviati già martedì pomeriggio.

Non è bastato nemmeno l’intervento di due elicotteri dell’esercito per debellare completare l’emergenza. L’intervento si contorna di un’amara ironia, visto che da questo venerdì Lubiana ha dichiarato la fine della grave minaccia per incendi nell’area proprio nell’Alta valle dell’Isonzo, inclusa Caporetto, mentre rimane parzialmente per i comuni di Miren-Kostanjevica e Renče-Vogrsko. In ogni caso, l’allarme sembra rientrato giovedì nel tardo pomeriggio, quando l’incendio si era ritirato.

Sembrava essere praticamente scomparso, grazie anche all’intervento della pioggia che si è riversata nei giorni scorsi. Sul campo, durante la settimana sono stati impegnati i pompieri di Breginj, Drežnica, Srpenica, Tolmino, Santa Lucia d’Isonzo, Bovec e Caporetto, intervenuti su terreni ripidi. Sabato, però, ecco di nuovo il fumo alzarsi dal fianco della montagna, probabilmente a causa di braci non completamente assopite e rimaste pronte a riesplodere negli stati più profondi. Attivato nuovamente l’elicottero militare.

Proprio per far fronte a emergenze analoghe, sempre più presenti lungo il confine tra Italia e Slovenia, i vigili del fuoco dei due Stati hanno sottoscritto un nuovo accordo nei giorni scorsi a Nova Gorica. Con il nuovo atto, si stenderanno le attività di collaborazione reciproca già esistenti su tutta la fascia confinaria, ricomprendendo altresì per la parte slovena anche l’operatività dei pompieri volontari.

Foto Gasilska Enota Kobarid

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