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Incendi sul Carso, l'opposizione incalza a Ronchi: «Benvenuto spieghi»
Le minoranze incalzano l'amministrazione, rimane in sospeso il tema piste taglia-fuoco.
I vari incendi che hanno ferito il Carso nostrano sembrano essersi spenti, ma ad accendersi ora sono le richieste dell'opposizione di Ronchi dei Legionari. In particolare quelle provenienti dal centrodestra e dalla civica afferente all'ex sindaco Vecchiet, che insieme chiedono lumi su come sia stata fronteggiata la grande emergenza vissuta in questi giorni che resteranno memorabili per le comunità del Mandamento.
È quindi prima il capogruppo di Noi con l'Italia, Boris Dijust, a chiedere un consiglio comunale urgente nel corso del quale il sindaco Mauro Benvenuto dovrà - secondo il consigliere di minoranza - relazionare sui provvedimenti presi a riguardo degli incendi. Da Insieme per Ronchi, l'ex primo cittadino Livio Vecchiet chiede che l'amministrazione locale si faccia portavoce perché la Regione avvii il ripristino delle strade forestali.
“Dobbiamo capire quella che è la situazione – ha detto Dijust – e comprendere anche perché i consiglieri non siano stati immediatamente informati dell'emanazione delle due ordinanze del primo cittadino”.
Le opposizioni ricordano che c'è una questione sul tappeto da diversi anni e che attende ancora una soluzione. Quella delle cosiddette piste taglia-fuoco, dei percorsi utilizzabili dai mezzi di soccorso per arrivare all’interno dell’area boschiva colpita da un incendio. Proprio il consiglio comunale di Ronchi, nei mesi scorsi, ha votato all'unanimità un ordine del giorno che chiede alla Regione di non perdere ulteriore tempo ed agire di conseguenza in tal senso.
“Da almeno 15 anni – sono le parole di Vecchiet – esse non vengono ripulite. In questi anni, da diverse amministrazioni, sono state spedite alcune lettere, tre solo dalla nostra città, per chiedere un intervento. A mio parere, poi, debbono essere realizzate delle fasce sboscate accanto alle abitazioni di almeno 15 metri e si deve agire nei confronti di Autovie Venete perchè siano pulite le scarpate stradali. L'erba è altissima e basta guardare la situazione in via Monte Sei Busi”.
L ex primo cittadino fa quindi un appello alla Regione anche perché sia implementata la dotazione di aerei antincendio con la dislocazione di almeno un canadair sull'aeroporto di Ronchi dei Legionari e che possa servire per Friuli Venezia Giulia e Veneto. “Oggi come oggi – aggiunge Vecchiet – essi arrivano da Roma ed i tempi di trasferimento possono risultare incolmabili quando si deve far fronte ad emergenze come quelle che stiamo vivendo in queste terribili giornate”.
Foto Protezione civile
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