Incendi, bruciano oltre 2.000 ettari di Carso tra Italia e Slovenia

Incendi, bruciati più di 2.000 ettari di Carso tra Italia e Slovenia

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Incendi, bruciati più di 2.000 ettari di Carso tra Italia e Slovenia

Di Redazione • Pubblicato il 22 Lug 2022
Copertina per Incendi, bruciati più di 2.000 ettari di Carso tra Italia e Slovenia

Sul campo circa 700 vigili del fuoco sloveni, situazione sotto controllo a Medeazza.

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Ha superato i 2mila ettari la vastita dell'incendio che da giorni sta divorando il Carso tra Italia e Slovenia. La stima arriva dal sistema di Protezione civile della Slovenia, coinvolgendo sottobosco, pini e bosco nell'area transfrontaliera, con un fronte che si estende per diversi chilometri. Solo nei pressi di Monfalcone, sono circa 570 gli ettari andati a fuoco, mentre sono circa 700 gli operatori di squadre dei vigili del fuoco e volontari sloveni attivati anche dal resto del Paese. 500 sul fronte italiano.

In loro supporto, ieri hanno sorvolato la zona anche elicoterri da Austria, Croazia e Slovacchia. Impegnati anche i velivoli dell'Aeronautica, polizia e un Pilatus. I mezzi ricorrono all'uso di termocamere, mentre il drone dell'esercito sloveno fornisce ulteriore supporto ai vigili del fuoco. Nella mattina di ieri, a causa del fumo denso, la sirena è stata attivata per avvertire il pericolo gli abitanti dei villaggi di Novelo, Temnica e Vojščica, nell'area di Merna.

Con l'aiuto delle forze dell'ordine, circa 400 abitanti di questi inseiamenti sono stati evacuati nell'aula magna della scuola elementare di Komen o presso i loro parenti. La situazione ancora problematica è quella nei pressi di Renče, dove prendono fuoco periodicamente pini neri e vengono spenti. Non sono comunque coinvolti case e abitati attualmente, la situazione rimane stazionaria ma meno grave rispetto ai giorni scorsi.

Impegnati anche artificieri e forestali, che stanno tagliando arbusti per evitare che il fuoco possa alimentarsi ulteriormente. Attivato anche un escavatore. La presenza di ordigni bellici rende pericolose le operazioni anche sul fronte italiano (nella foto), con bombe risalenti alla Grande guerra che riemergono dal suolo o che scoppiano a causa delle alte temperature. In serata, è stato contenuto l'incendio a Medeazza, in comune di Duino Aurisina, tenendolo lontano dalle abitazioni e procedendo con la bonifica. Scendono sotto soglia anche i valori delle pm 10.

Sul fronte ferroviario, è ripreso alle 10 di questa mattina il traffico ferroviario sul tratto Monfalcone-Bivio D’Aurisina, comune alle linee Udine e Venezia-Trieste, sospeso dalle 10.15 del 19 luglio. È stata infatti ripristinata completamente l’infrastruttura ferroviaria, rimasta pesantemente danneggiata dal fuoco. I lavori hanno visto impegnati ininterrottamente circa 100 tecnici di Rete Ferroviaria Italiana e delle ditte appaltatrici, durante il corso del tardo pomeriggio di ieri e di tutta la notte.

Ammontano a circa 320mila euro i danni subiti dall’infrastruttura ferroviaria su cinque chilometri di linea a doppio binario, interessati in particolare cavi elettrici e in fibra ottica.

Foto Ivan Bianchi/Protezione civile

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