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Inaugurato l'ultimo tratto A34 - H4, ancora grandi dubbi sui lavori in Slovenia
Taglio del nastro con l'assessore Amirante. Tubetti (FdI) interroga il Ministero, Moretti chiede l'intervento di Tajani.
Con la cerimonia di ieri sono stati completati i lavori sul tratto stradale di collegamento tra la A34 Villesse – Gorizia e la superstrada H4 slovena. Gli interventi eseguiti sul tratto stradale, circa 600 metri che precedono il valico di Sant'Andrea, riguardano il ripristino del sottofondo, il rifacimento dell'asfalto, la posa delle barriere di sicurezza e della segnaletica verticale e orizzontale necessarie per garantire la piena efficienza e sicurezza alla viabilità.
Il cantiere è stato diretto e gestito dal personale di Autostrade Alto Adriatico ed è stato ultimato in questi giorni, in tempo per le festività natalizie e a meno di 90 giorni dall'inaugurazione di Nova Gorica Gorizia Capitale europea della Cultura. L'attività si è svolta in quattro fasi principali, mantenendo sempre in esercizio il tratto anche per consentire continuità ai controlli in sicurezza svolti dalle Forze di Polizia sui veicoli in entrata e in uscita dal territorio italiano e per permettere ai mezzi di transitare alla Sdag (Stazioni Doganali Autoportuali di Gorizia).
«La Porta d'Italia è un tratto di strada simbolico che segnerà l'ingresso a Nova Gorica Gorizia Capitale europea della Cultura 2025, così come è simbolica l'eliminazione, attraverso questo grande evento transfrontaliero, di un confine che nel tempo è stato complesso e doloroso. Oggi restituiamo al traffico il completo rifacimento del raccordo tra la Villesse - Gorizia e la Slovenia, un tratto viario che con il suo grande arco d'accesso è già un'icona di GO!2025», così l’assessore regionale a Infrastrutture e territorio Cristina Amirante.
«Era importante completare tempestivamente le opere su questo tratto stradale che da tempo attendeva una manutenzione straordinaria visto il massiccio transito di mezzi pensati. La Regione si è resa immediatamente disponibile a sopperire alla carenza formale di utilizzo dei fondi su un tratto che è ancora di proprietà del Comune di Gorizia. Grazie ad un'ottima sinergia tra istituzioni e con Autostrade Alto Adriatico questo cantiere si è distinto per una grande performance vista la velocità con cui è stato raggiunto un accordo, sono stati reperiti tutti i fondi e si è giunti all'esecuzione dell'opera», così Amirante.
All'inaugurazione erano presenti, tra gli altri, il sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna e il presidente di Autostrade Alto Adriatico, avvocato Marco Monaco. Proprio Ziberna sottolinea come, da parte del governo sloveno, non sia mai giunta una risposta alle richieste del Comune per poter far transitare, in fase di lavoro, almeno i mezzi pesanti e gli autobus.
Mentre nel Question Time a livello regionale il consigliere Diego Moretti aveva richiesto il coinvolgimento del ministro Antonio Tajani - «Questo comportamento, da parte slovena, diventa inaccettabile nel momento in cui la stessa superstrada è stata finanziata, ai sensi degli accordi di Osimo, anche con risorse dello Stato italiano. Su questo tema, l'onorevole Serracchiani depositerà un'interrogazione al Governo. Riteniamo necessario che vi sia l'interessamento del ministero degli Esteri e dello stesso ministro Tajani, che in più occasioni ha dimostrato amicizia nei confronti di Gorizia e del Friuli Venezia Giulia proprio per rinviare i lavori e ridurre al minimo i disagi», così Moretti – a livello nazionale ha dato segnali positivi la senatrice in quota FdI, Francesca Tubetti.
«Ho depositato un’interrogazione ai ministri degli Affari esteri e delle Infrastrutture al fine di dirimere la situazione dei blocchi autostradali dei mezzi pesanti verso Gorizia, a causa dei lavori sulla H4 in territorio sloveno. La società autostradale slovena Dars ha comunicato che i suddetti lavori dureranno circa due anni, causando così danni economici di carattere permanente al nostro interporto e agli spedizionieri in ragione della successiva difficoltà nell’integrale ripristino della situazione», così Tubetti.
«Ricordo che si tratta di un corridoio strategico realizzato anche con i soldi degli italiani, come previsto dal trattato di Osimo nel 1975. Va inoltre considerato che la deviazione di tutto il traffico pesante verso l’interporto di Fernetti andrà a generare un incremento non accettabile anche all’ingresso autostradale, con conseguenze in termini ambientali sul delicatissimo lisert. Le notizie arrivate nei vari tavoli competenti risultano frammentate, pertanto ho ritenuto necessario che gli Esteri si attivino per avere informazioni più chiare e tutelare la circolazione commerciale verso l’Italia. Inoltre, nel caso in cui venisse confermato questo blocco devastante per l'economia goriziana, ho chiesto di valutare seriamente delle compensazioni, compresa la sollecitazione in sede Ue di una procedura di infrazione nei confronti della Slovenia», conclude Tubetti.
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