In mostra a San Pier d'Isonzo le opere di Valdiero Vecchiet

Due giovani musicisti, Samuele Giordano e Simone Candotto, allieteranno il vernissage assieme alle letture di Latiz.

Sarà inaugurata sabato 15 giugno alle 18 nella Sala del Consiglio comunale di San Pier d’Isonzo la mostra di Valdiero Vecchiet. L’artista sanpierino sarà presentato da Maria Grazia Persolja. L’esposizione sarà aperta fino al 30 giugno dalle 18 alle 21 nei giorni feriali e dalle 10 alle 12 nei giorni festivi.

Per l’occasione, all’inaugurazione, si esibiranno due giovani musicisti, Samuele Giordano e Simone Candotto. Tiziana Latiz leggerà alcuni brani del poeta del poeta sanpierino Pino Scarel.

«Come amministrazione comunale sin dall’inizio del nostro mandato abbiamo cercato di valorizzare gli artisti che operano nella nostra comunità», racconta il vicesindaco, Michele Fappani. «Nel 2022 abbiamo organizzato un'esposizione di opere di molti artisti sanpierini in occasione della prima riedizione della Festa in Piazza del 26 Dicembre, altri artisti hanno, in seguito, potuto esporre i loro lavori nella nostra sala del consiglio comunale. Dal 15 giugno sarà la volta di Valdiero Vecchiet, maestro d'arte che ha esposto in numerosi e prestigiosi concorsi internazionali. Un ringraziamento affettuoso anche alla moglie Licia Zanolla che con il suo contributo ha permesso l’organizzazione della mostra».

Valdiero Vecchiet vive e opera a San Pier d’Isonzo. Diplomatosi maestro d’arte, inizia ad esporre nel lontano1973 non solo in Italia, ma anche all’estero, dove sue opere sono presenti presso innumerevoli collezioni private. Molteplici sono i riconoscimenti ottenuti in vari concorsi e, inoltre, tramite severe selezioni degli artisti, partecipa su invito, a varie mostre internazionali: Klagenfurt, Lubiana, Salisburgo, Bistriza, Croazia.

«La sua lunga e significativa carriera pittorica l'ha portato a sperimentare vari generi espressivi all'interno di una evoluzione che ha avuto particolare interesse per lo sviluppo del paesaggio, per quanto sintetico e prevalentemente coloristico con l’introduzione di elementi visivi attualizzati. Permane costante nei suoi lavori la ricchezza timbrica e la potenza dominatrice dello luce», ha scritto Fabio Favretto mentre Silvano Clavora si è espresso così: «Valdiero Vecchiet ama esprimersi con un linguaggio sciolto e libero tanto nei temi di indirizzo figurativo quanto in quelli di matrice aniconica. Egli si affida all’estro del momento. Si lascia condurre dalla mano che a sua volta imprime gli impulsi al pennello che trasferisce sulla tela le sue emozioni. Le opere denunciano chiaramente l’approccio che l’artista ha con la tela. La gestualità del segno, la libertà inventiva, la spontaneità cromatica e l’uso disinvolto dei materiali alternativi alla pittura concorrono alla creazione di questi elaborati che danno la misura del suo variegato e fertile immaginario».

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