Danni e sporcizia in corso Verdi e galleria, ira dei locali a Gorizia

Danni e sporcizia in corso Verdi e galleria, ira dei locali a Gorizia

la protesta

Danni e sporcizia in corso Verdi e galleria, ira dei locali a Gorizia

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 05 Gen 2023
Copertina per Danni e sporcizia in corso Verdi e galleria, ira dei locali a Gorizia

I commercianti protestano per danni e sporcizia, dito puntato sul self service. La replica: «Mai successo nulla».

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È un grido esasperato, quello sollevato da alcuni commercianti tra l’area pedonale di corso Verdi e la galleria dell’ex Cassa di risparmio di Gorizia. Nelle ultime settimane, sono diversi gli episodi di sporcizia lasciata all’esterno dei locali, in particolare attorno a tavolini e sedie, dovendo anche ripulire i rigurgiti di qualcuno che probabilmente ha mal digerito l’alcol. Una situazione immortalata anche dalle telecamere di sicurezza e i titolari hanno segnalato il tutto più volte alle forze dell’ordine.

A raccontare la situazione è in particolare Claudio Puppulin, titolare del negozio di abbigliamento Mio Mak in galleria, l’unica attività rimasta nella zona. “Qui diventa la terra di nessuno - spiega - ci sono gruppi di ragazzini che arrivano qui al pomeriggio e rimangono fino a sera. Ti trattano male, una volta sono stati quasi aggredito e ho dovuto chiudermi in negozio”. La situazione, rileva, è peggiorata da circa sei mesi: “Chiamo sempre la polizia, è pericoloso anche andare al bancomat. La gente ha paura di passare di qui la sera”.

L’esercente punta il dito in particolare verso la vicina attività di macchinette self service, la prima attiva 24 ore su 24 aperta da un anno in centro: “Sono qui da 30 anni, da quando è stata aperta quell’attività ci sono problemi. Ogni giorno devo lavare urina e vomito, questa comunque è proprietà privata con la possibilità di passaggio pubblico”. Puppulin accusa poi che l’area “è una zona nascosta in pieno centro, dalle telecamere vedo perfino qualcuno entrare in auto ma è solo pedonale. Questi non ti fanno lavorare”.

La situazione era stata oggetto anche di un’interrogazione in consiglio comunale, da parte di Franco Zotti all’assessore alla polizia locale, Francesco Del Sordi. In quell’occasione, l’esponente della giunta aveva replicato che il problema era ben noto e che l’amministrazione sta facendo il possibile per trovare una soluzione. “Ho chiesto aiuto al Comune - incalza il commerciante - ma tutti sanno e nessuno fa nulla”. Preoccupazioni condivise anche dai bar vicini, come il Class Café, dove il titolare Roberto Carcangiu non le manda a dire.

“Mi hanno rubato anche delle sedie - accusa -, prima erano episodi sporadici ma ora è già sistematico. Va bene sedersi fuori quando il locale è chiuso, ma perché fare danni gratuiti”. Danni sono stati subiti anche dall’adiacente Galleria Cafè, dove sono stati ritrovati sedie e tavolini danneggiati. L'attenzione è indirizzata in particolare verso un gruppo di ragazzini, tra cui diversi minorenni, che si ritrova quotidianamente nella zona della galleria nel pomeriggio.

Dal canto suo, Paolo Scattone - amministratore di Baracca24 che gestisce il self service - respinge le accuse: “Se ci fossero casi di questo tipo, sarebbe meglio rivolgersi alle forze dell’ordine. Noi abbiamo già fatto un esposto in questura per dichiarazioni e atteggiamenti di alcune attività vicine che hanno mandato via i nostri clienti, dicendo cose non vere. È seguita anche una lettera del nostro avvocato. Resta il fatto che tutte le volte che sono state contattate le autorità, non ci è stato notificato nulla. Volutamente non vendiamo cannabis o alcolici”.

“Quello che accade fuori in galleria o in strada - prosegue - non è mai stato disturbo della quiete pubblica. Abbiamo messo anche delle indicazioni sul comportamento da tenere, sono tutti ragazzi per bene e noi non abbiamo mai avuto problemi. Se a qualcuno da fastidio per l’etnia, ci dispiace” in riferimento alla presenza di diversi ragazzini di origine straniera che si fermano nel corridoio. In ogni caso, “non c’è mai stato assembramento o caos, se qualcuno arriva lì con la cassa e la musica gli abbiamo detto di non disturbare la quiete”.

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