Vernice sul monumento di Peteano, ex carabinieri in campo per ripulirlo

La raccolta fondi può essere sostenuta online sulla piattaforma Gofundme e l’obiettivo è raggiungere 5mila euro. Le parole della dem Vito.

Si sono mossi subito gli iscritti all’Associazione nazione carabinieri di Farra d'Isonzo Sezione Brigadiere Antonio Ferraro per raccogliere fondi da destinare al restauro del monumento di Peteano. La sezione che, tra l’altro, porta il nome di uno dei tre carabinieri che il 31 maggio 1972 persero tragicamente la vita in un attentato. La raccolta fondi può essere sostenuta a questo link e l’obiettivo è raggiungere 5mila euro.

Proprio nei giorni scorsi – dopo la scoperta dell’atto lunedì mattina – il sindaco, Marco Vittori, aveva sottolineato, nell’esprimere la propria amarezza per il gesto, come sarebbe stato ancor più difficile restaurare il monumento dopo l’ultimo intervento di due anni fa.
«Dopo l’ennesimo sfregio al monumento in memoria delle vittime della strage di Peteano ci faremo carico con i nostri rappresentanti istituzionali di chiedere siano prese iniziative a tutela del cippo commemorativo e affinché dalle più alte autorità dello Stato sia finalmente dato un formale segno di riconoscimento alle vittime innocenti della violenza eversiva», ha sottolineato la segretaria del Pd provinciale di Gorizia Sara Vito.

Ricordando che «la consigliera Fasiolo ha riferito quanto reso noto dal sindaco Vittori nella Quinta commissione consiliare in merito agli abbandoni di sacchi di immondizie nei pressi del monumento», Vito ha annunciato che «a livello di Consiglio regionale e parlamentare intendiamo raccogliere seriamente l’appello del sindaco di Sagrado, di tutti quanti doverosamente hanno cura e memoria di questo agguato che collega Peteano alle trame nere, dei familiari, dell’Arma dei Carabinieri e delle associazioni».

«Non è accettabile che questo monumento di rilievo nazionale sia lasciato in carico al Comune, esposto a inciviltà e sfregi senza alcuna vigilanza elettronica e apparecchiature dissuasive. E non è giusto che al luogo in cui furono uccisi i tre carabinieri manchi ancora l’omaggio dello Stato» ha concluso la dem.

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