Luci e suoni al Festival dell'Acqua, una capsula del tempo pronta a Staranzano

Luci e suoni al Festival dell'Acqua, una capsula del tempo pronta a Staranzano

Il programma

Luci e suoni al Festival dell'Acqua, una capsula del tempo pronta a Staranzano

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 17 Mag 2024
Copertina per Luci e suoni al Festival dell'Acqua, una capsula del tempo pronta a Staranzano

Sabato 18 sarà ospite Marco Paolini mentre domenica sera spazio al teatro a pedali a impatto zero.

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Il Festival dell’Acqua comincia con tanta acqua. Anche se alcuni appuntamenti hanno già preso il via nei giorni scorsi, l’inaugurazione della mostra “Risorgiva – ecosistemi in estinzione” di giovedì 16 maggio, si può ben dire sia stata lavata dal cielo con una pioggia scrosciante. Festival bagnato, festival fortunato, dunque, con un ricco programma fino a domenica 19 maggio. Tra gli appuntamenti lo spettacolo di Marco Paolini di sabato 18 maggio e il Teatro a Pedali di domenica 19 quando sarà ospitata la chiusura simbolica del festival con "L'altro mondo - piccole storie di cambiamento", un format di teatro a pedali a impatto zero, la cui energia è prodotta dagli stessi spettatori in sella a delle speciali biciclette. 

A presentare quella che è stata ben più che un taglio del nastro, ma una vera e propria festa, dopo i saluti istituzionali, Francesco Scarel, curatore del progetto ed Elisabetta Tola, giornalista scientifica di Radio3 Scienza. Una vera festa, come si diceva con la XMobil (il laboratorio mobile a energia solare dell’XCenter), il DJSet a cura di Dobialab, i suoni spazializzati del DodekaOTTO nella Sala del Consiglio Comunale, le tante videoproiezioni. Nella Sala Peres del Palazzo Municipale, poi, trova spazio Archeoplastica – Il museo degli antichi rifiuti spiaggiati, progetto di grande fascino che ha l’obiettivo di sensibilizzare sul problema dell’inquinamento da plastica (tema, peraltro, della Giornata Mondiale della Terra 2024) e promuoverne un uso più responsabile. In mostra trenta reperti vecchi di decenni, cui si affianca una selezione proveniente dalle coste del Friuli Venezia Giulia, a cura dell’Area Marina Protetta di Miramare (che realizza anche le visite guidate, su prenotazione).

Tra gli ospiti dei prossimi giorni va ricordata "La fabbrica del mondo" (già anche format RAI) che sarà a Staranzano sabato 18 con Marco Paolini che condurrà un talk insieme alla climatologa Elisa Palazzi. Anche Francesca Mannocchi (attesa anche lei il 18 maggio) - giornalista e documentarista - rifletterà al Festival sulla geopolitica dell'acqua e i diritti negati: è tra l'altro autrice del reportage del Bangladesh, divorato dall'acqua pochi anni fa.

Ma anche Massimo Cirri che domenica 19 maggio illustrerà numeri e impatto di "Mi illumino di meno". Marina Senesi porterà venerdì 17 maggio al Festival il suo "Porto a porto", con le musiche della Banda Osiris: un viaggio lungo le coste dell'Italia, che racconta di bellezza e malcostume.

Diverse le attività espositive, tra cui una mostra dedicata alle microplastiche (Enzo Suma) e al loro ritrovamento; ospite nel piazzale della Biblioteca anche la "Roulotteatro" di Samovar, che presenterà a sette/otto spettatori alla volta una magica storia sull'acqua tra clowneria, poesia e affascinanti marchingegni.

L’acqua, però, va osservata da vicino, toccata con mano, esperita. Per questo il Festival propone, nuovamente, alcune visite guidate alla scoperta di luoghi di incontaminata bellezza e di grande valore storico. Due gli appuntamenti in programma sabato 18 maggio: l’uscita con il Dragon Boat insieme alle “mule del Drago” (la squadra dell’ANDOS di Gorizia), in compagnia delle quali anche i neofiti della canoa potranno scivolare sulle quiete acque del territorio; la visita naturalistica al Lido di Staranzano e l’incontro con Stefano Devoti, che presenta la sua opera d’arte ambientale (a cura dell’Associazione Ecopark). Domenica 19 maggio, invece, è la volta della visita guidata all’Idrovora Sacchetti e al Museo Digitale della Bonifica, realizzata in collaborazione con il Consorzio di Bonifica.

Dedicati ai più piccoli, infine, i laboratori per bambini dai 6 ai 13 anni in programma nella Sala Ragazzi della Biblioteca Comunale “Margherita Hack” i pomeriggi dei giorni 17, 18 e 19 maggio, a cura dell’Area Educativa di Benkadì APS. Perché al Festival si va in famiglia e mentre gli adulti, nella Sala Delbianco, seguono i diversi talk, i bambini, nell’attigua Sala Ragazzi, scoprono un nuovo modo di pensare all’acqua. Nelle giornate del Festival sarà distribuito, a offerta libera, il poster L’alfabeto dell’acqua, risultato dell’omonimo laboratorio realizzato presso la Scuola Primaria Edmondo e Amicis da Damatrà. Il ricavato sarà devoluto all’Associazione italo-malgascia TsiryParma, che lotta per difendere le foreste del Madagascar. tutti gli eventi del Festival sono a ingresso libero, fino a esaurimento dei posti disponibili. È consigliata la prenotazione on line su www.acquafestival.it. La prenotazione è obbligatoria per le visite guidate alla mostra Archeoplastica, la performance Officina oceanografica sentimentale, l’uscita con il Dragon Boat e la visita all’Idrovora Sacchetti. 

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