Gusti torna a Gorizia dal 21 al 24 settembre, ecco tariffe e borghi in città

Gusti torna a Gorizia dal 21 al 24 settembre, tariffe e borghi in città

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Gusti torna a Gorizia dal 21 al 24 settembre, tariffe e borghi in città

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 06 Mar 2023
Copertina per Gusti torna a Gorizia dal 21 al 24 settembre, tariffe e borghi in città

Approvate le tariffe per l'edizione 2023, c'è anche la tassa per la pulizia. I borghi previsti e i criteri da rispettare.

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C’è tempo fino al 21 aprile per presentare richiesta di partecipazione a Gusti di frontiera. La kermesse enogastronomica internazionale di Gorizia - che ritorna senza più vincoli e restrizioni - si svolgerà dal 21 al 24 settembre 2023, svelando già qualche anticipazione. Oltre alle date in sé, oggi è stato reso noto che la mappa dei borghi nel centro storico sarà radicalmente modificata, vista l’impossibilità di collocare gli stand ai Guardi pubblici di corso Verdi. I lavori per il restyling dell’area non permetterà infatti di allestire i tendoni, decidendo così di modificare alcune aree e inserirne di nuovo, come il Parco del municipio.

Pubblicata anche la determina della giunta comunale, con le linee guida e punteggi per gli operatori per poter prendere parte all’evento. Lo stesso documento preannuncia che saranno confermati i borghi Italia, Mare, Pro Loco-enti istituzionali–associazioni, 3P pane-pasta-pizza, Slovenia e penisola balcanica, Austria, Francia, Nord Europa, Europa centrale, Latino e Americano, Oriente, Africa, Street Food, Mercato di Gusti e Piazza del Gusto. All'interno di ogni area, peraltro, sarà previsto uno spazio riservato per ospitare enti e città con cui Gorizia ha collaborazioni o gemellaggi.

Le proposte presentate dovranno quindi soddisfare una serie di requisiti: esperienza professionale (fino a 15 punti), prodotto innovativo (5 punti), utilizzo di strutture e/o servizi a basso impatto ambientale e nel rispetto dei criteri ambientali minimi (10 punti) e diverse tipologia attività (fino a 14 punti) e l’adozione misure di sicurezza aggiuntive rispetto a quelle già richieste (5 punti). In caso di parità di punteggio tra più soggetti della stessa area geografica di riferimento o di più soggetti singoli, si terrà conto delle presenze consolidate nelle ultime cinque manifestazioni, attribuendo un punto per ogni anno di presenza.

Inoltre, verrà dimezzato il punteggio dei soggetti che nell'edizione precedente non hanno provveduto al pagamento delle quote previste nel termine stabilito dalle Linee guide. Per quanto riguarda le tariffe, si va dai 170 euro per attività di vendita del settore non alimentare ai 256 euro per quello alimentare. I chioschi senza cucina pagheranno 552 euro, 868 euro quelli provvisti. La vendita di prodotti con sede fissa nell’area dell’evento sarà di 75 euro, per la somministrazione sale a 296 euro. Su questo punto, gli stand già grandi di 25 metri quadri pagheranno 4 euro a metro quadro in più, fino a un massimo di 300 euro.

Guardando invece alle cauzioni per l’occupazione di suolo pubblico, saranno di 110 euro per le attività di vendita del settore alimentare, 200 euro per la somministrazione alimenti e bevande senza cucina e 300 euro con cucina. In più, ci sarà una tassa standard per tutti di 10 euro, per coprire i costi finali di pulizia. Per le onlus, è prevista la gratuità degli spazi compatibilmente con la disponibilità. Infine, prevista la chiusura delle strade al traffico da lunedì 18 settembre e fino a martedì 26 settembre, al fine di consentire tutti gli allestimenti, i disallestimenti e la pulizia finale. La documentazione è sul sito del Comune.

Foto di archivio

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