Gropuzzo pronto a lasciare la Questura di Gorizia, 4.242 reati nel 2022

Gropuzzo pronto a lasciare la Questura di Gorizia, 4.242 reati nel 2022

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Gropuzzo pronto a lasciare la Questura di Gorizia, 4.242 reati nel 2022

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 12 Apr 2023
Copertina per Gropuzzo pronto a lasciare la Questura di Gorizia, 4.242 reati nel 2022

Presentati i dati sull'attività dell'ultimo anno, casi in aumento dopo il periodo Covid. Rimangono alte le truffe informatiche.

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Il questore Paolo Gropuzzo è pronto a lasciare Gorizia, per un’altra sede o finalmente la pensione. È stato lui stesso ad annunciare il prossimo addio questa mattina in sala Verdi di Palazzo de Bassa, nella cerimonia di presentazione dei dati sull’attività 2022 delle forze dell’ordine per la 171esima Festa della polizia. Un bilancio, quello della Questura cittadina, che registra 4.242 attività criminali rilevate nel corso dell’ultimo anno, con un +10,2% rispetto ai dodici mesi prima, segnati comunque dalle restrizioni anti-Covid ancora presenti.

“C’è stato un inevitabile aumento dei reati rispetto al 2020 e 2021- ha rilevato il capo della polizia - ma rispetto al 2019 il dato è in linea”. Ha quindi posto l’accento sul “grande allarme sociale legati ai furti in abitazione dei mesi scorsi, ma possiamo vedere che i reati contro il patrimonio non sono molto diversi dal passato”. Ha quindi elogiato il fatto che “in questa comunità ci sono ancora abitudini positive, piccoli accorgimenti efficaci contro la criminalità”, mentre crescono ancora le truffe informatiche.

Guardando allo storico, l’attività criminale ha avuto un’inevitabile flessione negli anni di pandemia: nel 2020 si è toccato il minimo con 3.801 casi, saliti a 3.850 l’anno dopo. Il totale del 2022 supera anche quello del 2019 (3.937 episodi), 2018 (4.231), 2017 (4.094) e 2016 (3.961). In questo quadro, pesano in particolare i furti, ben 1.361, che supera il livello di tre anni fa quando erano 1.347 ma rimane ancora sotto alla media delle ultime annate, in particolare del 2013 quando furono 2.235. la maggior parte sono in abitazione.

Il comune che registra più reati è quello di Gorizia (1.252) pari al 29,5% del totale, seguito da Monfalcone con il 23,2% (984) e Grado al 9% (386). Dividendo il territorio provinciale in due, comunque, è la zona del Basso Isontino ad avere più episodi: 2.145 rispetto 2.097, al netto di una popolazione più ampia, con 71.095 abitanti rispetto ai 66.804 dell’Alto Isontino. Come rimarcato da Gropuzzo, la pandemia ha portato molti a utilizzare internet sempre più frequentemente, con un aumento esponenziale dei reati online.

Nel 2022 sono stati 788, in calo rispetto ai 993 del 2021 e 849 del 2020, ma sempre più alti rispetto agli ultimi dieci anni. Calano invece i casi legati all’uso e vendita di stupefacenti (58), dopo il trend di crescita costante tra il 2015 e 2018. Nell’illustrare il report, scaricabile dal sito della Questura, Gropuzzo ha quindi sottolineato lo sforzo compiuto nell’ultimo anno non solo per far fronte all’ordinaria amministrazione, ma anche sul fronte degli incendi estivi sul Carso e nella gestione dei migranti, tra rotta balcanica e Ucraina.

Ben tremila gli ingressi registrati dal palazzo di via Cavour nell’ultimo anno, di cui appena 1.200 hanno presentato domanda di asilo e 700 hanno avuto accesso a strutture di accoglienza. “L’immigrazione è un problema strutturale che va risolto dall’Europa - il commento a lato -, Dublino ormai è anacronistico”. Parallelamente a questo, c’è l’attività del Cpr di Gradisca d’Isonzo, che ha eseguito 1.400 rimpatri dal 2020, definendolo “modello per il resto d'Italia, è quello che ha fatto più rimpatri nel resto della Penisola”.

Ripensando poi alla gestione degli incendi, “non mi sarei aspettato di fare un’evacuazione. È stato duro convincere psicologicamente le persone più anziane ad andarsene”. Lavoro elogiato per il coordinamento tra le diverse componenti in campo, insieme anche agli omologhi sloveni rappresentati in sala da una delegazione della Policija di Nova Gorica. Sul tema criminalità, poi, ha fatto il raffronto con Monfalcone, dove si legge una flessione negativa dei reati: “Loro hanno puntato molto sulla videosorveglianza. È il futuro, la libertà è rispettare gli altri”.

Reati in provincia di Gorizia, oltre 4.700 chiamate di intervento nel 2022


Quella di oggi, comunque, non sarà l'ultima occasione pubblica in cui il questore presenzierà e farà gli onori di casa a nome della Polizia. "In futuro - ha aggiunto - i risultati ci saranno che io ci sia o meno. La città ha davanti di sè una grande sfida nel 2025, non solo per sé stessa ma per l'intera provincia e regione". Poi, la commozione nel ricordare i colleghi che hanno dato la vita per aiutare il prossimo, anche se si trovavano fuori servizio. L'ultimo esempio è quello di Domenico Zorzino, assistente capo coordinatore a Padova, ricordato anche dal ministro dell'Interno nel suo discorso.

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