Gratuità e impegno di speranza quotidiano, ritorna a Gorizia la ‘Festa del Volontario e della Solidarietà’

Gratuità e impegno di speranza quotidiano, ritorna a Gorizia la ‘Festa del Volontario e della Solidarietà’

AL KULTURNI DOM

Gratuità e impegno di speranza quotidiano, ritorna a Gorizia la ‘Festa del Volontario e della Solidarietà’

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 18 Nov 2024
Copertina per Gratuità e impegno di speranza quotidiano, ritorna a Gorizia la ‘Festa del Volontario e della Solidarietà’

Il tema è Capaci di segni tangibili per un futuro migliore. Interverranno il sociologo Stefano Allievi, il fondatore e presidente dell’associazione Kayrós don Claudio Burgio e due volontari testimoni di speranza.

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La gratuità di un sorriso e una mano “operativa” tesa per aiutare le persone, sono dei semi fecondi per una comunità che sa guardare con rispetto ed in maniera seria ai temi della solidarietà e del volontariato. Di tutto questo si è parlato stamane, all’Istituto "Contavalle" dove è stata presentata la terza edizione della Festa del Volontario e della Solidarietà incentrata sul tema “Capaci di segni tangibili per un futuro migliore”. «Il volontariato è una cosa importante – sottolinea l’arcivescovo di Gorizia e presidente della Caritas, monsignor Carlo Roberto Maria Redaelli – la partecipazione alle proposte in maniera associata con altre realtà è un modo per dire che siamo insieme in maniera continuativa e in modo da essere voce e stimolo per la comunità». L’evento vedrà la partecipazione del Terzo Settore socio-sanitario ed è in programma per venerdì 22 novembre alle ore 18, nella Sala Maggiore del Kulturni Dom, in via Italico Brass 20 a Gorizia.

L’iniziativa sorge per ringraziare i volontari dell’ambito sociale per l’impegno che quotidianamente offrono a favore delle persone più fragili, nonché per rafforzare la rete tra le diverse realtà presenti nel mondo del volontariato socio-sanitario del territorio di Gorizia e Nova Gorica, anche in preparazione dell’anno europeo della cultura che si svolgerà nel 2025. L’evento è diventato nel tempo un’occasione importante per creare uno scambio e una conoscenza reciproca tra i volontari e associazioni, ma anche un momento di formazione e di sensibilizzazione e promozione del volontariato. Proprio in un’ottica e in un respiro più ampio di condivisione è stato quindi deciso di estendere l’invito anche al Terzo Settore socio-sanitario, che quotidianamente si spende per stare accanto ai più piccoli, ai più fragili, a chi è malato, a chi è anziano, a chi è più solo. Il tema conduttore della festa si ispira al messaggio di Papa Francesco per la Giornata Mondiale dei Poveri, ma anche un aspetto che richiama chiaramente alla speranza, che guiderà il Giubileo 2025. Volontari e operatori del Terzo Settore sono infatti impegnati a creare ogni giorno speranza, soprattutto verso coloro che soffrono, generando relazioni, costruendo il bene comune e spendendosi nella società tentando di renderla un posto migliore.

Promotore dell’iniziativa è anche quest’anno la Caritas diocesana di Gorizia, affiancata dagli “storici amici” dell’Associazione Nazionale Alpini Sezione di Gorizia, Associazione Nazionale Forestali Sezione del Friuli Venezia Giulia, Chiesa Evangelica Metodista di Gorizia, Croce Rossa Italiana Comitato di Gorizia, Unitalsi Sottosezione di Gorizia, Karitas e Humanitarno Društvo KID della vicina Nova Gorica, ai quali si affianca quest’anno una “new entry”: Associazione Club Alcolisti in Trattamento – ACAT Goriziana. La “Festa del Volontario e della Solidarietà” gode del patrocinio del Comune di Gorizia e del contributo di Cassa Rurale FVG, Conte Servizi di Silli Luca, Serimania e Poligrafiche San Marco. «Generare accoglienza, inclusione e speranza rappresenta un valore necessario in una società improntata all’individualismo – sono le parole del vicedirettore della Caritas diocesana, Adalberto Chimera – quanto proponiamo sarà un evento dal carattere transfrontaliero. Per l’occasione verranno pure consegnati dei riconoscimenti ai volontari che si sono distinti nella e per la loro attività».

A presentare i dettagli del programma della serata, è stata poi Valentina Busatta, responsabile dell’area promozione di Caritas. La festa si aprirà con i saluti istituzionali dell’arcivescovo di Gorizia e dei rappresentanti istituzionali. Successivamente - dopo la proiezione di un breve video promozionale curato dal regista Mattia Vecchi, che desidera introdurre i presenti sul tema della Speranza e della cura degli altri - si entrerà nel vivo della serata con gli interventi dei due ospiti di questa terza edizione: il professor Stefano Allievi, sociologo dell’Università degli studi di Padova, il quale si soffermerà sul “Costruire relazioni in una società plurale”, toccando proprio i “segni di speranza” che attraversano la società di oggi, e don Claudio Burgio, fondatore e presidente dell’associazione Kayrós che dal 2000 si occupa di offrire supporto, alloggio e reinserimento a minori in situazioni di difficoltà, attraverso vari progetti ed iniziative. È inoltre cappellano dell’Istituto penale minorile “Cesare Beccaria” di Milano.

Don Burgio, partendo dalla sua esperienza, approfondirà come il Terzo Settore e i suoi professionisti possano, con il loro operato, anche creare speranza, oltre che sostegno e accompagnamento. A fare seguito ai due relatori, anche due giovani volontari che porteranno la propria esperienza personale, fatta non solo di aiuto agli altri ma anche, appunto, di concreti segni di speranza. A moderare e condurre l’incontro, sarà il giornalista Christian Seu. Come detto, anche quest’anno non mancherà un segno di riconoscimento - un “grazie”, non un premio – ai volontari che, nelle varie realtà partecipanti, hanno lasciato con la loro opera un tratto importante. Nel corso della serata ci saranno anche alcuni intermezzi musicali proposti dal “Coro Sant’Ignazio” di Gorizia. Non resta quindi che attendere venerdì quando si ascolteranno coloro che sono impegnati nel concretizzare la testimonianza che i poveri hanno veramente un posto privilegiato nel cuore di Dio.

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