«Grandi hub hanno fallito a Gradisca, centrodestra dica dove vuole hotspot»

«Grandi hub hanno fallito a Gradisca, centrodestra dica dove vuole hotspot»

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«Grandi hub hanno fallito a Gradisca, centrodestra dica dove vuole hotspot»

Di S.F. • Pubblicato il 08 Set 2023
Copertina per «Grandi hub hanno fallito a Gradisca, centrodestra dica dove vuole hotspot»

Sui richiedenti asilo, il consigliere regionale Bullian critica le contraddizioni del presidente Fedriga sull’accoglienza diffusa.

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L’ingresso dei migranti in regione dalla rotta balcanica è stato definito dal presidente della Regione Massimiliano Fedriga una oggettiva difficoltà che sta vivendo la nostra regione, che necessita di un forte intervento europeo in materia. “Stiamo parlando di un transito attraverso due Paesi Ue, Slovenia e Croazia, e degli accordi necessari con tutti gli altri paesi extra Ue – ha affermato Fedriga nei primi giorni di settembre - che sono però protagonisti nella rotta balcanica: se non c'è una mobilitazione politica dell'Europa, penso che sarà una battaglia non che l'Italia ma che l'Europa perde".

"Noi abbiamo dato la disponibilità, ancora anni addietro – ha specificato il presidente – di risorse per utilizzare mezzi per aiutare con le pattuglie miste i controlli dei confini. Abbiamo dato disponibilità a collaborare, per quanto riguarda le nostre competenze, con tutti i paesi di transito. Però adesso deve muoversi l'Europa". Sul tema è intervenuto nelle scorse ore il consigliere regionale di Patto per l’Autonomia, Enrico Bullian. “Ho letto con curiosità – sono le parole del consigliere Bullian – le ripetute dichiarazioni degli esponenti del centrodestra regionale, a partire da quelle del presidente Massimiliano Fedriga.

Quest’ultimo chiede a gran voce la redistribuzione equa dei richiedenti asilo a livello nazionale e regionale, ma non vuole applicare lo stesso principio di redistribuzione e diffusione per piccoli gruppi nel territorio del Friuli Venezia Giulia, dove può giocare un ruolo da protagonista e dove insistono grandi strutture di accoglienza come il Cara di Gradisca d’Isonzo che hanno già manifestato da tempo i propri limiti. Al contrario, il suo omologo veneto Zaia, con sano pragmatismo veneto, ha aperto all’accoglienza diffusa perché l’obiettivo è gestire il fenomeno con miglior beneficio, o minor impatto se si adotta un’ottica negativa ma realista, per i richiedenti asilo e per le comunità ospitanti, evitando la contrapposizione ideologica”.

Bullian definisce poi la posizione di Fedriga “un evergreen della propaganda per mantenere alta la tensione sul tema richiedenti asilo per capitalizzarla in consenso elettorale”. “La Lega – continua il consigliere - pur nelle varie trasformazioni avvenute del partito, e salvo rare eccezioni come Zaia, continua ad aver bisogno del nemico esterno. Non c’è stata una maturazione istituzionale nonostante i lunghi anni al potere e quindi le situazioni complesse non si risolvono, ma si incancreniscono esasperando gli animi e impedendo pratiche di inclusione e integrazione”.

Il consigliere critica inoltre le frasi ad effetto pronunciate sull’Unione Europea “spesso chiamata in causa solo per le reali falle nel sistema di gestione dei flussi dei richiedenti asilo politico dovute per buona parte proprio a quelle forze conservatrici o reazionare europee a cui fanno riferimento le destre italiane”. Bullian chiede così prese di posizione di maggior visione “Che pensino a un’Europa più forte e coesa, un soggetto politico continentale in grado di trattare a pari livello con Stati Uniti e paesi emergenti, a partire da Cina e India, per affrontare le sfide generali della contemporaneità”.

“Attaccare l’Unione Europea solo in riferimento alla mancata redistribuzione dei richiedenti asilo politico, è la posizione di chi critica una realtà per allontanare le responsabilità, ma sapendo in fondo di essere corresponsabile di quella situazione mal gestita”. “Sull’hotspot è necessario una specifica da parte delle istituzioni competenti nella scelta – sostiene Bullian - dicano dove vogliono farlo. Ricordiamo poi al presidente Fedriga che l’hotspot non serve solamente ad allontanare chi è entrato irregolarmente, ma anche e forse soprattutto a dare continuità di tutela a chi ha diritto allo status di rifugiato”.

Eancora Bullian: “Quando si dice che l’accoglienza diffusa ha fallito, si dovrebbe anche dire come si valutano le alternative oggi esistenti. Il Cara di Gradisca o la Caserma Cavarzerani di Udine, ovvero strutture con grandi concentrazioni di richiedenti asilo, hanno funzionato meglio? Non penso lo si possa affermare secondo scienza e coscienza. Va smentita inoltre anche l’affermazione che l’accoglienza diffusa è priva di controllo”.

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