Grandi bottiglie di vino all'asta, corsa per aiutare la Castagnavizza

Grandi bottiglie di vino all'asta, corsa per aiutare la Castagnavizza

la raccolta fondi

Grandi bottiglie di vino all'asta, corsa per aiutare la Castagnavizza

Di Daniele Tibaldi • Pubblicato il 29 Ott 2023
Copertina per Grandi bottiglie di vino all'asta, corsa per aiutare la Castagnavizza

Giunti appassionati da più parti del mondo, inclusi gli Stati Uniti. Raccolti oltre 60mila euro per i lavori di restauro della chiesa del monastero.

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Dopo il successo dell’anno scorso, si è svolta ieri mattina, nelle cantine del monastero della Castagnavizza, a Nova Gorica, la seconda asta dei Grandi vini della Contea per la pace. Un evento organizzato a scopo di beneficenza dai Cavalieri della classificazione dei cru dell’imperatrice-regina Maria Theresa, i cui proventi saranno nuovamente devoluti al monastero francescano per finanziarne i lavori di restauro.

A presiedere l’evento benefico, oltre al padre superiore del monastero, fra Niko Žvokelj, anche l'ex presidente del Friuli Venezia Giulia Riccardo Illy, ieri in veste di console onorario della Francia: “Il recupero dei cru francesi mi riempie di gioia. Questo progetto ha delle caratteristiche uniche al mondo: non solo coinvolge due stati diversi, l’Italia e la Slovenia, ma anche le tradizioni dell’impero austriaco e della Francia, offrendo un grande contributo allo sviluppo turistico del territorio”. E quale sarebbe, secondo Illy, la vocazione di questa città divisa dal confine? “Essere la città del vino: è il momento giusto per sviluppare un progetto ulteriore sulla ‘capitale’ del turismo del vino”.

Presente anche il sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna, in rappresentanza anche – ci ha tenuto a ribadirlo – dell’omologo di Nova Gorica Samo Turel. “Che nostalgia di quei tempi in cui qui si poteva parlare in più lingue e ci si capiva lo stesso – ha affermato il sindaco rivolgendosi scherzosamente all’interprete –, eppure molti sono i segnali che ci dicono questo territorio sta tornando a crescere insieme”. Sempre Ziberna ha anticipato con soddisfazione che il monastero ospiterà prossimamente anche una mostra dedicata alla storia del Patriarcato di Aquileia. Per il primo cittadino goriziano “il vino è storia ed eserciterà un ruolo importante per la Capitale europea della cultura 2025, considerando anche quanto fatto da Maria Teresa d’Austria”.

L’asta

Sono 17 le barrique battute da Giulia Princivalli, direttrice delle vendite della casa d’aste triestina Stadion, con prezzi di partenza tra i 3 e 4mila euro. Ogni barrique corrisponde a 300 bottiglie borgognotte di vini di altissima qualità, selezionati tra diversi produttori del territorio – oggi transfrontaliero – dell’antica Contea di Gorizia e Gradisca (Collio, Brda, Valle del Vipacco e Carso), seguendo i criteri della Classificazione dei cru pubblicata il 17 marzo 1787, quando regnava l’imperatrice Maria Teresa.

A contendersi in particolare due lotti, rialzando il loro valore fino a, rispettivamente, 5mila e 6mila euro, Franc da Lubiana e Miha Valentinčič, di Nova Gorica. Entrambi, pur non operando nel settore vitivinicolo, sono legati da una grande passione per il vino. “Avevo puntato su due bianchi in particolare, e sono contento di essere riuscito ad aggiudicarmi un Friulano che so per certo ha grandissimo valore”, dice Miha, mentre per Franc la principale soddisfazione è quella di aver potuto contribuire al restauro degli affreschi della chiesa del monastero.

Ma alla Castagnavizza sono giunti appassionati da più parti del mondo, inclusi gli Stati Uniti. Dalla Slovacchia, in particolare, sono arrivati i coniugi Kasper, che si sono aggiudicati il Pinot Noir del decimo lotto: “Gestiamo un castello costruito ben otto secoli fa (Chateau Herálec), a un’ora di strada da Praga, ma dal 2016, per cinque mesi all’anno risiediamo a Portopiccolo”. Una vita che li vede con un piede tra la Cechia e la Slovacchia e l’altro nella Venezia Giulia, a cui si sentono ormai molto ben legati.

Il restauro

Grazie all’asta di ieri sono stati raccolti 60.300 euro, una somma non dissimile da quella dell’anno scorso (62.400). “I lavori di ristrutturazione del presbiterio – ha spiegato fra Niko Žvokelj – sono iniziati a giugno e dureranno fino alla fine del 2024. Stimiamo che il costo della ristrutturazione sarà di 300.000 euro”. Comprensibile quindi la soddisfazione per l’importante contributo offerto dai promotori. Tra i più visibilmente entusiasti c’è Marta Bensa, responsabile dell’ufficio di Nova Gorica dell'Istituto per la protezione del patrimonio culturale, che ricorda: “Ci sono stucchi e affreschi da salvaguardare che risalgono a un periodo tra il 1639 e il 1690”.

Oltre a questo, sempre grazie a un progetto promosso in collaborazione con l’associazione dei Cavalieri della classificazione dei cru di Maria Theresa, il monastero potrà beneficiare di un finanziamento di 190mila euro attingendo al bando Interreg su Go!2025. Un contributo che servirà a ristrutturare anche le due cantine del convento francescano, rendendole così disponibili per l’organizzazione di più eventi nel corso dell’anno.

Terminata l’asta, i visitatori sono stati guidati dal frate maggiore in persona attraverso i vari tesori del monastero. Oltre alla chiesa con i suoi affreschi in fase di restauro, hanno così visitato anche la biblioteca, che custodisce manoscritti e incunaboli di grandissimo valore, e la cripta in cui riposa, insieme alla famiglia, l’ultimo re di Francia di stirpe borbonica, Carlo X. Senza trascurare il panorama dal colle. Visti da lì, i tetti delle case di Gorizia e Nova Gorica si confondono tra loro con l’effetto di lasciare sempre a bocca aperta i turisti, quando viene indicato loro dove passa il confine di stato.

Foto Tibaldi

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