La grande mostra su Tullio Crali apre a Gorizia, «era un cittadino del mondo»

La grande mostra su Tullio Crali apre a Gorizia, «era un cittadino del mondo»

l'inaugurazione

La grande mostra su Tullio Crali apre a Gorizia, «era un cittadino del mondo»

Di Eliana Mogorovich • Pubblicato il 13 Apr 2024
Copertina per La grande mostra su Tullio Crali apre a Gorizia, «era un cittadino del mondo»

Aperta ieri sera l'esposizione insieme alla nuora dell'artista, Anna Bartolozzi Crali. Opere ammirabili gratuitamente fino a fine settembre.

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È la prima mostra-evento del trittico di avvicinamento alla Capitale europea della Cultura. Con l’inaugurazione di “Tullio Crali. Una vita per il Futurismo”, tenutasi ieri sera al Museo di Santa Chiara. «Siamo già in zona Cesarini». Parole del presidente della V Commissione della Regione Diego Bernardis, che ha poi aggiunto: «Entriamo oggi finalmente nel vivo del percorso che ci avvicina al 2025, percorso già iniziato mercoledì con l’anteprima goriziana dello spettacolo che Marco Goldin ha dedicato a Giuseppe Ungaretti. La Regione crede vivamente nella nomina di Gorizia a Capitale della Cultura: lo dimostra il fatto che abbiamo già messo sul piatto oltre cento milioni di euro per i progetti ad essa collegati».

Come ha ricordato in apertura di cerimonia inaugurale il sindaco Ziberna, il citato Ungaretti sarà il secondo protagonista delle mostre che traghetteranno la città verso l’8 febbraio, data di avvio delle celebrazioni ufficiali per la Capitale europea della Cultura. Ultimo appuntamento del trittico espositivo sarà poi – a 2025 inoltrato – l’esposizione sul Tesoro del Patriarcato di Aquileia, evento che interesserà non solo Gorizia ma anche Nova Gorica e la stessa Aquileia.

«Ogni mostra ha una storia a sé ma questo è un momento importante perché è stata creata ad hoc: ormai diversi anni fa abbiamo avuto i primi contatti con la famiglia Crali che ha accolto con entusiasmo e generosità la nostra proposta. Il mio ringraziamento va quindi a loro e, parallelamente, alla Regione che ha finanziato questi tre eventi espositivi. Peraltro, ricordo con affetto Tullio Crali quando nel 1991, in veste di assessore nella giunta Scarano, l’ho accompagnato in Castello e nell’ultimo, ripidissimo tratto in salita lui, ottantenne, mi ha fatto mangiare la polvere».

Un artista a 360 gradi è, secondo l’assessore alla Cultura Oreti, quello che i visitatori scopriranno percorrendo i tre piani del Museo Santa Chiara, dove la mostra resterà visitabile gratuitamente fino al 29 settembre. «Questa esposizione lascerà un segno fortissimo e l’8 febbraio, allo scoccare dell’anno della Capitale europea, dimostreremo che questo è un titolo assegnato alla città non solo perché è laboratorio di pace ma anche perché la cultura, che è pure indotto economico, ci rende unici e speciali».

Anna Bartolozzi Crali, nuora dell'artista, ha quindi espresso il proprio ringraziamento al pubblico e a Tullio Crali «che mi ha permesso di trovarmi qui oggi e le cui opere vedo a casa ogni giorno, ma non ne sono mai sazia perché Crali mi sta insegnando moltissimo e credo che la vera dote di un artista sia lasciare un’eredità che non muore. Lui ha saputo dare tanto ed è stato cittadino del mondo molto prima dell’Europa unita».

Ad entrare nel dettaglio della mostra è stato il curatore Marino De Grassi che già diverse volte ha dedicato i propri interessi al mondo dell’Avanguardia giuliana e del Futurismo. L’esposizione si configura come la più grande mostra dedicata all’artista montenegrino di nascita ma goriziano d’adozione dopo quella che, nel 1994, lo stesso Crali curò al Mart di Rovereto. Le sale del Museo di Santa Chiara ospitano oltre duecento opere che testimoniano l’ecletticità dell’autore che ha raccolto in sé l’anima di pittore, scultore, designer, architetto ma che deve la propria notorietà soprattutto al fatto di essere stato uno dei massimi rappresentanti dell’aerofuturismo, documentato nelle sale al pianoterra.

Ma l’esposizione e il catalogo (di cui la prossima settimana uscirà l’edizione in sloveno) intendono anche soffermarsi su quale fosse fosse il contesto goriziano al momento dell’arrivo del giovane Crali attraverso opere inedite come quelle del triestino Eduard Stepančič. Numerosi i prestiti da istituzioni e privati che non hanno esitato a separarsi dalle opere in loro possesso pur di contribuire alla riuscita di un grande evento: evento che, ha preannunciato il curatore, fra quindici giorni conoscerà un momento speciale di cui però non sono stati diffusi i dettagli.

La mostra può essere visitata dal venerdì alla domenica e nei giorni festivi dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 19.30. Per aggiornamenti e informazioni, si invitano tutti gli interessati a seguire i canali social e il sito web ufficiale all'indirizzo: https://craligorizia.it/.

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