IL CORTEO
Grado in piazza contro l'acciaieria in Laguna, in 300 sfilano
Ieri sera, il comitato ha lanciato l'allarme sul rischio acciaieria a San Giorgio di Nogaro, che porterebbe effetti anche sull'isola. La raccolta firme.
È stato un corteo pacifico ma che ha dato un messaggio chiaro. Stiamo parlando della protesta andata in scena ieri sera a Grado: da Campo Patriarca Elia, un nutrito gruppo di persone si è messo in marcia per dire no alla realizzazione di un’acciaieria nella parte terminale della zona industriale di San Giorgio di Nogaro. Questo, secondo gli organizzatori, rappresenterebbe un serio pericolo per il paesaggio lagunare di Grado, Marano e non solo. Prima del corteo e durante tutta la manifestazione, il Comitato “Grado tutela ambiente e salute” ha continuato la raccolta firme per presentare la petizione popolare.
Iniziativa volta a contrastare questa eventualità considerata dannosa e pericolosa per l’ambiente. “Eravamo in tanti, circa trecento – sono le parole di Grazia Attura, componente del comitato locale – non erano presenti politici comunali o regionali, ma è andata benissimo. Non crediamo in nessun modo che possano esistere progetti per avere un’acciaieria green. Nelle conferenze informative organizzate dal nostro movimento, tutti gli esperti che abbiamo invitato ci hanno spiegato con dovizia di particolari che non si tratterebbe di un’operazione pulita”.
Nell’aprile scorso, il consiglio comunale di San Giorgio ha fatto passare una delibera sul cambio di destinazione d’uso dell’area del “Feiarul” – oggi ribattezzata “Punta Sud” – fino ad allora considerata sito protetto in quanto posizionata al confine tra laguna e terra ferma, ma considerata una valida sede per la realizzazione del sito siderurgico. Nonostante l’accoglimento di quella “delibera sospetta”, anche grazie ai malumori emersi nella massima assise cittadina, il comune di San Giorgio si è espresso in maniera contraria.
Dopo il 23 maggio, giorno in cui “Grado tutela ambiente e salute” ha organizzato la conferenza stampa in municipio sul tema, il comitato ha scritto all’amministrazione gradese chiedendo che venisse deliberata in consiglio comunale una mozione contraria alla costruzione dell’impianto. Un provvedimento risultato poi approvato il 12 giugno scorso come avvenuto nella municipalità di Marano Lagunare nel mese precedente. Al corteo di ieri ci sono stati diversi interventi. In apertura, hanno preso la parola Raffaella Pellis in qualità di componente del locale comitato e Paolo De Toni, del coordinamento dei vari comitati organizzatori.
Ci sono stati inoltre gli interventi di Gianpaolo Stel di Marano e del professor Bernardo Della Ricca, docente di chimica dell’Itt Buonarroti di Trento. A portare la sua testimonianza e a offrire la sua tesi c’era anche il geologo Aldevis Tibaldi, presidente della Comunità Friuli Rurale. Prima dell’appello finale, in quella che è divenuta un’arena che ha raccolto i presenti attorno a Sant’Eufemia, la professoressa Sonia Zuberti, presidente di Grado Teatro, ha interpretato alcune poesie sul mare scritte da Biagio Marin.
“La nostra Laguna non è solo tutela della vita, dell’ambiente, della salute o del lavoro, ma è anche cultura – sostiene ancora Attura – quindi tutela delle tradizioni, delle memorie e della nostra identità. Ieri sera tutti i popoli della Laguna, e non solo, perché c’erano molti turisti austriaci sensibili al tema, si sono riuniti senza divisioni in colori o gruppi di appartenenza. Si sono uniti sotto lo stesso colore, quello azzurro della Laguna”. L’ultimo giorno utile per raccogliere le firme a favore della petizione è il 15 luglio.
A seguire, il testo con tutte le firme dei sostenitori sarà presentato ai competenti uffici della Regione nella giornata del 25 luglio. Gli organizzatori richiamano la cittadinanza a compilare la modulistica con attenzione e in maniera leggibile. “Impegniamoci tutti insieme per raccogliere più firme possibili. Non siamo distanti dalle 10mila firme. Dobbiamo superare questo numero e dimostrare anche a chi non ci crede che siamo in tantissimi ad impegnarsi contro il disastro che si vuole perpetrare ai nostri territori e alle nostre comunità” così gli attivisti di No Acciaieria-Salviamo la Laguna. La prossima manifestazione si terrà a San Giorgio di Nogaro, il 20 luglio alle 21.
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