L'INCONTRO
A Grado monsignor Galantino e la sfida ambiente, «il mondo sta perdendo il cuore»
L'alto esponente del Vaticano presente ieri sera in Basilica per gli eventi di Avvenire: «Lavorare seriamente sull’ecologia sostenibile».
La Festa del quotidiano Avvenire è ritornata a Grado per la sua seconda edizione con “Incontri sul mondo contemporaneo”. Ieri sera si è parlato di “Nuovi paradigmi dello sviluppo sostenibile alla luce della Laudato Sì”. La conferenza ha avuto luogo nella Basilica di Sant’Eufemia e ha visto conversare in un incontro semplice e familiare il direttore di Avvenire Marco Girardo, insieme a Mauro Ungaro, presidente della Fisc e direttore del settimanale diocesano Voce Isontina e monsignor Nunzio Galantino, presidente dell’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica.
L’incontro ha trattato i temi dell’attuale crisi ambientale e sociale, la centralità della persona, i valori umani e il bene comune. Ad introdurre i lavori è stato il parroco monsignor Paolo Nutarelli. Erano presenti in chiesa anche l’arcivescovo di Gorizia Carlo Roberto Maria Redaelli e il sindaco Claudio Kovatsch. “La bellezza di questa terra non ha eguali – ha esordito il direttore Girardo – parlare di sostenibilità, di transizione ecologica, di socialità e modelli di relazione proprio a Grado, è importante. Non c’è crescita senza uno sviluppo sostenibile alla base”. Per parlare di tutto questo, monsignor Galantino ha spiegato che non basta intendere la sostenibilità “come un colluttorio che dà l’idea immediata di pulizia e basta”.
“Oggi manca la percezione dell’impatto di scelte e progetti che stanno a monte – avverte il prelato – bisogna prima pensare a cosa significa questo e quali saranno gli effetti sul domani”. Passando all’enciclica Laudato Si’, Ungaro ha evidenziato come nel testo sono presenti alcuni temi comuni all’Agenda 2030 che però sembra aver escluso le questioni religiose dal suo impianto. A questa osservazione monsignor Galantino ha fatto però autocritica dicendo: “I temi ambientali non sono stati sempre al centro dell’attenzione della Chiesa. Queste sono quindi distrazioni che si pagano con conseguenze sul piano pastorale ordinario mentre l’ecologia integrale deve restarci nel cuore perché l’ambiente ha un impatto sulle persone e bisogna lavorare seriamente sull’ecologia sostenibile”.
Avviare processi, come chiede il Papa, vuol dire dare un contributo di crescita alla credibilità e alla reputazione della Chiesa. È l’impegno che il presidente dell’Apsa si è caricato su di sé offrendo un’opera di evangelizzazione in grado di dare anche “un’accezione spirituale alla sostenibilità”. Un punto valido – e una provocazione offerta dal presidente della Fisc - per favorire ed implementare il dialogo ecumenico che deve saper guardare al significato pluridimensionale della sostenibilità. “Le scelte – sono le parole di Galantino – devono contribuire a conservare il patrimonio spirituale di una comunità".
"Dobbiamo dare un supplemento d’anima ad un mondo che sta perdendo il cuore”. E quel cuore è stato ripreso dal direttore di Avvenire che l’ha indicato come un ingrediente essenziale per cogliere gli aspetti sociali e biologici del testo papale nel quale sono richiamati anche i valori della trasparenza e della comunicazione, essenziali per parlare di sostenibilità viva.
Poi c’è stato il riferimento alla fratellanza che si traduce in fraternità che per Girardo è una dimensione irrinunciabile. “Il trionfo della fraternità – dice monsignor Nunzio – vuol dire sostenere, impegnarsi a tenere sù coloro che non ce la fanno. La fratellanza deve porsi contro l’individualismo sfrenato”. “Ma cosa possono fare anche le comunità cristiane per rendere la sostenibilità credibile come espressione della Chiesa?”, è stata la domanda del direttore della testata diocesana. “Prima di tutto convincerci della sua concretezza per poi praticarla – risponde Galantino – viverla insieme, sacerdoti e operatori pastorali, che devono attuare una mentalità evangelica arrivando a scelte particolari. Nelle parrocchie ci vuole una pazienza evangelica come nel mondo imprenditoriale. Sono scelte costose e lunghe ma non bisogna accelerare i processi bensì viverli con la fraternità a cui è legata anche la sinodalità”.
Girardo ha parlato anche di tempi che devono essere sostenibili per poter vivere una dimensione del dono che possa inserirsi in un “paradigma di economia del Vaticano”. “In Vaticano manca una scuola di economia, ma con l’Economy of Francesco si stanno muovendo dei passi interessanti introducendo parole a lui care come etica, rispetto degli ultimi e uguaglianza” ha affermato il responsabile dell’Apsa. Intanto il Santo Padre continua a programmare e lavorare. Lo fa serenamente e con grande coscienza del mondo contemporaneo.
Il secondo appuntamento di questa rassegna si terrà martedì 27 giugno alle 21. Si parlerà di “Europa tra conflitti e migrazioni. I giovani, tra paura e accoglienza”, e vedrà protagonista Nello Scavo, giornalista e inviato di Avvenire, in uno scambio di idee e opinioni con gli studenti della località ospitante, sulle tante sfide e contraddizioni che animano il futuro dei giovani d’oggi.
Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.