il dibattito
«Grado merita più presenza e ascolto», la lettera della dem Zanella
Ci scrive Laura Zanella, attuale segretaria del circolo Pd di Grado, che pone attenzione sui problemi della città proposti dai nostri lettori.
Ci scrive Laura Zanella, ex consigliera comunale del Partito democratico e attuale segretaria del circolo di Grado. L’autrice fa delle considerazioni relative alle lettere di due lettori e cittadini che attraverso la nostra testata hanno espresso le loro posizioni sullo “stato di salute” dell'isola, che Zanella definisce “non solo dei gradesi” ma anche di tutte le persone esterne che l’hanno scelta “come seconda casa”. Emergono pure i richiami alla necessità di lavori pubblici e a una maggiore cura del centro storico. Da qui l’impegno del partito cittadino a garantire più presenza e ascolto. S.F.
Le lettere dei signori Eddo Marchesan e Rudolf Steiner dedicate a Grado, pubblicate sulla vostra testata nei giorni scorsi, meritano attenzione. Quando gli altri ci guardano, dovremmo fare nostri stimoli e critiche, perché Grado non è solo del gradesi, ma appartiene ormai anche a tutti quegli stranieri, residenti e non, che l'hanno eletta a seconda casa. Se da loro pretendiamo oneri adeguati, giustamente dobbiamo ricambiare. La nostra unica economia è legata al turismo, da quello balneare a quello sempre più rivolto alla scoperta dei territori contermini, da Fossalon alla Laguna.
Il signor Steiner in particolare, richiama le priorità che in questi ultimi due anni, abbiamo costantemente sollecitato alla scorsa amministrazione: manutenzioni stradali, pulizia e raccolta rifiuti, cura del verde, rispetto degli spazi pedonali e rispetto del regolamento per la vivibilità del centro storico. Spesso però, la pressione di alcune categorie, ha prevalso sulle denunce dei residenti. Conflittualità inutili ed evitabili, se solo mediassimo fra gli interessi economici ed un maggior senso civico per il rispetto delle regole. Non possiamo che confermare poi, il grave degrado e abbandono di diversi edifici del centro storico, che di fatto rischiano di mettere a repentaglio l'incolumità pubblica.
Leggiamo sulla cronaca locale che le risorse economiche per intervenire su diverse problematiche ci sono (vedi anche gli introiti per i parcheggi) e a volte non servono neanche tante risorse. I lavori per il dissesto di Riva Sant’ Andrea decisi dal Commissario per motivi di incolumità pubblica, rimangono comunque una soluzione tampone a cui si sarebbe già dovuto provvedere da tempo, ma che rischia di diventare una spesa in più rispetto ad un progetto radicale e coraggioso sempre rinviato.
Cosa dire poi delle lastre di marmo che gli ultimi fortunali hanno divelto dalla "sfortunata" diga e che da mesi si trovano abbandonati in mare? Questo è l'impegno che ci assumeremo come Pd: una costante presenza nel paese e ascolto. Questo sarà ciò di cui chiederemo conto anche ai prossimi sindaci e amministratori, non solo promesse su investimenti faraonici guardando ad altri lidi, ma ai nostri territori.
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