A Grado la memoria di monsignor Fain, l'isola ricorda il suo sacerdote

A Grado la memoria di monsignor Fain, l'isola ricorda il suo sacerdote

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A Grado la memoria di monsignor Fain, l'isola ricorda il suo sacerdote

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 20 Set 2023
Copertina per A Grado la memoria di monsignor Fain, l'isola ricorda il suo sacerdote

Ieri sera la celebrazione in memoria del compianto sacerdote in Basilica, il ricordo di don Paolo: «Dai suoi occhi traspariva la sua anima».

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Grado ha ricordato monsignor Silvano Fain, parroco dal 1956 al 1998. Una celebrazione, quella di ieri sera nella basilica patriarcale, che ha raccolto attorno a sé oltre un centinaio di fedeli tra i banchi della Cesa Granda per il ricordo dell’amato sacerdote. A celebrare l’eucarestia è stato monsignor Paolo Nutarelli, arciprete parroco di Grado, con monsignor Armando Zorzin, vicario generale dell’Arcidiocesi e successore di Fain, e monsignor Mauro Belletti, vicario parrocchiale di Grado (non parroco vicario, nda) e amministratore parrocchiale di Fossalon.

Con loro, sul presbiterio, anche monsignor Michele Centomo già parroco di Grado dopo Zorzin, monsignor Arnaldo Greco, don Alessandro Biasin, don Gilberto Dudine, don Giorgio Longo, don Michele Tomasin, don Anton Gavasker e il cappellano militare don Gianni Medeot. Va detto che Dudine, Longo, Tomasin, Medeot e lo stesso Nutarelli sono nati e cresciuti sotto l’influenza e l’educazione proprio di monsignor Fain.

Analizzando le letture del martedì della 24esima settimana del tempo ordinario, queste “evidenziando le caratteristiche di un vescovo, in particolare nella lettera di Paolo a Timoteo, dicono che deve essere irreprensibile, sobrio, prudente, dignitoso, ospitale, capace di insegnare, non violento ma benevolo, non litigioso. Monsignore (Silvano Fain, nda) non era vescovo ma molti di noi l’hanno vissuto così. Per il suo modo di essere e di vivere. Celebrarne il ricordo vuol dire ricordare la nostra storia, come persone e come persona. Lui, cormonese, si è fatto gradese tra i gradesi per aiutarci a incontrare il Signore. Non è il momento dei ricordi personali, ma ognuno di noi può tirarli fuori e ricordare”, così il parroco, monsignor Nutarelli, nell’omelia.

“Vorrei ricordare il suo sguardo: dai suoi occhi traspariva la sua anima. Uno sguardo attento, capace di cogliere l’insieme dei problemi ma anche le specificità ed i particolari. Uno sguardo profondo, capace di guardare avanti: era una persona attenta alle tradizioni ma capace di guardare avanti dando fiducia alle persone che gli stavano accanto, sapeva leggere il presente ma, soprattutto, sapeva intuire percorsi nuovi mettendo insieme la tradizione e le nuove esigenze pastorali”. Nutarelli ha ribadito come “il suo era uno sguardo orante: nel celebrare i sacri misteri, riusciva a comunicare la bellezza del trascendente e ti faceva toccare con mano il mistero".

"Era la sua forza specie quando emergevano difficoltà: non voleva essere di peso a nessuno e non poche volte, per il quieto vivere o meglio per un bene maggiore, si addossava i pesi di altri”, ha ribadito il sacerdote. “A distanza di anni la sua opera e le sue intuizioni sono ancora attuali. Attraverso di lui il Signore ha visitato la nostra isola: attraverso di lui abbiamo potuto toccare con mano la grandezza del Signore
che continua a chiederci di vivere da risorti, protesi verso gli altri perché sentiamo lo sguardo di Dio su di noi”, ha concluso monsignor Nutarelli.

Monsignor Fain sarà ricordato che domani, giovedì 21 settembre, con due concerti alle 17 e alle 19 durante i quali, in Basilica, sarà eseguita la Messa da Requiem in re minore K626 di Wolfgang Amadeus Mozart. L’evento rientra nella programmazione di “Musica a 4 Stelle”, che per l’occasione ha coinvolto i maggiori enti istituzionali, in primis il Comune di Grado. L’input è giunto già in febbraio dalla Parrocchia per ricordare il sacerdote attraverso una delle sue musiche predilette, quindi la macchina organizzativa ha iniziato già durante quel periodo la difficile sfida per un’ esecuzione di prestigio.

Sia il Coro che l’Orchestra porteranno per una sera il nome “Città di Grado”, affinchè l’evento possa essere orgoglio dell’intera comunità, mentre i quattro solisti chiamati a sostenere la difficile tessiture delle voci saranno la soprano Marja Peltelin Zobin, la contralto Anna Katarzyna Ir, il tenore Francesco Cortese ed il basso Hektor Leka, diretti dal maestro Igor Zobin. Per l’accesso l’organizzazione ha deciso di percorrere la strada della prenotazione attraverso il sito www.chiesagrado.org.

Foto di Enrico Cester

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