L'esperienza
Grado e Cormons, oltre 90 giovani delle parrocchie ai campi scuola di Fusine
Due settimane per altrettanti campi seguiti dai relativi parroci, monsignor Nutarelli e monsignor Goina.
Si sono conclusi a Fusine, nella Casa Immacolata, i campi estivi che da oltre dieci anni vedono le comunità di Cormons e Grado collaborare insieme sotto la supervisione del “Ric Cormòns Aps”. A coordinare il gruppo degli animatori proveniente da entrambe le parrocchie, il parroco di Grado, monsignor Paolo Nutarelli che, più volte, ha ricordato sia ai ragazzi che alle famiglie che un campo estivo non è la vita ma, se vissuto bene, “la può orientare. Tra l’emergenza Covid e altri imprevisti, gestiti comunque in maniera straordinaria dall’équipe animatori, i campi sono stati un’occasione di crescita per i ragazzi che sperimentano, così, la vita comune e sono una vera palestra per curare la propria interiorità”, racconta don Paolo.
Quest’anno i campi di Fusine si sono “trasformati” nella scuola di Hogwarts e, insieme ad Harry Potter, i ragazzi hanno potuto vivere una vera e propria avventura. “Fusine è un’esperienza di vita che sebbene condensata in pochi giorni diventa paradigma per la vita: qui si conosce, si sperimenta, ci si innamora, si litiga, si fa pace, si collabora, si dialoga e dialogando emergono i vissuti, qui puoi incontrare dentro il Tuo cuore il Signore, il motivatore per eccellenza di ogni Vita”, racconta ancora don Paolo.
Presente settimanalmente anche monsignor Stefano Goina, parroco di Cormons. “Quest’anno gli imprevisti sono stati tanti ed ogni giorno aveva la sua incognita ma sappiamo che nelle difficoltà emerge la bravura e la professionalità delle persone”, raccontano.
In tutto, ai campi scuola hanno partecipato complessivamente 90 ragazzi, 45 circa per comunità, accompagnati dagli animatori per un totale di due campi. Gli animatori, Luca Riz, Nicolas e Paride Solomita, Anastasia Di Carlo, Giovanni Teza, Emanuele Padovan, Manuele Lubiana, Mattia Zucco, Iris La Spada, Marta e Dorota Ventrella, Stefano Fontana, Luca e Claudio Gaddi, Marco Rivolt, Cristian Brumat, Raffaele Cosson, Matteo Marega, Vittorio Pagnutti, Sara Paselli, Arianna Piermattei, Elisa Petruz e Gabriele Scolaro, hanno collaborato con i volontari della cucina Angela Finocchiaro, Massimo Barbisan, Maurizio La Spada e Alberto Assunti.
A conclusione dei campi è riecheggiata la frase di Albus Silente‚ il preside della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts: “Non importa come sei nato, importa quello che diventi”: la frase è diventata l’augurio che gli organizzatori di Fusine 2022 hanno fatto ai ragazzi ricordando l’importanza di spendersi per gli altri perché “fare volontariato, in qualsiasi forma, fa bene all’anima ed al cuore”.
“La maturità non è una questione anagrafica ma inizia a manifestarsi, anche in giovane età, quando sentiamo che è più grande la nostra preoccupazione per gli altri che non per noi stessi ed è solo così che il mondo cambia. In meglio”, conclude don Paolo.
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